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Parabita: ‘a matonna senza peti

Parabita 15 maggio 1949 – 15 maggio 2019: iniziative per il settantesimo dell’Incoronazione della Madonna della Coltura

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Il 15 maggio del 1949 si celebrò a Parabita una grande cerimonia per l’incoronazione della Madonna della Coltura.


Per il settantesimo di quell’evento e su iniziativa dell’Ordine dei Padri Domenicani di Parabita, del Centro di Solidarietà “Madonna della Coltura” e della Sezione Sud Salento di Italia Nostra è stato organizzato un programma che si svolgerà dalle ore 18,30 con l’inaugurazione della mostra  “a matonna senza peti”, riguardante la riproduzione delle iconografie della Madonna della Coltura realizzate tra il ‘700 e i primi del ‘900 prima della riscoperta del monolito su cui è affrescata la sacra effige.


All’inaugurazione interverranno: Padre Francesco Marino, rettore della Basilica-Santuario di Parabita; Fiorentino Seclì, responsabile del Centro di Solidarietà Madonna della Coltura; e Marcello Seclì, presidente della Sezione Sud Salento di Italia Nostra e curatore della ricerca iconografica e schedatura delle opere in mostra.


Alle ore 19 nella Basilica-Santuario sarà celebrata la Santa Messa e, a seguire,  “C’ero anch’io” con le testimonianze di alcuni cittadini che presero parte alla cerimonia del 1949 e la proiezione del filmato storico “Parabita di ieri, rivisitazione di una cerimonia”, un suggestivo documentario che ripercorre la cerimonia del 1949 ed una serie di aspetti della vita parabitana di quegli anni.


“vi era un nicchio grande con l’altare, ove sta cona con il busto della Madre SS.ma con il puttino in braccio sopra pietra”


Così venne descritta la Madonna della Coltura nel 1678 dal tabulario reale D.A. Sabatino quando l’immagine era ancora incorniciata nell’ogiva barocca collocata sull’altare maggiore di quel tempietto che poi, agli inizi del ‘900, venne demolito per costruirvi l’attuale santuario.


Di quell’edificio a noi sono pervenute soltanto una suggestiva fotografia e quell’ogiva in pietra leccese che Giovanni Caggiula (abile artigiano del legno) in quegli anni pensò di recuperare e ricollocare sulla parete terminale del vano scala della sua abitazione applicandoci dentro la foto del busto della Madonna, così come fino ad allora era stata conosciuta.


Vent’anni fa quell’ogiva venne fortunatamente recuperata e poi sistemata nel Convento dei  Domenicani quale testimonianza tangibile di quel periodo in cui la sacra effige era conosciuta solo con il busto della Madonna ed il Bambino in braccio. 


Infatti dal XVII sec. fino al 1913 tutte le rappresentazioni della Madonna della Coltura erano costituite solo dal tronco, né si sapeva che era dipinta su un monolito, tant’è che i fedeli, al momento della rimozione dell’ogiva ed avendoLa conosciuta sempre in quella versione, Le affibbiarono l’appellativo ‘a matonna culli peti.

Delle iconografie in cui la Madonna è ritratta dal solo busto c’è ne sono pervenute circa una ventina composte da disegni, reliquiari, affreschi, tempere, dipinti su tela e litografie che, insieme a quelle realizzate dopo la ri-scoperta del monolito, sono uno de gli aspetti connotativi della storia e della cultura parabitana.


Con questa mostra si è inteso documentare quel periodo storico, che va dal XVII fino agli inizi del XX sec., durante il quale a Parabita si radicò il culto verso la Madonna della Coltura per cui, nel 1847, venne eletta compatrona della città.


(Marcello Seclì)


PARABITA 1949 – 2019. 70° ANNIVERSARIO dell’Incoronazione  del monolito della Madonna della Coltura


Mercoledì 15 maggio, alle 16,30, Giardino dell’Incontro di Via Luigi Ferrari /P.zaRegina del Cielo, inaugurazione della mostra ‘a matonna senza peti.


Alle 19, nella Basilica-Santuario, celebrazione della Santa Messa.


A seguire “C’ero anch’io“, testimonianze di cittadini partecipanti alla cerimonia dellincoronazione del 1949 e proiezione del filmato storicoParabita di ieri: rivisitazione di una cerimonia“.


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Montesano Salentino in Tv

Domani in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi”, dalle 15,15 alle 16

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Il piccolo centro del Capo di Leuca protagonista sul piccolo schermo.

Domani, venerdì 22 novembre, sarà in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi“, l’appuntamento quotidiano in onda ogni pomeriggio dalle 15,15 alle 16.

Le telecamere di Tv2000 si collegheranno MOntesano per una puntata amarcord in cui si racconterà il fascino delle lettere scritte, delle cartoline inviate ai propri cari.

Un’Italia sempre più lontana in cui il portalettere era una figura di riferimento per la comunità.

I ricordi collegati a quel mestiere, da chi ne è stato protagonista negli anni della crescita e dell’evoluzione della comunicazione, uniti ai ricordi della gente del luogo che attendeva spesso il postino per avere notizie dai propri familiari distanti.

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Giornata vittime della Strada, la polizia stradale tra i giovani

Iniziative in programma a Tricase, Maglie, Scorrano e Matino. Saranno coinvolti 350 studenti degli istituti secondari di secondo grado

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In occasione della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada” gli uomini e le donne della Sezione Polizia Stradale di Lecce si sono resi protagonisti di varie iniziative, finalizzate al ricordo delle vittime della strada ed alla promozione di una cultura della sicurezza stradale.

Tali iniziative, che si protrarranno per tutta la seconda e la terza decade del mese di novembre, interesseranno istituzioni e società civile del territorio salentino coinvolgendo, fra l’altro, circa 350 studenti degli istituti secondari di secondo grado.

Le classi IV e V del Liceo Scientifico “G. Comi” di Tricase e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Maglie saranno coinvolte sui comportamenti virtuosi alla guida, con particolare attenzione alla guida sotto l’alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanza alcolica e all’uso di sostanza stupefacente e/o psicotropa.

Nell’ambito del Patto Educativo di Comunità “Facciamo un patto…attiviamoci per Scorrano!”, previsto per sabato 16 e domenica 17 novembre, presso la Sala “Mario Camboa” di Scorrano, l’intervento è stato finalizzato a sensibilizzare i giovani bikers, partecipanti al corso di guida sicura per i motoveicoli, all’utilizzo dei sistemi di ritenuta.

Infine, nell’ambito della manifestazione per la sicurezza stradale e commemorazione delle “vittime della strada”, l’amministrazione comunale di Matino ha richiesto la presenza di questa Specialità alla benedizione di un monumento dedicato alle vittime della strada ubicato all’interno del Cimitero comunale, cui farà seguito un intervento presso il Teatro Comunale “G. Peschiulli”, dove verrà ospitata, fra gli altri ospiti, la comunità scolastica locale.

*foto da Asaps.it Il Portale della Sicurezza Stradale

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Assaggi di gusto a Melpignano

Tra forni medievali e frantoi ipogei. Passeggiata con archeologa, degustazione narrata e laboratorio con la sommelier dell’olio. Sabato 23 dalle 15,30 alle 18,30

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Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.

In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre, dalle 15,30 alle 18,30, si potrà passeggare lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e, tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina, si incontrerà Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 e che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui Uccio conserva la cenere.

Pochi passi e si raggiungerà uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel  nuovo portale discovermelpignano.it.

La passeggiata proseguirà nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici. Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òliolocale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.

Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetta Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento.

Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, sarà visitabile fino al 6 gennaio all’interno del palazzo Marchesale.

Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo.

Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale. Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.

Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024.

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