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Montesano

Montesano: si litiga al cimitero

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Con una lettera fattaci pervenire in Redazione, una mamma di Montesano Salentino ci segnala che “ho perso un figlio di 21 anni in un incidente stradale. Nel novembre 2009, il sindaco Eusebio Ferraro ha chiamato me e le altre mamme che hanno subìto questa tragedia, dicendoci che se volevamo, potevamo piantare un albero nel pezzo di terreno vuoto che c’è al cimitero, in ricordo dei nostri figli. Ogni mamma poteva piantare l’albero che voleva. Io sono andata subito dal vivaio a comprare e piantare l’albero. Giorni fa, essendo un ricordo di mio figlio, ho affisso all’albero una targhetta con il nome di mio figlio. Il 26 gennaio scorso, andando a trovare mio figlio al cimitero come ogni giorno, mi ferma il custode, dicendomi che dovevo togliere immediatamente l’albero e la targhetta perchè il Sindaco aveva ordinato questo. […]. Aiutatemi per favore ad impedire quest’ennesima ingiustizia da parte sua, perché con questo non ha fatto altro che aumentare il mio dolore e la mia rabbia. […]”.


Prima di scrivere a “il Gallo”, la signora aveva avuto un “faccia a faccia” con il sindaco Eusebio Ferraro, che dunque ben conosce la vicenda e, immediatamente da noi interpellato, ha fornito la sua versione dei fatti, respingendo ogni accusa. “Innanzitutto, non è per nulla vero che l’iniziativa di impiantare gli alberi sia partita dal sottoscritto, né c’è stata mai riunione con le altre mamme”, ha replicato con fermezza il primo cittadino montesanese. “Nel caso specifico, con tutto il rispetto e la solidarietà per una madre così tragicamente colpita negli affetti più cari, è mio dovere far rispettare lo stato d’animo e il dolore di tutti senza alcuna distinzione: confermo che la signora (“che peraltro è stata l’unica a impiantare un albero”) deve togliere quella targhetta, e non anche l’albero, semplicemente perché non posso tollerare all’interno del cimitero comunale iniziative personali. E comunque il sottoscritto ha sempre solidarizzato con qualsiasi manifestazione e iniziativa di rilevanza pubblica”.

Federico Scarascia


Cronaca

Montesano: marijuana fai da te

Coltivava piante di cannabis indica in due serre nel giardino di casa: arrestato 46enne del posto

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Nel corso dei servizi di controllo del territorio mirati alla prevenzione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, caldeggiati dal Comando Provinciale di Lecce, i Carabinieri della Stazione di Specchia, hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne del posto, già noto per reati inerenti gli stupefacenti, poiché coltivava nel giardino della sua abitazione delle piante di cannabis indica.

I sospetti che la persona indagata potesse coltivare nel terreno di pertinenza della propria abitazione della sostanza stupefacente e lo sviluppo delle indagini hanno portato i carabinieri ad effettuare una perquisizione personale e domiciliare.
sono state così scoperte, all’interno di due serre nel terreno di pertinenza, 12 piante di marijuana in piena inflorescenza, mantenute nella giusta umidità e temperatura interna da apposito sistema di irrigazione.

Le due serre artigianali erano state costruite in modo rudimentale, ognuna composta da un semplice telo in cellophane adagiato su vari pali in ferro, così da aumentare il grado di umidità necessaria per una piena inflorescenza delle piante.

Dopo aver sottoposto a sequestro tutto quanto reperito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

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Appuntamenti

A Montesano “InCanto di… moda”

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Riceviamo e pubblichiamo.

La bellezza di una donna si misura dalla capacità di credere in sé stessa, dalla volontà di cambiare in meglio la propria vita e quella di coloro che ama. La bellezza di una donna è il coraggio di non arrendersi di fronte alle difficoltà…anche quando il suo passo è incerto e titubante e ha paura di cadere. La bellezza di una donna è la capacità di reinventarsi in forme nuove per rifiorire ancora una volta dopo un fallimento, pensando che c’è ancora vita da vivere e nuove gioie da sperimentare…la bellezza di una donna è nella sua risata, nel suo prendersi in giro esaltando i propri difetti e nella sua consapevolezza che la vita va vissuta sempre… anche quando non è facile. E allora come dice Samuel Beckett… fallisci ancora … fallisci meglio.

Vi aspettiamo il 15 luglio per un inCanto tra moda e musica, colori ed emozioni…ci mettiamo in gioco ancora una volta perché leggerezza, come dice Calvino non è superficialità ma planare dall’ alto sulle cose, senza macigni sul cuore.

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Attualità

Montesano Salentino: Nani sulle spalle dei giganti

Un murales che raffigura una delle tante bambine vittime della guerra in Palestina. I ragazzi di Generazione Z vogliono « denunciare le ingiustizie e smuovere gli animi e cercare di trovare una soluzione insieme, unendo i giovani e i più grandi»

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I ragazzi di Generazione Z di Montesano Salentino hanno deciso portare un po’ di colore e sensibilizzando la comunità su un tema molto importante e attuale: la guerra in Palestina.

Il progetto prevede la realizzazione di un murales che rappresenta una delle tante bambine vittime di questa guerra.

Nel murales, si può notare la sofferenza e la rabbia negli occhi, un’emozione intensa causata dal fatto che le è stato tolto il futuro. Fissa lo spettatore, come per chiedergli aiuto, rendendo impossibile ignorare la sua sofferenza.

L’opera è stata realizzata dall’artista Francesco in arte Frank Lamar artista di Mesagne con l’aiuto di Federica dell’Atti che, fanno sapere da Generazione Z, «dopo quest’esperienza sono diventati non solo parte dell’associazione, ma veri e propri nostri aiutanti nella missione che ci siam posta».

L’obiettivo è «rendere questo progetto un rituale annuale, affrontando ogni volta un nuovo tema che la nostra generazione vive sia da protagonista sia da spettatrice. Vogliamo non solo denunciare le ingiustizie ed anche smuovere gli animi e cercare di trovare una soluzione insieme, unendo i giovani e i più grandi». Come “nani sulle spalle dei giganti“, una famosa citazione di Bernardo di Chartres che rappresenta il nostro desiderio di imparare dal passato per costruire un futuro migliore.

«Il progetto», concludono i ragazzi di Generazione Z, «mira a coinvolgere l’intera comunità, perché solo insieme possiamo fare la differenza e portare cambiamenti significativi. In questo modo, speriamo di ispirare un senso di responsabilità e solidarietà, spingendo tutti a impegnarsi per un mondo più giusto e pacifico».

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