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Attualità

Evvai.com, loro ce l’hanno fatta

Verso i 16 milioni di fatturato con “zero sorprese”: gli specialisti della vacanza sono tricasini

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Evvai! È l’esclamazione spontanea di quando ci imbattiamo in chi, pur non abbandonando il Salento, rimboccandosi le maniche ce la fa.

Mai come questa volta esclamazione fu più azzeccata, perché Evvai.com è il frutto dell’inventiva e delle capacità di un manipolo di salentini che, anno dopo anno, sono diventati “Gli specialisti della tua vacanza al mare”, riuscendo praticamente a raddoppiare il fatturato negli ultimi due anni passando dagli 8,6 milioni del 2017 ai quasi 16 milioni previsti per la chiusura del 2019.

Siamo andati a trovarli nella loro sede di Tricase e la prima impressione che abbiamo avuto è stata di grande professionalità, distinzione dei ruoli e determinazione da vendere.


«Per amore della nostra terra»


Un’agenzia online nata «per amore della mia terra. Ho imparato a programmare a 11 anni, a 14 ho sviluppato un programma di magazzino e poco dopo sfidavo il mio prof dell’istituto superiore di elettronica e telecomunicazione. Poi ho lavorato nella grande distribuzione a Milano ed Ancona. Non volevo lavorare per altri, nella mia famiglia siamo imprenditori da sempre, per cultura. Strada facendo mi sono scoperto imprenditore anch’io».

Inizia così la storia di Marcello Cazzato, fondatore ed amministratore, oggi 45enne, di Evvai.com, agenzia online di Tricase, senza banco al pubblico.

Sin da ragazzino il tuo cruccio è stato il settore turistico. Come mai? «Amo la mia terra, volevo darle valore. Nel 2007 ho lanciato Salentonet.it, sfidando un muro di scetticismo, non ci credeva nessuno. Invece era il momento giusto, il Salento cominciava ad emergere nella domanda, attraendo vip ed intellettuali come mai prima. Il sito ha avuto un successo straordinario, siamo arrivati presto a un milione di visitatori in un anno. Sono arrivate richieste di preventivo da molti clienti che io passavo ad alcune agenzie salentine con esclusiva di area. La risposta, però, è stata scarsissima, nessuno ha sfruttato veramente il potenziale commerciale di Salentonet.it, forse mancava la voglia di crescere. Nessuno ha voluto investire per la essenziale formazione del personale. Così ho deciso di fare da me e ho aperto l’agenzia, siamo sul campo dall’inizio del 2010. L’ho chiamata Evvai.com perché pensiamo in grande, partiamo dal bacino Mediterraneo ma guardiamo oltre».

«La crescita del fatturato avuta negli ultimi 2 anni», spiega Marcello, «è il frutto di una visione solida e un importante investimento sulle risorse umane. All’interno del team sono state inserite figure altamente specializzate nei settori di riferimento».

Solo nel 2019 oltre 40mila persone sono andate in vacanza con Evvai.com e, di queste, grazie ad Evvai, 13mila sono giunte nel Salento. La crescita è esponenziale perché al raddoppio del fatturato degli ultimi due anni va aggiunto un altro dato: +80% nei primi sei mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima! Sempre in quest’anno oltre 5mila recensioni (consentite solo ai clienti e quindi tutte verificate) sulla piattaforma internazionale Trustpilot, con un punteggio di 9.3/10.

«Puntiamo ad essere leader in Italia»


«Evvai.com», scende nel dettaglio Francesco Baccaro, responabile marketing, 37 anni, di Muro Leccese, «è un sistema digitale che cresce ogni anno del 20% in termini di traffico sul portale, visibilità organica sui motori di ricerca, investimenti in marketing, ricerca e sviluppo. L’organico è composto da 25 figure professionali specializzate in diversi settori con

conoscenze tecniche specialistiche. Siamo suddivisi in: area vendite e prodotto; area booking; area marketing; area IT/sviluppo; area amministrazione e controllo».

Qual è l’obiettivo che vi siete posto? «Essere leader online per le vacanze al mare in Italia», aggiunge senza esitare Marcello, «visitiamo e selezioniamo le strutture ideali per rendere indimenticabile la vacanza al mare di famiglie, coppie e comitive. Sfruttiamo al meglio la tecnologia per guidare le persone nella scelta della vacanza e durante la stessa. Lavoriamo responsabilmente per garantire massima assistenza e affidabilità durante tutto il corso dell’esperienza».

«Vitalità, positività, passione»


«Vogliamo crescere ogni giorno in termini di competenze e professionalità, innovando prodotti e processi, al fine di garantire maggiori risultati e benefici alla crescita generale dell’azienda», interviene Marcello Melica, responsabile commerciale, «svolgiamo il nostro lavoro con vitalità, positività, passione e con un focus continuo. Diamo la massima attenzione ai dettagli e siamo sempre orientati al cliente.  Rispondiamo in modo rapido, agile ed esaustivo alle esigenze di clienti e fornitori. Usiamo la tecnologia per garantire agli utenti la massima velocità, completezza delle informazioni e un’esperienza d’uso facile e confortevole. Garantiamo», conclude Michaela, «massima affidabilità nei confronti dell’azienda, dei clienti e dei fornitori. Svolgiamo tutte le azioni necessarie per assicurare il backup di tutte le attività, la protezione dei dati e la trasparenza delle informazioni».

«Siamo consapevoli dell’importanza del nostro lavoro», riprende Francesco, «agiamo con la massima collaborazione e onestà, garantendo puntualità e reperibilità. Ci impegniamo ad assumere un comportamento giusto ed equo, che tenga conto delle ripercussioni economiche, sociali e ambientali del nostro operato.

Lavoriamo con costanza e perseveranza», conclude, «per raggiungere gli obiettivi programmati, elaborando strategie e tecniche efficaci, studiando nuovi scenari e nuove opportunità».


«Se trovate condizioni migliori…»


Nel vostro sito ricorre la dicitura “Zero Sorprese”. Cosa intendete? «Negli anni la competenza acquisita è stata riconosciuta dai clienti, ed è sintetizzata nell’espressione “Zero Sorprese”» risponde Melica, «tale competenza si esprime in tre punti chiave: prezzo finito, quello evidenziato è sempre il costo totale della vacanza, esclusi tasse e oneri; migliore tariffa disponibile («il concetto è “se trovi un prezzo più basso di quello di Evvai.com e con le stesse condizioni commerciali, cerchiamo di allineare la nostra tariffa”»); solidità aziendale da oltre 10 anni, le persone si fidano della serietà e affidabilità di Evvai.com, garantita da un Trustscore di 9.3/10 con oltre 5mila recensioni sulla piattaforma internazionale Trustpilot».

La vostra, se ci consentite la sintesi, è un’agenzia per le vacanze online: come vi rapportate con gli utenti? «I livelli di assistenza di Evvai.com sono allineati ai migliori standard internazionali», spiega Francesco, «un team di consulenti professionisti di viaggio e Customer Assistant, garantisce ai clienti: vendita e assistenza 6 giorni su 7 dalle 9 alle 19 con un supporto costante nella scelta della struttura più vicina alle esigenze di soggiorno e intervento in tempo reale per risolvere eventuali disguidi in loco; facilità d’uso del servizio con competenza tecnica ed efficacia degli strumenti al fine di garantire un facile e scorrevole processo di consultazione, prenotazione e soggiorno»

«Grazie all’ottimo e consolidato rapporto con i fornitori e i gruppi alberghieri», conclude Marcello Cazzato, «Evvai.com è in grado di assicurare ai clienti la garanzia di miglior prezzo («il team di esperti lavora con l’obiettivo primario di proporre offerte imbattibili, le migliori presenti sul mercato durante tutta la durata della vendita»). Il web è monitorato costantemente per garantire il miglior prezzo sul mercato. Ciò consente di utilizzare Evvai.com come piattaforma unica per la scelta e l’acquisto delle proprie vacanze al mare».

Giuseppe Cerfeda


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Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

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I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

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Galatina: sala operatoria chiusa perché senza aria condizionata? No, si, forse…

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria”; “Mi dispiace, ma lo trova domattina”. “Ma non c’è nessuno che…”

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Cosa può e deve fare un giornale quando riceve diverse telefonate di denuncia circa la malasanità pubblica?

A cosa serve il mestiere di giornalista se non a riportare pedissequamente, previa verifica, ogni spiffero o lode di quello accade fra le pieghe della pubblica amministrazione che sia essa sanitaria o di altra natura? A tutelare le fasce più deboli, a difendere chi non può, non sa o non vuole difendersi?

Ebbene, da giorni riceviamo in redazione delle lamentele circa il malfunzionamento di una delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Novella di Galatina, nella fattispecie l’ultima lagnanza, arrivata via Whatsapp stamattina, è di una signora che oggi avrebbe dovuto subire un intervento in day hospital e, arrivata diligentemente e puntualmente in ospedale, si è sentita rispondere: “Signora, mi dispiace ma deve tornare a casa, sono slittati tutti gli interventi perché si è rotta l’aria condizionata e da 15 giorni la sala operatoria è rimasta ferma“.

Se non fosse seria e grave la situazione ci sarebbe da ridere. E allora? Cosa abbiamo pensato di fare? Quello che avrebbe fatto qualsiasi giornale: chiamare l’ospedale di Galatina e scrivere alla ASL.

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria“; “Mi dispiace, ma lo trova domattina“. “Ma non c’è nessuno che lo sostituisca, che ci possa informare sulla sala…“, insistiamo, “Aspetti le passo qualcuno della sala operatoria“.

Dopo aver spiegato il motivo della nostra telefonata, dall’altra parte ci rispondono: “Mi dispiace deve aver sbagliato numero!“. Basiti ribattiamo: “Come abbiamo sbagliato numero, non è la sala operatoria? Mi hanno passato lei dal centralino, saprà che numero fare il centralinista. E comunque: è vero che la sala operatoria non funziona da 2 settimane perché è rotta l’aria condizionata?”, assordante silenzio dall’altra parte, “mi scusi”, ribattiamo caparbi, “ma con chi stiamo parlando?”. 

“Sono l’infermiere E.S. e non sono tenuto a risponderle”. “Quindi”, incalziamo, “è una malcelata forma per dirmi che quello che le sto chiedendo è vero!?”.

Come tutte le cose la gentilezza si consuma, il garbo finisce, la pazienza si squaglia, con questo caldo poi: “Guardi che questo è un numero per le urgenze, e lei lo deve lasciare libero!”. ” Va bene”, replichiamo, “basta un si o un laconico no!… Tuuu, tuuu, tuuu.”

Ci appigliamo ancora al centralinista il quale, con rinnovata pazienza, ci prega di attendere e ci assicura che avrebbe cercato di passarci al telefono il direttore sanitario.

L’attesa è piacevole, le note sprigionate dalla musichetta d’attesa è puro jazz: lo si riconosce dalla grande varietà di attacchi. Spiacevole è invece la notizia, un perentorio telefonista, dopo una breve attesa, ci liquida: “Il direttore sanitario mi suggerisce di richiamare domani mattina, tuuu, tuuu, tuuu…“.

Nel frattempo, per non venire meno al nostro dovere abbiamo scritto, alla direzione della Asl e ci siamo armati, noi insieme a tutti i pazienti che non hanno usufruito del servizio, di Santa Pazienza, in attesa del domani. To be continued…

Luigi Zito

 

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Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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