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Attualità

Palazzo Comi a Lucugnano, qualcosa si muove

La proposta di Morciano e Manti: «Entro fine settembre alla soprintendenza il piano di valorizzazione e fruizione»

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Parte il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare e culturale della Provincia di Lecce, coerentemente con le linee programmatiche di Governo, grazie all’impegno dei consiglieri provinciali delegati Ippazio Morciano (Patrimonio) e Dina Manti (Politiche culturali e turistiche).


I consiglieri hanno scelto di partire da Palazzo Comi, l’immobile che per primo era stato al centro dell’attenzione del presidente della provincia Stefano Minerva che, appena insediato e in occasione dell’anniversario della nascita dell’illustre letterato salentino, aveva evidenziato come Palazzo dei Celestini intendesse impegnarsi per rafforzare sempre più i fili dell’ascolto e del dialogo, affinché Palazzo Comi potesse crescere quale punto di riferimento nel panorama culturale, regionale e nazionale.


Questa mattina, i consiglieri Morciano e Manti, accompagnati dalla vice presidente della Provincia Federica Esposito e dal consigliere delegato al Bilancio Nunzio Dell’Abate, hanno incontrato presso Palazzo Comi a Lucugnano (Tricase) Michele Turco dell’Associazione Tina Lambrini – Casa Comi, l’assessore Nicola Peluso e il consigliere Luigi Giannini del Comune di Tricase, Maurizio Giaccari della Trattoria Jolanda.


L’incontro era stato convocato dal presidente Minerva per discutere dei problemi di gestione e manutenzione dell’immobile, con l’obiettivo di porre in essere tutte le iniziative necessarie per una risoluzione definitiva.

Alla riunione hanno partecipato anche il direttore generale della Provincia di Lecce Giovanni Refolo, il dirigente del Servizio Edilizia e Patrimonio Dario Corsini, i componenti dello staff del presidente, Andrea Romano e Andrea Ciardo.


«L’impegno ufficiale della Provincia è che entro fine settembre si procederà con la presentazione alla Soprintendenza di Lecce di un progetto complessivo di valorizzazione e fruizione dell’immobile, che tenga conto anche e soprattutto dell’ascolto del territorio» è il commento di Ippazio Morciano, consigliere provinciale delegato dal Presidente per le questioni riguardanti il patrimonio immobiliare,  «Vogliamo giungere ad una soluzione finale che veda le istituzioni e i cittadini concorrere alla gestione di un bene comune per renderlo fruibile e riconsegnarlo alla collettività. E dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile, senza compromettere la destinazione d’uso attuale dell’immobile. Ecco perché», conclude Morciano, «nei prossimi giorni, la Provincia di Lecce incontrerà Regione Puglia e Comune di Tricase per definire i dettagli di quello che sarà il programma di valorizzazione».


Dina Manti, consigliere provinciale delegata dal presidente Minerva per le questioni turistiche e culturali, sottolinea:  «Abbiamo l’obiettivo ambizioso di ridare vita ai luoghi della Provincia di Lecce.  Palazzo Comi, che grazie a Girolamo Comi è stata la casa di letterati e poeti provenienti da ogni dove, tornerà ad essere la casa comune dei cittadini e della cultura. Con il coinvolgimento di Regione Puglia e di tutti gli attori istituzionali e non, riusciremo a dare respiro internazionale alla vocazione culturale e turistica della nostra terra. Questa di Palazzo Comi è solo la prima tappa del percorso di valorizzazione del patrimonio della Provincia di Lecce», aggiunge, «si procederà allo stesso modo anche per gli altri immobili, come ad esempio per Cnos. Non possiamo prescindere dall’ascolto dei territori e dall’esperienza pregressa», conclude Dina Manti, «se vogliamo tornare ad essere il Salento d’Amare».


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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