Carmiano
Operazione “Armonica”: gli arrestati e tutti i particolari
Documentata l’operatività criminale del sodalizio mafioso facente capo a Fernando Nocera (già condannato per 416 bis), attivo prevalentemente tra Carmiano, Veglie, Novoli, Leverano e Porto Cesareo. Ventidue in tutto gli arrestati
Questa mattina, i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto del 6° Elinucleo di Bari e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 22 persone indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e danneggiamento, con l’aggravante del metodo mafioso.
I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa del R.O.S. e sviluppata sulle articolazioni del Clan SCU “Tornese” di Monteroni di Lecce, che ha documentato l’operatività criminale del sodalizio mafioso facente capo a Fernando Nocera (già condannato per 416 bis), attivo prevalentemente tra Carmiano, Veglie, Novoli, Leverano e Porto Cesareo.
L’indagine ha permesso di documentare, per il periodo compreso tra novembre 2017 e luglio 2018, il ruolo di vertice rivestito da Nocera in seno all’organizzazione mafiosa della SCU riconducibile al clan Tornese, nell’ambito del quale è riconosciuto referente per i territori di Carmiano e dei comuni limitrofi. Ha inoltre fatto luce sull’inserimento nel sodalizio di nuove leve emergenti, quali i fratelli Davide e Matteo Conversano, giovani incensurati con ruoli di rilievo a stretto contatto con il capo Nocera.
Al riguardo, particolarmente significative sono state le conversazioni telefoniche e ambientali intercettate nei giorni successivi all’arresto di Nocera avvenuto il 18 gennaio scorso in esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere con il quale, a seguito di una precedente attività investigativa della Guardia di Finanza di Napoli, gli era stato contestato l’approvvigionamento di oltre 40 Kg di hashish da un gruppo operante in San Giuseppe Vesuviano (NA). In quel periodo infatti si è assistito ad un riassetto del gruppo in cui, pur mantenendo Nocera il ruolo di leader indiscusso, la direzione delle attività delittuose sul territorio è passata materialmente ai fratelli Conversano, con il sostegno criminale del leccese Gabriele Pellè. Quest’ultimo, pregiudicato già condannato per associazione mafiosa quale affiliato al clan Cerfeda di Lecce è stato espressamente indicato da Nocera nelle missive spedite dal carcere presso il quale lo stesso era detenuto e veicolate ai suoi adepti per il tramite di Giuliana Cuna, quale figura di riferimento nei rapporti con altri gruppi criminali. Le indagini hanno accertato peraltro che lo stesso capo clan ha impartito le proprie direttive nel corso dei colloqui in carcere, affidando alla moglie Livia Comelli il compito di riportarle ai propri affiliati e di mantenere i contatti con “i monteronesi”.
Il gruppo criminale destinatario del provvedimento cautelare ha manifestato dei connotati di estrema pericolosità, come dimostrano la disponibilità ed i riferimenti agli approvvigionamenti di armi (anche automatiche), munizioni e materiale esplodente, nonché la spiccata propensione alla realizzazione di attentati incendiari e dinamitardi per finalità estorsive e intimidatorie, finanche per meri dissidi personali.
A tal proposito durante le indagini, il 21 marzo scorso, i Carabinieri della Stazione di Carmiano hanno rinvenuto nell’abitazione di Matteo Conversano due pistole con matricola abrasa, un revolver cal.38 marca Smith&Wesson, una pistola semiautomatica marca Beretta cal.7.65 e un centinaio di munizioni e, parallelamente, le intercettazioni hanno messo in luce il tentativo da parte degli indagati di circoscrivere la conseguenze del fatto al fine di salvaguardare la leadership del sodalizio.
L’attività ha consentito di far luce su diversi episodi incendiari e dinamitardi, alcuni dei quali realizzati materialmente da Marcello Fella su mandato di Davide Conversano al fine di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza e di rafforzarne i poteri di intimidazione e controllo del territorio. Si tratta in particolare dell’esplosione di un ordigno artigianale di medio potenziale avvenuta l’11 febbraio scorso nei pressi dell’abitazione di un pregiudicato di Carmiano, e dell’incendio il 19 marzo di due autovetture, una Fiat Punto e una Lancia Y, di proprietà di un assicuratore del posto.
Tra gli episodi contestati a Fella, l’attentato incendiario realizzato ad Arnesano il 5 maggio 2018 ai danni dell’autovettura Renault Megane di proprietà del comandante dei vigili urbani di quel Comune, seppur non realizzato per conto della compagine mafiosa di appartenenza.
Fonte primaria di realizzazione di guadagni illeciti da parte del gruppo è risultata l’attività di traffico e spaccio di stupefacenti, nell’ambito della quale il sodalizio retto da Nocera ha mantenuto rapporti con quello capeggiato da Saulle Politi, operante su Monteroni di Lecce, già colpito da provvedimenti cautelari in occasione dell’operazione denominata “Labirinto” del Ros, eseguita nel mese di luglio dell’anno scorso.
In particolare, punto di contatto tra la consorteria oggetto d’indagine e quella capeggiata da Politi Saulle, entrambe federate al clan Tornese, è risultato essere Gabriele Tarantino, arrestato nell’operazione Labirinto quale uomo di fiducia del Politi e recentemente condannato in primo grado – con rito abbreviato – alla pena di anni 10 di reclusione per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, destinatario anche dell’odierno provvedimento cautelare.
Nel corso dell’indagine, servizi e controlli effettuati dai carabinieri dei comandi territoriali, hanno permesso di riscontrare le attività di traffico e spaccio di stupefacenti da parte degli indagati. Tra gli altri:
- il 6 aprile 2018, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, hanno arrestato in flagranza di reato a Novoli, Leandro Nico Martena, trovato in possesso di gr. 9,71 cocaina, gr. 25 di marijuana, n.2 piante di marijuana ed una piccola serra allestita per la coltivazione delle piante;
- il 12 maggio 2018 i Carabinieri della stazione di Carmiano hanno rinvenuto 15 grammi di cocaina, suddivisi in dosi, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento ed un’ingente somma di denaro ritenuta provento dell’attività di spaccio nella disponibilità di Stefano Garofalo, che veniva pertanto tratto in arresto;
- il 9 giugno 2018, sempre a Carmiano, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno arrestato Fabio Spagnolo, trovato nella disponibilità di 430 grammi di hashish, oltre a materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Carmiano
Campioni in bici per la fibrosi cistica
Al via l’iniziativa charity sportiva che apre la XXII Campagna Nazionale promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – ETS. I bikers percorreranno sulle due ruote oltre 500 chilometri, attraversando tre regioni in 15 tappe, da Caserta a Lecce, per mantenere alta l’attenzione sulla malattia genetica grave, tra le più diffuse, ancora senza una cura risolutiva. Il tour attraverserà anche la Puglia, nelle località di: Palo del Colle, Altamura, Massafra, Noci, Alberobello, Grottaglie, Torre Santa Susanna con arrivo a Lecce il 5 ottobre, alle ore 16,15
Cinquecento chilometri, quindici tappe, da Caserta a Lecce, attraversando tre Regioni, per rendere la fibrosi cistica sempre più conosciuta e promuovere la ricerca per trovare al più presto una cura efficace e accessibile per tutti.
Dal 3 al 5 ottobre parte la nuova edizione del Bike Tour, l’iniziativa charity sportiva ideata dal presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, Matteo Marzotto, che apre ufficialmente la XXII Campagna Nazionale per la Ricerca sulla malattia genetica grave, tra le più diffuse, in programma per tutto il mese ottobre.
Accanto a Matteo Marzotto lungo un percorso a tappe che interesserà le località di Caserta, Benevento, Palo Del Colle, Altamura, Matera, Montescaglioso, Massafra, Noci, Alberobello, Grottaglie e Torre Santa Susanna, pedaleranno: Davide Cassani, commentatore sportivo, la triatleta Alessandra Fior, l’ex campione di ciclismo Francesco Moser, l’ex ciclista professionista Gilberto Simoni e lo storico nucleo di bikers composto da Max Lelli, Iader Fabbri e Fabrizio Macchi.
Con loro sulle due ruote ci sarà anche Edoardo Hensemberger, ragazzo con FC e testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
L’evento, giunto alla XII edizione, in 11 anni ha raccolto oltre 630.000 euro destinati al finanziamento di progetti di ricerca.
Nelle tre giornate di tour i volontari delle delegazioni e dei gruppi di sostegno locali promuoveranno eventi e serate benefiche a sostegno della ricerca FC oltre ad accogliere i bikers a ogni tappa.
L’iniziativa è realizzata con la media partnership di Italiaonline, La Gazzetta dello Sport e Corriere del Mezzogiorno; il supporto dell’agenzia fotografica SGP Italia; il contributo di Tecnomat, mainsponsor da due anni dell’iniziativa, e Jadea, oltre agli storici partner tra cui Castelli, IP e Vinicum.
Il Bike Tour lancia la XXII Campagna Nazionale per la Ricerca promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica: a ottobre in oltre 2mila piazze italiane tornerà a fiorire il Ciclamino della Ricerca in fibrosi cistica, simbolo di speranza e impegno; e grazie agli oltre 5.000 volontari FFC Ricerca, tutta la Penisola si animerà di eventi e iniziative solidali.
Partenza dalla Campania giovedì 3 ottobre e, dopo le varie tappe, arrivo nel Salento previsto per l6,15 di sabato 5 ottobre. Dopo una tappa di 42 chilometri (da Torre Santa Susanna, attraverserà anche Carmiano) il Bike Tour terminerà in Via Vecchia S. Donato, a Cavallino.
In programma anche un incontro con la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone.
Attualità
Join the fight: proteggi il tuo seno
A ottobre torna la campagna nazionale “LILT for Women”. Tante le iniziative in programma anche nella provincia di Lecce: dalle visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt alle “Farmacie in rosa”, poi incontri divulgativi, manifestazioni sportive e il coinvolgimento di scuole e aziende. L’oncologo Serravezza: «Servono nuove strategie per evitare che sempre più donne, anche giovani, si ammalino. Abbiamo intensificato le iniziative di sensibilizzazione per promuovere l’adozione di stili di vita sani e una corretta Alimentazione. Dobbiamo diffondere la Cultura della Prevenzione: Istituzioni tutte, mondo imprenditoriale e società civile devono essere coinvolte in questa battaglia. Una Grande Alleanza per sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione Primaria e della lotta alle cause»
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“LILT for Women-Nastro Rosa” è la campagna promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel mese di ottobre per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del tumore al seno che ogni anno in Italia colpisce circa 60mila donne, con una mortalità che nel 2019 ha superato la soglia dei 12.700 decessi (dato Istat).
Con il claim “Join the fight. Proteggi il tuo seno: lotta e vinci con la Lilt”, le tre protagoniste della nuova campagna nazionale “LILT for Women – Nastro Rosa 2024” invitano le donne a unirsi nella battaglia contro il cancro al seno e a diventare ambasciatrici di un messaggio di prevenzione e solidarietà, da trasmettere da madre a figlia, tra amiche e colleghe.
Il cancro al seno è il tumore femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni.
Mentre alcuni fattori di rischio, come l’età e la familiarità, non sono modificabili, uno degli obiettivi principali della campagna “LILT for Women – Nastro Rosa” è, invece, quello di sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e corretta informazione.
Durante il mese di ottobre, come sempre la mobilitazione coinvolge l’intero territorio nazionale.
Anche quest’anno, la Lilt di Lecce offre la possibilità alle donne di sottoporsi a visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt sparsi sul territorio provinciale: per prenotare, basta contattare la delegazione Lilt più vicina (www.legatumorilecce.org) o la sede provinciale Lilt al numero 0833 512777.
Tantissime sono poi le iniziative di sensibilizzazione in programma in tutta la provincia, promosse dai volontari delle Delegazioni locali Lilt, per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione, unica arma attualmente vincente, come stile di vita.
Tutti gli appuntamenti del mese rosa organizzati dalla Lilt Lecce si avvalgono del patrocinio della Provincia di Lecce – Salento D’Amare e della ASL di Lecce.
Come da tradizione, la campagna “Lilt for Women” nel nostro territorio coinvolge i comuni, invitati a illuminare di rosa i monumenti principali e a collaborare nell’organizzazione di incontri divulgativi, convegni, camminate e biciclettate “in rosa” o altre manifestazioni pensate per coinvolgere la cittadinanza.
Torna, inoltre, per il quarto anno, la campagna “Farmacie in Rosa”, realizzata da Lilt Lecce in collaborazione con l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce, Federfarma Lecce e Sunifar Lecce (farmacie rurali): in tutte le farmacie del territorio aderenti (più di 170 nel 2023), sarà distribuito materiale informativo LILT sulla prevenzione del tumore al seno, opuscoli sull’autopalpazione del seno, il decalogo per la prevenzione primaria e la rivista trimestrale dell’Associazione, con la possibilità di prenotare una visita senologica/oncologica con i medici specialisti volontari della Lilt di Lecce.
Fondamentale è poi il coinvolgimento diretto e attivo del mondo scolastico per diffondere le “buone pratiche” di Prevenzione, come l’autopalpazione del seno, una corretta alimentazione e stili di vita sani.
Per queste ragioni, LILT sarà presente anche quest’anno nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Lecce, con due progetti di Educazione alla Salute, “Prevenire è vivere: le comunità della salute contro le dipendenze” e “Guadagnare salute con la LILT”, a cura di un gruppo di esperti: una psicologa, un biologo nutrizionista e un oncologo.
Oltre 70 sono stati gli istituti scolastici coinvolti nell’anno scolastico 2023-2024.
Nel corso degli incontri sarà distribuito nelle scuole anche il “Codice europeo contro il cancro”che contiene 12 regole essenziali per una corretta ed indispensabile Prevenzione Primaria dei tumori.
Come sempre, infine, si terranno incontri con esperti Lilt dedicati alla prevenzione del tumore al seno anche all’interno delle aziende del territorio aderenti al programma “In-vesti salute con LILT”. Al termine dell’incontro, le dipendenti potranno prenotare una visita senologica gratuita. Perché ogni azienda può e deve divenire un luogo in cui si può imparare a fare Prevenzione.
Il calendario degli appuntamenti in programma nel mese di ottobre è in continuo aggiornamento sul sito www.legatumorilecce.org e sui canali social dell’Associazione (Facebook: @Lilt.Lecce e Instagram: @liltlecce). Per contattare la Lilt di Lecce: 0833 512777 oppure info@legatumorilecce.org.
Il programma completo delle iniziative è stato presentato questa mattina a Palazzo Adorno a Lecce. Sono intervenuti: Giuseppe Serravezza, oncologo, responsabile scientifico LILT Lecce; Stefano Minerva e Fabio Tarantino, rispettivamente presidente e vice presidente della Provincia di Lecce; Stefano Rossi e Maria Nacci, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario della ASL di Lecce; Maria Giovanna Nuccio per l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce; Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo LILT Lecce; Antonio Marchetti, presidente Sunifar Lecce (Sindacato unitario dei farmacisti rurali); Manuela Colazzo, biologa nutrizionista.
«IL DESTINO DELLE BAMBINE DI OGGI DIPENDE DALLE SCELTE DI TUTTI NOI»
«Occorre sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione primaria e della lotta alle cause di malattia», ha sottolineato l’oncologo Giuseppe Serravezza (foto in alto), responsabile scientifico Lilt Lecce, «aumentando il livello di consapevolezza della popolazione femminile sui gravi danni dell’abuso di fumo e alcol, ma anche di sovrappeso e obesità dovuti ad un’alimentazione non sana a causa delle contaminazioni chimiche e della presenza di interferenti endocrini in moltissimi prodotti industriali e beni di consumo. La Cultura della Prevenzione è la prima rivoluzione da compiere se vogliamo davvero vincere la battaglia contro il cancro. Per questo occorre una Grande Alleanza che coinvolga l’intera società civile».
I numeri del cancro al seno continuano a destare allarme a livello nazionale, ma anche territoriale.
«Ad essere colpite purtroppo sono donne sempre più giovani», ha spiegato ancora l’oncologo Serravezza: “Nella nostra provincia ogni anno si ammalano circa 900 donne per cancro al seno e registriamo ancora una mortalità molto alta: i dati Istat più recenti parlano di 183 decessi per carcinoma mammario nel 2019, con un tasso di mortalità per 10mila abitanti (4,47) che supera la media nazionale (4,16) e anche quella pugliese (4,24). Addirittura, peggiori risultano i dati delle altre due province salentine, Brindisi (5,07) e Taranto (4,7). Sono numeri drammatici, si va aggravando il trend degli ultimi 15-20 anni. Da qui la necessità di adottare nuove strategie operative per ridurre, a monte, il rischio di ammalarsi, eliminando i fattori di rischio noti, presenti nell’ambiente e nei luoghi di vita e di lavoro. Il destino delle bambine di oggi dipende dalle scelte di tutti noi».
«PREVENZIONE FONDAMENTALE»
A fare gli onori di casa è stato il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, presente all’incontro insieme al vicepresidente Fabio Tarantino.
«Per combattere il cancro la Prevenzione è fondamentale, ma soprattutto è fondamentale costruire una coscienza civica», ha rimarcato Minerva, «che porti a cambiare abitudini dannose. Per questo tutti insieme, come istituzioni, dobbiamo stare accanto alla Lilt e impegnarci a costruire questo percorso di cambiamento culturale che parte dal basso».
Per la Asl di Lecce sono poi intervenuti il direttore generale Stefano Rossi e la direttrice sanitaria Maria Nacci.
«La Prevenzione», ha detto il Dg Rossi, «è fondamentale anche per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Oggi cresce il bisogno di benessere e di Salute, siamo una società sempre più anziana, ma le risorse sono sempre le stesse. La Prevenzione è il modo più intelligente per approcciare le sfide future, perché costa poco e dà tanto in termini di bilancio di Salute. Ringraziamo ancora una volta la Lilt per il suo prezioso lavoro».
Anche per la direttrice sanitaria dell’Asl di Lecce, Maria Nacci, «è fondamentale lavorare uniti, dentro e fuori gli ospedali, per aumentare la consapevolezza sull’importanza della Prevenzione e delle nostre scelte quotidiane, coinvolgendo soprattutto le famiglie e le fasce d’età più giovani. L’auspicio è quello di continuare ad integrarci con il mondo dell’Associazionismo per coinvolgere il più possibile la popolazione in questa importante sfida».
FARMACIE IN ROSA
«Noi farmacisti siamo fieri di unirci, ancora una volta, a questo invito corale della Lilt alla Prevenzione primaria, ci teniamo ad essere sempre più preparati a pronti al fine di dare un contributo fattivo a questa missione, invogliando e sensibilizzando le donne, anche quelle più giovani, a fare una corretta prevenzione. C’è bisogno di una grande rivoluzione culturale, a partire dall’educazione dei bambini e delle famiglie e anche in questo senso il nostro ruolo può e deve essere decisivo», ha dichiarato Maria Giovanna Nuccio dell’Ordine dei farmacisti di Lecce.
«Le farmacie rappresentano un presidio di sanità sul territorio e il loro ruolo oggi è ancor più fondamentale, a fronte delle numerose criticità che il Servizio Sanitario nazionale sta vivendo, per dare una risposta immediata, efficace e tempestiva ai bisogni di Salute dei cittadini”, ha rimarcato Tonino Marchetti in rappresentanza di Federfarma Puglia e Sunifar Lecce, «siamo felici del forte entusiasmo trasmesso dalla Lilt, i cui valori oggi più che mai devono ispirare la nostra professione».
“Oltre 170 farmacie hanno aderito lo scorso anno al progetto ‘Farmacia in rosa’ consentendo a tantissime donne di accedere ai servizi gratuiti Lilt di prevenzione, di ricevere corrette informazioni e una guida per l’accesso ai servizi del SSN ove necessario. I numeri ci confermano che le farmacie sono un punto di riferimento per il cittadino e il farmacista un professionista che può dare risposte efficaci ai bisogni crescenti della popolazione”, ha sottolineato Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo Lilt Lecce.
UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE
Infine, la biologa Manuela Colazzo ha parlato del grande lavoro che Lilt svolge sul territorio, nelle scuole, nelle aziende e dentro le Istituzioni, attraverso incontri divulgativi, corsi di formazione e tante altre iniziative. «Lavoriamo in oltre 70 istituti scolastici di tutta la provincia con progetti importanti per la promozione di una sana e corretta Alimentazione e sugli stili di vita», ha evidenziato, «perché è lì, nella fasce più giovani, che occorre incidere per cambiare le cose, con l’aiuto prezioso delle famiglie. La salute», ha ricordato citando la frase del famoso medico Daniel Drake, «è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla, ma per la quale spenderebbe fino all’ultimo centesimo per riconquistarla, una volta che l’abbia perduta».
Carmiano
Arrestato latitante della Sacra Corona Unita
Catturato Giovanni Parlangeli, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, resosi irreperibile da maggio 2023. Aveva trovato riparo in un casale di campagna tra Taviano e Racale.
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La Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne di Magliano (Carmiano), esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano (consorterie criminali di stampo mafioso operanti nei territori di Monteroni e Gallipoli), resosi irreperibile da maggio 2023
Alle prime luci dell’alba è stato tratto in arresto il latitante Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, appartenente alla Sacra Corona Unita.
L’arresto, risultato di un’articolata attività investigativa incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Sisco di Lecce, unitamente a personale della Sezione Tecnologie Applicate alle Investigazioni del Servizio Centrale Operativo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Il latitante è stato destinatario di un provvedimento di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto gravemente indiziato, tra gli altri reati, di associazione mafiosa, ed in particolare di essere componente del clan Tornese, nonché anello di congiunzione con il clan Padovano.
Infatti, da pregresse inchieste giudiziarie, il clan Tornese, anche per una storica alleanza che per motivi di “comparanza” con il clan Padovano, ha esteso la sua influenza nel territorio gallipolino, tramite Parlangeli, il quale, operando come referente dei due clan, ne rappresentava gli interessi in relazione al controllo delle attività economiche sul territorio, sottoposte a pressioni (pizzo) dalle organizzazioni criminali.
Lo stesso inoltre risulta gravemente indiziato in concorso di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nei confronti di un operatore economico del territorio, obbligato a corrispondere, sotto pesanti minacce, la somma di oltre 60 mila euro.
Infine, nell’ambito della perquisizione del casale di campagna situato tra Taviano e Racale, in cui Parlangeli aveva trovato riparo, sono stati rinvenuti numeroso munizionamento e documenti falsi validi per l’espatrio.
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