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Cronaca

Uccise donna e bimba di due anni: confermato ergastolo

La sentenza della Cassazione: Biagio Toma, dovrà pagare per essere stato l’autore materiale dell’omicidio della di Angelica Pirtoli, la bimba di appena 2 anni barbaramente trucidata e per aver partecipato a quello di Paola Rizzello, madre della piccola

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È arrivata la conferma della Cassazione: l’uomo che rapì ed uccise mamma e figlia di Parabita nel 1991 dovrà scontare l’ergastolo.


Anche per la Corte di Cassazione, dunque Biagio Toma, 51 anni, dovrà pagare per essere stato l’autore materiale dell’omicidio della di Angelica Pirtoli, la bimba di appena 2 anni barbaramente trucidata e per aver partecipato a quello di Paola Rizzello, madre della piccola.


Biagio Toma


Stando anche all’ultima sentenza Toma, appartenente al clan dei Giannelli della Sacra Corona Unita, uccise la giovane mamma e la sua bambina di 2 anni, nel lontano 1991.


Era il 20 marzo di 28 anni fa quando Paola Rizzello, di 28 anni, e la piccola Angela furono prima sequestrate e poi trucidate dall’uomo (clicca qui).

La piccola si spense dopo essere stata sbattuta ripetutamente con la testa contro un muro in una casa abbandonata nelle campagne di Parabita.


Per il duplice omicidio risultava indagato anche Luigi De Matteis, 50enne, anche lui di Parabita, e condannato in Appello a 14 anni e 8 mesi, dopo la condanna a 16 anni ed 8 mesi maturata in primo grado con il rito abbreviato.


La “colpa” della vittima Paola Rizzello, uccisa a colpi di fucile, fu quella di essere a conoscenza di scomode verità del clan della Sacra Corona Unita. In particolare, la donna a metà anni ottanta ebbe una relazione proprio col boss Giannelli. Relazione che durò poco ed in seguito alla quale Paola instaurò un rapporto con un altro uomo, Luigi Calzolari. Quest’ultimo, poco dopo, fu ucciso. Secondo la donna, fu proprio Giannelli, dal carcere, a ordinarne l’esecuzione.


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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