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Richiami acustici per fauna selvatica: record di sequestri

Il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, dopo gli interventi dei Forestali nei pressi di Ugento e Sannicola, chiede una norma più certa in tema di caccia illegale e che vengano introdotti i reati-delitti come per gli animali di affezione

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Un elenco fin troppo aggiornato che evidenzia come in Italia sia frequente l’uso di richiami acustici per fini venatori, nonostante il divieto di legge.


In Puglia, però, sembra registrarsi una sorta di record.


Ad affermarlo è il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, a seguito degli ultimi interventi dei Carabinieri Forestali in provincia di Lecce, nei pressi di Ugento e Sannicola.


A finire denunciate sono state due persone che hanno usato i famigerati richiami.


Ad entrambi sono stati sequestrati, oltre al fucile da caccia ed i tordi uccisi, i marchingegni elettronici che riproducevano il canto del tordo.


In tutto sette uccelli migratori che hanno in tal maniera interrotto per sempre il viaggio verso le aree di svernamento africane.

Il richiamo acustico”, ha commentato il CABS, “rappresenta un vero e proprio inganno per la fauna selvatica. Riproducendo nottetempo il verso dei migratori attira l’avifauna selvatica la quale, di mattina presto, verrà centrata dalla rosa di pallini di piombo”.


Il CABS ricorda come già nel mese di ottobre, sempre in tema di richiami acustici in provincia di Lecce, i Carabinieri Forestali sono intervenuti nei pressi di Copertino, Taviano, Alliste, Nardò e Galatina.


Più o meno contemporaneamente i volontari del CABS hanno poi rinvenuto decine di altri richiami in un’area della provincia di Foggia compresa tra Manfredonia e Margherita di Savoia.


Il CABS torna a chiedere una norma più certa in tema di caccia illegale ed in modo particolare che vengano introdotti reati-delitti, così come già avviene per gli animali d’affezione, al posto di quelli di contravvenzione che contraddistinguono, invece, tutti i reati venatori.


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Rocambolesco scontro, auto vola contro un muro

Incidente tra due vetture nel primo pomeriggio a Felline, frazione di Alliste

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Una scena da film quella che si sono ritrovati dinanzi i soccorritori questo pomeriggio ad Alliste, nella frazione di Felline, dove si è verificato un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze.

I protagonisti sono però dei malcapitati automobilisti, e non degli stuntman hollywoodiani. Nel primo pomeriggio lo scontro, in via Trieste, tra due vetture: una Audi Q5 ed una Mercedes. Il conducente di quest’ultima è rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto che, infatti, si è ribaltata su un fianco, terminando la sua corsa contro il muro di un’abitazione privata.

Estratto dai vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è potuto rincasare sulle sue gambe: sia lui che il conducente dell’Audi, per fortuna, non ha riportato seri traumi.

La ricostruzione della dinamica è affidata alle forze dell’ordine. Pare evidente, all’origine dell’accaduto, una mancata precedenza.

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Aggredisce e minaccia i genitori per i soldi per la droga. Arrestato

Sono in corso indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, dove il P.M. di turno ha disposto la custodia cautelare dell’indagato presso la Casa Circondariale di Lecce. L’uomo dovrà rispondere dei gravi reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

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ARRESTATO DAI CARABINIERI UN UOMO AL CULMINE DI UNA LITE IN FAMIGLIA CON I GENITORI CONVIVENTI

Nella notte scorsa, i Carabinieri della Stazione di Racale hanno proceduto all’arresto di un uomo del luogo, colto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

L’intervento dei militari è stato sollecitato a seguito di una segnalazione al NUE112 per una lite in un appartamento nel centro di Alliste.

All’arrivo sul luogo segnalato, i Carabinieri hanno trovato un quadro allarmante: l’uomo aveva aggredito i propri genitori, minacciandoli con un coltello, e pretendeva una somma di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Grazie alla prontezza dell’intervento e alla professionalità dei militari dell’Arma, l’uomo è stato prontamente fermato e arrestato.

Sono in corso indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, dove il P.M. di turno ha disposto la custodia cautelare dell’indagato presso la Casa Circondariale di Lecce. L’uomo dovrà rispondere dei gravi reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

Questo episodio evidenzia l’importanza del lavoro dell’Arma dei Carabinieri nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel contrastare i reati domestici. È importante sottolineare che la posizione dell’indagato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

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Acqua: martedì 17 disagi in 44 centri del Leccese

Lavori di Acque del Sud al Sinni, il pressione idrica ridotta per 24 ore in 65 comuni della Puglia centro-meridionale. La manutenzione straordinaria da parte del gestore dell’invaso lucano interromperà il flusso di acqua al potabilizzatore di Acquedotto Pugliese. Possibili disagi negli stabili privi di autoclave

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Disagi in vista per 65 centri della Puglia meridionale tra cui 44 della Provincia di Lecce.

Gli abitati del Leccese interessati dalla riduzione della pressione idrica dalle 9 del 17 settembre alle 9 del 18 settembre per lavori in corso sono: Acquarica del Capo, Alliste, Andrano, Arnesano, Campi Salentina, Castrignano dei Greci, Cavallino, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Corsano, Depressa di Tricase, Galatina, Galatone, Giuggianello, Giurdignano, Guagnano, Lecce, Leverano, Lizzanello, Martano, Melendugno, Melpignano, Monteroni, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Novoli, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Salve, San Cesario, SanaricaScorrano, Soleto, Sternatia, Surbo, Taviano, Tiggiano, TrepuzziUgento, Vernole e Zollino.

Per realizzare un intervento di manutenzione straordinaria all’adduttore del Sinni, martedì 17 settembreAcque del Sud – la società che gestisce l’invaso lucano e il vettore interessato dai lavori  – interromperà il flusso d’acqua verso il potabilizzatore di Acquedotto Pugliese (AQP), rendendo necessario il fermo dell’impianto per 24 ore.

La sospensione delle attività provocherà una riduzione della pressione idrica, come detto, dalle 9 del 17 settembre alle 9 del 18 settembre, in 65 abitati della Puglia centro-meridionale.

Le province interessate dalla riduzione sono: Lecce (44 comuni), Bat (8), Bari (6), Taranto (6) e Brindisi (1).

L’interconnessione degli schemi idrici e il sistema di serbatoi di AQP consentiranno di circoscrivere i possibili disagi a soli 65 comuni e a limitarne gli effetti.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti delle aree interessate di razionalizzare i consumievitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dalla riduzione di pressione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

L’adduttore del Sinni, gestito da Acque del Sud, è uno dei più importanti vettori che alimentano lo schema idrico Sinni-Pertusillo di Acquedotto Pugliese, al servizio principalmente degli abitati della Puglia meridionale e centrale. Preleva 3.700 litri al secondo d’acqua dall’invaso di Monte Cotugno, nel territorio del comune di Senise (Basilicata), la cui diga è la più grande in terra battuta d’Europa, e li trasporta al potabilizzatore di AQP in agro di Laterza (Taranto).

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