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Lecce

Lecce: giovani e donne in bici per dire “Pace si può”

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“GPace – Giovani per la Pace” sostiene l’iniziativa di CicloAmici Lecce, nella mattinata di domenica 21 febbraio, con la presenza di Cecilia Gentile e la sua esperienza in bici dal Libano alla Palestina. Niente è impossibile per la bici se a far girare i pedali sono la determinazione, la grinta, e (se vogliamo) l’incoscienza di donne provenienti da ogni parte del mondo che inforcano la bicicletta e senza batter ciglio (ma battendo il ciclo) attraversano il Medio Oriente.


E’ il caso di Cecilia Gentile che domenica 21 febbraio porterà a Lecce la sua particolarissima esperienza e non lo farà solo con una presentazione del suo ultimo libro ma lo farà pedalando in città con questa bellissima iniziativa concepita insieme all’associazione CicloAmici di Lecce, un gruppo di cicloecologisti capitanato da Enrico Melissano che vuole rendere le città e la natura circostante più vivibili, più sicure e meno inquinate. L’iniziativa si chiama “Segui le donne – trova la pace” e consiste in una bellissima pedalata simbolica che partirà da Piazza Sant’Oronzo domenica 21 febbraio, alle 10 (raduno ciclisti alle 9.30), e che percorrerà alcune vie del bellissimo centro salentino. Alla pedalata parteciperanno Cecilia Gentile e Cinzia Nachira. La prima è redattrice di La Repubblica ma è anche una donna che fa, che sfida, che parte e poi racconta in prima persona.


Questa volta racconta l´avventura di 250 donne di tutto il mondo in bici per il Medio Oriente. Un viaggio lento, alla ricerca del contatto con le donne del territorio, per costruire con loro, in una solidarietà tutta al femminile, un nuovo percorso di pace. Avventura che poi descriverà durante la presentazione del suo ultimo libro “Segui le donne, da Beirut alla Palestina, pedalando per la pace” che avverrà presso il Palazzo Turrisi Palumbo. Cinzia Nachira è invece un’autrice salentina e presenterà a sua volta il manoscritto “Identità e conflitto: il caso israelo-palestinese” con il quale ci aiuterà a cogliere le linee possibili di frattura sulle quali basarci per far avanzare la pace in Medio Oriente.

Il gruppo “GPace – Giovani per la Pace”, creato e gestito da studenti dell’Istituto Costa di Lecce, invita TUTTE LE RAGAZZE E LE DONNE (…ma anche i ragazzi e gli uomini che condividono la causa) a partecipare all’iniziativa e a rimarcare con i propri “pedali” che PACE SI PUO’!!! Il 2 maggio del 2008 la Gentile è partita da Roma con una sua amica, Silvia, per due settimane di avventura. “Quando ho deciso di partire ho telefonato subito ad Alberto Stabile, il nostro corrispondente da Gerusalemme e lui istintivamente mi ha sconsigliato di partire, perchè erano i giorni della Nakba, la catastrofe, il periodo di maggiore attenzione mediatica e il migliore per fare degli attentati. Ma alla fine sono partita proprio per sfidare una delle condanne di quei paesi, l’isolamento, per dimostrare “io non ho paura”, io sono con voi”. Arrivata a Beirut, all’inizio, Cecilia si è mossa con circospezione e si è stupita nel vedere le ragazze libanesi truccatissime e curate, con le unghie laccate, i jeans attillati e le magliette che lasciano scoperte buona parte della schiena e della pancia.


Il viaggio comincia così, con lo stupore. Tra la tortura degli orari da rispettare e i chilometri da consumare a pedalate, nel racconto di Cecilia, però, lo spazio del racconto comincia lentamente a riempirsi di donne, donne siriane e giordane, donne iraniane e donne turche. Sono le 250 cicliste. E anche Cecilia e Silvia, le italiane, hanno la loro divisa: calzoncini a pinocchietto e gilet azzurri. Il viaggio parte da Beirut, passa per il Libano, la Siria (Damasco), la Giordania, il Mar Morto, per arrivare in Palestina (550 chilometri in bicicletta).


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Cronaca

Per un like in più

Le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online. L’allerta della polizia postale

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L’ultima allerta in ordine di tempo della Polizia Postale riguarda le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online.

Per i più giovani, complice anche la maggiore disponibilità di tempo libero da trascorrere online, il rischio di lasciarsi coinvolgere è concreto ed è bene quindi prestare la massima attenzione.

Ci rivolgiamo ai genitori: parlate con vostro figlio di questi fenomeni e ricordategli che nessun livello di popolarità online merita di esporsi al rischio di fare o farsi del male.

Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi.

Se trovate in rete video o proposte di sfide pericolose o se vostro figlio dovesse ricevere inviti a prendere parte o contenuti riguardanti sfide segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Ai ragazzi, invece, ricordiamo che, per quanto l’idea di partecipare a una sfida possa sembrarvi allettante, ricordate che la vita non vale un like!

Quindi non esponetevi a situazioni pericolose per fare selfie estremi e sappiate che l’uso improprio di sostanze e oggetti di uso comune, come ad esempio tab di detersivo, bicarbonato o sale è pericoloso e può essere letale.

Se qualche vostro conoscente vuole partecipare a una challenge online, se qualcuno vi invita o vi vuole coinvolgere, parlatene con un adulto di riferimento e segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Quello di internet è un mondo meraviglioso ma può essere dannatamente insidioso. Non lo dimenticate mai.

«Si tratta di un’efficace allerta» che, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».

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Appuntamenti

Lecce accoglie “Homo ludens”, di Mario Cresci

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Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 26 luglio alle ore 18, alla presenza dell’artista e dei curatori, sarà inaugurata la mostra Homo ludens, di Mario Cresci, presso il Castello Carlo V di Lecce, preceduta da un talk di benvenuto. Seguirà l’inaugurazione della seconda parte della mostra presso gli spazi di linea, a partire dalle 20:30, in cui saranno in mostra i lavori dello stesso artista che riflettono il rapporto tra fotografia e grafica, ma anche documenti d’archivio e libri che evidenziano il processo creativo di Cresci.

Homo ludens nasce come progetto di committenza proposto da linea, con il titolo Spazio Materia Azione, nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto prevede una proposta espositiva articolata su due sedi, con l’intento di valorizzare le diverse opportunità di approfondimento offerte dalle realtà culturali del territorio leccese.


INFO E COSTI
Orari di apertura | Castello Carlo V
mattina dalle 10 alle 13 dal martedì alla domenica pomeriggio dalle 16 alle 20 il giovedì, venerdì e domenica
Ingresso gratuito
Orari di apertura | linea
giovedì e venerdì dalle 16 alle 20

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