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Attualità

Tricase, anche il sindaco conferma caso positivo

Carlo Chiuri: “Si tratta di un paziente già seguito dai competenti servizi ASL, che aveva osservato un primo periodo di quarantena e, in attesa dell’esito degli esami, su indicazione del Comando di Polizia Locale e della ASL, rimasto con alto senso di responsabilità e seppur in assenza di ulteriori indicazioni ufficiali, in auto-isolamento in casa”

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Si dirada la nebbia sul mistero che per una notte ha accompagnato l’annuncio di un caso positivo al covid 19 a Tricase.


L’ANNUNCIO DEL SINDACO CHIURI


In mattinata è arrivato l’annuncio del sindaco Carlo Chiuri su facebook: “A seguito dei necessari approfondimenti effettuati nella nottata appena trascorsa e nella mattinata odierna, informo la cittadinanza che anche a Tricase, purtroppo, vi è un caso di contagio da covid-19”.


Poi i particolari per rassicurare la cittadinanza: “Si tratta di un paziente già seguito dai competenti servizi ASL, che aveva osservato un primo periodo di quarantena e, in attesa dell’esito degli esami, su indicazione del Comando di Polizia Locale e della ASL, rimasto, con alto senso di responsabilità e seppur in assenza di ulteriori indicazioni ufficiali, in auto-isolamento in casa”.


Il sindaco ha poi invitato tutti “a continuare ad osservare scrupolosamente le disposizioni precauzionali già adottate a livello locale e nazionale”.


Il sindaco Carlo Chiuri (foto di repertorio)


Sulla falla comunicativa nel passaggio Asl, protezione civile, task force regionale, Comune di competenza, che non gli ha permesso di avere subito certezze, il sindaco esprime il suo “rammarico per l’assenza di informazioni ufficiali al momento in cui scrivo e vi assicuro il mio costante impegno a tutela di tutta la comunità”.


Proprio a causa di questo black out comunicativo, per alcune ore l’annuncio da parte della Regione dei nuovi contagi e la cartina geografica che indicavano Tricase con un caso positivo si sono tinte di giallo.

Mentre le nostre verifiche, confermavano con sempre più certezza il caso di positività in paese confermando quanto risultava dal bollettino epidemiologico della Regione Puglia, l’ultima notizia ufficiale dal fronte interno era il post su facebook delle 22,27 del sindaco Carlo Chiuri: “Informo la cittadinanza che sto seguendo personalmente il caso di contagio da covid 19 segnalato in Tricase. Quale Autorità Sanitaria Locale ad ora non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono in corso tutte le necessarie verifiche e vi terrò costantemente aggiornati”.


CACCIA AL CONTAGIATO: NON SI FANNO NOMI!


Nel frattempo in paese è esplosa l’assurda caccia al contagiato con tanto di nome e cognome su whatsapp e sui social del presunto positivo.


Senza avere pensieri cattivi che ci indurrebbero a sospettare una morbosa curiosità limitrofa al pettegolezzo, ribadiamo a chi insiste a voler sapere chi sia il contagiato (“per avere certezze di non aver avuto contatti con il positivo a con qualcuno a lui vicino“) che: sia per la persona che ha contratto il virus che per gli altri entrati in contatto con lui, Asl e autorità preposte attivano una procedura di messa in quarantena a tutela di tutti. Quindi, per essere chiari, non vi è assolutamente bisogno di sapere “chi è”!


Detto e ripetuto per l’ennesima volta che chi dovesse risultare positivo non ha nessuna colpa ed è tutelato, com’è giusto che sia in un Paese democratico, dal diritto alla privacy, dovesse ancora accadere a Tricase o in altri paesi,  evitiamo questo rincorrersi di pettegolezzi e se ci vogliamo giocare ai Soliti Ignoti, facciamolo con Amadeus in Tv.


Altrimenti si corre il rischio di conferme o smentite senza verifica (e brutte figure, anche a mezzo stampa) che contribuiscono solo a fare confusione, l’ultima cosa di cui in questi giorni si sente il bisogno.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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