Attualità
“Mia mamma, 90 anni, ha bisogno di cure ma con il coronavirus…”
L’S.O.S. di Antonio da Lucugnano: “Prima della pandemia veniva un ortopedico a casa ogni settimana per alleviare il dolore a gambe e spalle e permettere alla mamma di tirare avanti. Ora non sappiamo più come fare…”
L’emergenza sanitaria lo abbiamo ribadito più volte non è solo quella solo strettamente connessa al coronavirus ma, in gran parte, ne è una diretta conseguenza.
Come nel caso di Antonio, un nostro lettore di Lucugnano che ci segnala la sua storia anzi, la storia di sua madre che, “a 90 anni è costretta a subire enormi sofferenze alle ginocchia e alle spalle e per questo avrebbe bisogno delle cure di un ortopedico”.
Cosa puntualmente accaduta fino a qualche tempo fa, con un medico dell’Asl che una volta a settimana si recava in casa dell’anziana e provvedeva a quelle operazioni necessarie (estrazione del liquido) per alleviarne il dolore per sette giorni.
Poi, però, la nostra vita è cambiata all’improvviso per colpa dell’infido virus.
Antonio sconsolato racconta: “Da un mese l’ortopedico non viene più. Dall’Asl hanno sospeso tutto. Ho provato a chiamare la Croce Rossa a Lecce ma, dopo aver spiegato la situazione, mi hanno rimbalzato al 118. Rispiego nuovamente tutto, così mi mandano un’ambulanza a casa”.
Tutto risolto? Macchè…! “Il medico giunto a bordo dell’ambulanza ci dice che non può fare granché e che ci vorrebbe un ortopedico. Intanto fa alla mamma una fisiologica contro il dolore. Telefona ad un altro medico e mi dice di richiamarlo al pomeriggio (già questo altro medico era venuto a casa mia altre volte). A pomeriggio chiamo e il dottore mi dice che a casa non sarebbe venuto. E mi invita a portare la mamma al Pronto Soccorso, cosa che mi era stata fortemente sconsigliata dai sanitari venuti al mattino…”.
“Dunque”, riflette amaro Antonio, “ora io dovrei decidere il destino di mia madre e scegliere se farla morire per l’infezione alla gamba o esporla al rischio di contrarre il coronavirus”.
Infine l’appello di Antonio: “Comprendo l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e la situazione inedita che ha messo tutti in difficoltà. Immagino, però, che nella stessa condizione di mia madre ci siano tante altre persone che in questi giorni non sanno come uscirne. Per tutte loro e non solo per mia mamma bisogna fare qualcosa e anche subito, credo sia umanamente e moralmente doveroso”.
(foto in alto di repertorio)
Attualità
Prima persona plurale
Nel Salento un progetto innovativo per i diritti dei minori figli delle persone detenute, dentro e fuori la casa circondariale borgo San Nicola di Lecce
Un’iniziativa ambiziosa, complessa e innovativa che promuove i diritti delle bambine e dei bambini, figli delle persone detenute, mirando a costruire un futuro migliore per i minori e i loro cari.
Un modello di intervento integrato per contrastare la povertà educativa e favorire la connessione tra carcere, società e comunità educante.
Nel Salento ha preso il via Prima Persona Plurale – Noi siamo qui, un progetto ideato e promosso da Fermenti Lattici APS con un ampio partenariato pubblico-privato, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
La finalità è creare una rete di supporto integrata, favorendo il benessere familiare e rafforzando il legame genitoriale dentro e fuori la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.
I DIRITTI DELL’INFANZIA
Prima Persona Plurale aderisce alla Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, promossa nel 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e Adolescenza e dall’associazione BambiniSenzaSbarre Onlus, e si ispira ai principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sanciva per la prima volta che tutti i bambini e le bambine hanno diritti alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.
La metodologia sperimenta interventi integrati caso per caso attraverso la collaborazione tra Casa Circondariale, Comune di Lecce (servizi sociali|welfare) ed enti del terzo settore. L’obiettivo è infatti quello di garantire ai minori (0/17 anni) forme adeguate di accoglienza durante le visite in carcere e favorire opportunità di crescita personale e culturale.
DENTRO IL CARCERE
Il progetto prevede l’accoglienza per circa 300 minori in visita ai genitori detenuti e momenti ricreativi per rafforzare i legami familiari, come feste (compleanni, Festa della Mamma e del Papà, Befana, altre occasioni), spettacoli teatrali curati dalla compagnia Principio Attivo Teatro e sessioni di pet therapy con Frida grazie all’associazione Megghy.
In partenza anche Il Cinemino, un momento dedicato a mamme e bambini per condividere del tempo di qualità guardando un film. È previsto anche un servizio di trasporto gratuito per le famiglie provenienti dai comuni dell’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, dove opera Arci Cassandra.
FUORI DAL CARCERE
Nel corso degli anni saranno offerti supporto allo studio, laboratori educativi e iniziative ricreative nelle biblioteche comunali OgniBene e L’Acchiappalibri e in altri centri culturali.
Una particolare attenzione sarà rivolta agli spazi di accoglienza come Villa Adriana, struttura dedicata alle persone detenute in permesso e alle loro famiglie, in collaborazione con Comunità Speranza.
Qui, anche con i materiali montessoriani di Boboto, si realizzeranno attività ludiche e momenti di condivisione. Sono previste gite e visite ai musei, oltre al campo estivo nelle biblioteche.
Il progetto include presidi di ascolto psicologico con le esperte e gli esperti di PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, incontri formativi per operatori e addetti ai lavori, la redazione della Carta dei Servizi per la Famiglia a cura di Antigone Puglia.
Attraverso l’affido culturale e il cofinanziamento comunitario della Cultura del sospeso, saranno sostenuti percorsi di sport, teatro, musica e danza per valorizzare e incoraggiare i talenti dei minori.
IL PROGRAMMA
Le attività, che proseguiranno sino al gennaio 2028, sono già in corso: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, le bambine e i bambini vengono accolti durante le visite in carcere e una volta al mese anche grazie alla pet therapy; ogni martedì e giovedì dalle 15 alle 17 continua l’aiuto-compiti nella biblioteca L’Acchiappalibri, mentre ogni giovedì alle 16:30 si svolgono laboratori di lettura.
I PARTNER
Il progetto, ideato e promosso dall’associazione Fermenti Lattici APS, coinvolge infatti un ampio partenariato pubblico-privato che coinvolge oltre alla Casa Circondariale Borgo San Nicola e al Comune di Lecce anche l’Università del Salento (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali), Arci Cassandra, Comunità Speranza, l’associazione Megghy, Boboto – Società Benefit, Antigone Puglia, PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, CoolClub – Società Cooperativa e Impresa Sociale, Principio Attivo Teatro e Aragorn, un’agenzia specializzata nel Terzo Settore.
CON I BAMBINI
Il progetto Prima persona plurale è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud. Info www.conibambini.org.
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Attualità
I giovani di Santa Cesarea Terme protagonisti della politica
Un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale…
Nasce la Consulta Giovanile: una nuova pagina di partecipazione per i giovani di Santa Cesarea Terme
Si è svolta in data 17 dicembre la prima assemblea della Consulta Giovanile di Santa Cesarea Terme, un importante traguardo per dare voce ai giovani. Assegnate tramite votazione le cariche del Comitato Esecutivo.
Il Comune di Santa Cesarea Terme celebra un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale e del consigliere con delega alle Politiche Giovanili e Sociali, Salvatore Maggio, che durante la campagna elettorale aveva posto come priorità la creazione di uno spazio istituzionale per i giovani.
La prima assemblea della Consulta Giovanile si è svolta martedì 17 dicembre 2024, presso l’Aula Consiliare del Comune.
All’incontro hanno preso parte tutti i componenti della Consulta Giovanile, convalidati come membri ufficiali: Michelle Anchora, Emanuele Bleve, Elena Calora, Vincenzo Elia, Francesco Galati, Niccolò Guida, Andrea Leone, Maria Rosaria Maschio, Mario Maggio, Martina Maggio, Beatrice Viva Maggio e Marta Rosato, oltre al Sindaco Pasquale Bleve, al consigliere Salvatore Maggio e al consigliere del gruppo di minoranza Guarda Oltre, Emanuele Pispico, in qualità di membri dell’assemblea senza diritto di voto. I tre esponenti politici hanno espresso pieno supporto a questa nuova iniziativa.
Durante l’incontro si è proceduto, tramite votazione, all’assegnazione delle cariche del Comitato Esecutivo. A seguito delle operazioni di voto sono stati eletti:
- Niccolò Guida – Presidente
- Viva Maggio Beatrice – Vicepresidente
- Calora Elena – Segretaria
- Bleve Emanuele e Elia Vincenzo – Consiglieri
Il consigliere Salvatore Maggio ha espresso grande soddisfazione per questo primo passo: “L’istituzione della Consulta Giovanile rappresenta un momento fondamentale per il nostro comune e per le nuove generazioni. Mi auguro che questo organo possa diventare un contenitore di idee e un luogo di crescita e confronto per tutti i giovani della nostra comunità. Il loro entusiasmo e la loro partecipazione saranno decisivi per portare un contributo positivo nel nostro territorio.”
La Consulta Giovanile si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani un’opportunità concreta per contribuire attivamente alla vita amministrativa e sociale di Santa Cesarea Terme, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni e le nuove generazioni.
Attualità
Tricase: Vigili del Fuoco in Ospedale
Per regalare ai piccoli ospiti del reparto pediatrico del “Cardinale Panico” un momento di spensieratezza
I vigili del fuoco sono spesso gli eroi dei bambini.
E, in tanti casi, i pompieri eroi lo sono per davvero perché sono sempre pronti a… buttarsi nel fuoco per salvare chi è in pericolo.
O, comunque, per aiutare chicchessia.
Questa volta i caschi rossi dei distaccamenti di Tricase e Lecce si sono prestati per un evento solidale in favore dei piccoli pazienti del reparto pediatrico dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Con la loro iniziativa come si evince dal video e dalle foto in questa pagina hanno regalato un momento di spensieratezza ai più piccoli costretti alle cure e alla permanenza in ospedale.
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