Connect with us

Attualità

Raccolta rifiuti: banditi i sacchetti neri

Non riciclabile in sacchetti semitrasparenti o anche buste della spesa; carta e cartone solo nei secchi appositi (o, al massimo, in altri cartoni), plastica nel bidoncino o al massimo in buste di plastica, purchè non siano quelle nere

Pubblicato

il

Un po’ di confusione da qualche giorno in molti paesi del Salento per la raccolta differenziata dei rifiuti.


Cittadini in alcuni casi disinformati (e non certo per colpa loro), in altri arrabbiati perché, in un periodo in cui non possono neanche recarsi all’ecocentro di riferimento, chiuso per il lockdown, gli lasciano la spazzatura davanti casa.


Dopo anni in cui i rifiuti sono stati conferiti senza badare al tipo di sacco, all’improvviso si è deciso di far rispettare quelle che dovevano essere le regole in vigore fin dal primo giorno della nuova raccolta differenziata.


ortunatamente almeno per il momento non ci risultano sanzioni amministrative ma solo “avvisi” a fianco del sacco lasciato davanti casa e che il cittadino si deve riprendere.


Ciò che non quadra sono il tempismo (era il caso di decidersi proprio in questo momento in cui le situazioni da affrontare sono altre e ben più serie?) e la scarsa comunicazione. Nessuno era stato avvertito del cambiamento in atto (vero che le regole sono le stesse in vigore sin dall’inizio ma se per due anni non vengono fatte rispettare è quasi ovvio che per per tutti quanto fatto finora diventi normalità), né le Aro hanno neanche contattato i media per darne notizia mediante comunicato stampa.


Indagando abbiamo scoperto che in questo periodo in cui tutto è fermo, chi raccoglie la carta o la plastica da riciclare ha i depositi pieni e quindi è più rigido nella selezione quando ritira. Con la conseguenza che non paga come carta o plastica ciò che è contenuto nelle buste che invece diventa indifferenziato.


In questo modo ne consegue un danno economico a tutti i soggetti interessati alla raccolta e, dalle Aro in giù, i conti non quadrano.

Carta e cartone, quindi, solo nei secchi appositi (o, al massimo, in altri cartoni) e plastica nel suo bidoncino o al massimo in buste di plastica, purchè non siano quelle nere.


Riguardo il non riciclabile, fino allo scadere del lockdown, i sacchi neri verranno ancora ritirati se correttamente inseriti nell’apposito bidoncino.


Alla fine dell’emergenza sanitaria (chi di dovere per favore chiarisca se dal 4 maggio o come altre fonti sostengono dal 1° giugno), niente più sacchetti neri ma, rispetto alla prima comunicazione, non sarà obbligatorio utilizzare sacchi completamente trasparenti che, anzi, sono un’aperta violazione alla privacy di ognuno, ma andranno bene tutti i sacchetti semitrasparenti o colorati. Come le buste della spesa, per intenderci.


Eventuali infrazioni saranno anche soggette a sanzioni amministrative.


 


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

Pubblicato

il

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

Continua a Leggere

Attualità

“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

Continua a Leggere

Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

Pubblicato

il

L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti