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Attualità

Applausi e rumore da finestre e terrazzi

Flashmob nazionale, lanciato dal Forum delle associazioni familiari ed in programma domani, domenica 3 maggio, alle ore 18. Un modo non convenzionale per tributare un riconoscimento alle famiglie del Paese per quanto hanno saputo organizzare, sacrificare, superare, sopportare finora in questi oltre due mesi di lockdown obbligatorio

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Affacciati ad applaudire e ringraziare, ciascuno a suo modo e con il proprio stile: genitori, bambini e nonni che non uscendo di casa hanno dato un contributo decisivo al bene comune.


È il flashmob nazionale #graziefamiglie, lanciato dal Forum delle associazioni familiari in programma domani, domenica 3 maggio, alle ore 18.


Certamente non una festa o un segnale per dire che è finito tutto, viste le drammatiche circostanze che stiamo ancora continuando a vivere, ma un’occasione per ribadire l’impegno per le famiglie nel continuare a fare da ammortizzatore sociale vivendo in spazi stretti per mesi, evitando tensioni sociali, rinunciando a vedere i parenti più stretti.


Un modo non convenzionale per tributare un riconoscimento alle famiglie del Paese per quanto hanno saputo organizzare, sacrificare, superare, sopportare finora in questi oltre due mesi di lockdown obbligatorio.



L’appuntamento del pomeriggio di domenica 3 maggio vedrà le persone affacciate da balconi, finestre e terrazze di città e borghi della nostra regione, consapevoli che le restrizioni e i problemi non sono finiti, ma che senza il grande cuore delle famiglie, la il Salento, la Puglia e l’Italia avrebbero avuto molte più difficoltà.


L’iniziativa è sostenuta anche dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della Conferenza Episcopale Italiana. “vogliamo ringraziare tutte le famiglie e i bambini che durante la quarantena  hanno  fatto  la  loro  parte,  rimanendo  in  casa  e  sacrificando  amicizie,  interessi, libertà”, scrive il direttore, padre Marco Vianelli, “sarà bello “fare rumore”, far loro un applauso da balconi e  terrazzi.  Un gesto piccolo, semplice, per qualcuno forse un po’ imbarazzante, ma ci sembra bello farlo per ringraziare ogni famiglia”.


Grazie ai nostri figli che si sono fatto carico diligentemente di parte di questa lotta, in modo particolare ai bambini segnati da qualche disabilità”, aggiunge Padre Vianelli, “per tutti loro questo tempo è stato sicuramente più duro ma non si sono tirati indietro. Grazie ai nonni, che hanno accettato di stare distante dai nipoti o dai figli e hanno colto questo come un atto d’amore. Grazie ai papà e alle mamme, che oltre al loro carico di lavoro si sono fatti tutori scolastici e compagni di gioco, si sono improvvisati barbieri, consulenti, catechisti (…). Grazie a tutte le persone sole (singoli, vedovi/e, separati/e …)”, conclude il direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, “ che in questo tempo si sono fatti carico di riempire la distanza sociale attingendo ad una comunione che ha radici in cielo. Da ultimo, ma non per ultimo”.


Don Pierluigi Nicolardi: “Invitiamo  le  famiglie,  al  suono  delle  campane,  ad  unirsi  sui  balconi  in  un  unico applauso per dirsi grazie”

L’evento è sostenuto in tutta la Puglia, su invito del Forum regionale della associazioni familiari, anche dalle singole diocesi.


Don Pierluigi Nicolardi, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Ugento – S.M. di Leuca, sarà sul terrazzo della Chiesa di Sant’Antonio a Tricase, al centro dei tanti balconi dei diversi palazzi (in diretta sulla pagina FB della parrocchia)


In questo tempo di prolungata quarantena abbiamo imparato a riscoprire e dare valore alla comunità familiare,  ai gesti semplici del vivere quotidiano, pur nelle  difficoltà del dover ristabilire gli equilibri domestici nella condivisione di spazi e tempi”, si legge invece nell’appello dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Ugento – S.M. di Leuca a firma del direttore don Pierluigi Nicolardi.


Il lockdown ha messo in luce come “la famiglia è davvero la cellula originaria  della  vita sociale, mamme e papà si sono messi  in gioco nel ruolo di maestri, professori ed  esperti  informatici al  fine di  garantire  la  continuità  didattica  dei  propri  figli.  La  famiglia cristiana, arricchita  della  grazia  e  delle  esigenze  del  matrimonio  sacramento»  (Gravissimum educationis,  n.  3), ha riscoperto la responsabilità e la gioia dell’educare alla fede, al bene comune e alle virtù sociali”.


Tutto questo”, sottolinea don Pierluigi, “mentre molti genitori erano impegnati nello smart-working o in ansia per blocco di ogni attività lavorativa”. (…) Nonostante  il  graduale  allentamento  del  lockdown,  i  sacrifici  e  l’impegno continueranno anche nei prossimi mesi.  Ed  è per questo motivo che il  Forum  delle


Associazioni  Familiari  ha  pensato  di  proporre  un  flashmob  per  dire  “grazie”  alle famiglie. Pertanto, domenica 3 maggio alle 18, invitiamo  le  famiglie,  al  suono  delle  campane,  ad  unirsi  sui  balconi  in  un  unico applauso per dirsi grazie”.


Domani, alle 18, i parroci a suonare le campane delle proprie chiese all’orario indicato e daranno il via al flashmob “più grande e rumoroso che si sia mai visto” per ringraziare tutte le famiglie.


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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Attualità

“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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