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Attualità

Regionali, la Lega: «Nuccio Altieri candidato del centrodestra»

L’on Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega Puglia per Salvini Premier: “Come primo partito della coalizione, sentiamo la responsabilità di offrire idee e interpreti di questa nuova pagina politica». CAroppo però tuona: “Ma se non lo vogliono nemmeno gli elettori della Lega!”

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Mentre ancora si ragiona sulla data possibile per le prossime elezioni regionali e anche sull’ipotesi election day accorpando eventualmente le comunali (3 o 10 settembre l’ultima ipotesi, pare difficile se non impossibile si possa votare rima dell’estate) la Lega rendo noto di avere un suo candidato per la coalizione, cancellando, a questo punto, l’ipotesi da più parte paventata di Raffaele Fitto candidato di tutto il centrodestra.


«Il centrodestra è maggioranza nell’elettorato pugliese e come primo partito della coalizione, sentiamo la responsabilità di offrire idee e interpreti di questa nuova pagina politica», ha dichiarato il segretario regionale della Lega Puglia per Salvini Premier, on. Luigi D’Eramo che ha proseguito, annunciando, di fatto, Nuccio Altieri: «L’esecutivo regionale della Lega Puglia in maniera compatta, durante una riunione svoltasi alla presenza del vice segretario federale Andrea Crippa, ha individuato in Nuccio Altieri il miglior candidato per interpretare questo nuovo progetto, sia per le sue esperienze di amministratore locale prima, come consigliere e poi vice presidente della Provincia di Bari, ma anche per le competenze nazionali maturate come parlamentare e oggi manager di una importante società partecipata di Stato di prima fascia».


Secondo l’on. D’Eramo «il modello amministrativo della Lega può essere per la Puglia la locomotiva di un nuovo sviluppo e per questo, offriamo alla coalizione, con spirito costruttivo, la nostra proposta per cambiare, vincere e governare una nuova Puglia, con un centrodestra unito e la cui unità oggi deve essere un valore imprescindibile».


Caroppo: “Spero non sia trovata per favorire Emiliano”

Nella riunione di venerdì scorso, 15 maggio, a Bari abbiamo avuto un confronto, in alcuni momenti, anche duro, sia sull’organizzazione del partito – che io, insieme a molti amministratori e dirigenti della Lega non condividiamo – sia sulla modalità di individuazione della candidatura per le prossime elezioni regionali“, dichiara in una nota l’europarlamentare On Andrea Caroppo in ordine all’annuncio dato oggi dal commissario regionale D’Eramo.


“Al termine si era convenuto di non rilasciare dichiarazioni nè comunicati ufficiali in ordine all’incontro, né tanto meno un’indicazione di candidato presidente. Per questo mi trovo obbligato, mio malgrado, a intervenire pubblicamente, dando voce a tutti coloro i quali – e sono tanti – non trovano corretto l’agire di un gruppo dirigente che non rispecchia la reale composizione della Lega sul territorio, anche per come emersa nel corso dell’ultima tornata elettorale di un anno fa. Se la Lega davvero vuole scegliere un candidato presidente da proporre alla coalizione ed in grado di vincere, deve cambiare metodo e sceglierlo basandosi su criteri opposti a quelli richiamati nella nota stampa del commissario regionale. Un candidato vincente deve essere riconoscibile, autorevole, e deve avere reale radicamento territoriale e consenso personale, altrimenti – come ci ha ricordato Salvini nella sua ultima presenza in Puglia – deve essere espressione della società civile. Nel caso di Altieri mancano tutte queste caratteristiche. Se, invece“, conclude sarcasticamente l’eurodeputato leghista, “il gioco di qualcuno è quello di provare a favorire Emiliano spaccando il centrodestra con l’indicazione di una candidatura totalmente inadeguata, dobbiamo avere la forza ed il coraggio di denunciarlo pubblicamente perché non vogliamo essere complici“.


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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