Cronaca
Il Noe di Lecce scopre la “truffa del tubo”
Alcune ditte aggiudicatarie dell’appalto per la manutenzione della rete idrica effettuavano la sostituzione delle tubature dell’acquedotto ma non procedevano alla rimozione ed allo smaltimento di quelle sostituite nonostante regolarmente retribuite
I Carabinieri del nucleo operativo ecologico di Lecce, nell’ambito di un’attività d’indagine scaturita da un controllo ambientale, hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto 13 persone che, a vario titolo, dovranno rispondere di illecito trasporto e smaltimento di rifiuti speciali e di truffa ai danni dell’acquedotto pugliese, società privata a partecipazione pubblica. Gli accertamenti svolti dai militari del Noe hanno consentito di appurare che alcune ditte aggiudicatarie dell’appalto per la manutenzione della rete idrica in Taranto e provincia, allorquando effettuavano la sostituzione delle tubature delle condotte dell’acquedotto, non procedevano alla rimozione della tubatura sostituita ed al conseguente smaltimento della stessa in discarica , nonostante questi lavori fossero regolarmente retribuiti.
A tali conclusioni il Noe di Lecce è giunto a seguito dell’esame della documentazione relativa ai lavori effettuati, per conto dell’Acquedotto Pugliese, da 5 ditte, di cui una sola risultata in regola ; negli altri 4 casi, invece, non c’e’ alcuna traccia dei formulari di identificazione di rifiuti che si sarebbero dovuti compilare all’atto dello smaltimento delle tubature sostituite, così come nessuna traccia delle stesse e’ stata trovata dai Carabinieri in un’area che era stata indicata come sito di stoccaggio provvisorio.
Da qui la segnalazione all’Autorità Giudiziaria dei legali rappresentanti delle 4 ditte – di cui tre pugliesi ed una romagnola – dei tecnici e dei funzionari dell’Acquedotto Pugliese che non hanno effettuato i previsti controlli ed hanno retribuito i lavori di manutenzione considerando anche il costo dello smaltimento dei rifiuti in realtà operato regolarmente da una sola ditta. Le indagini non sono ancora concluse atteso che il periodo esaminato dai carabinieri del Noe è soltanto quello relativo a primi tre mesi del 2009, anche se gli importi versati per gli interventi manutentivi retribuiti sono comunque nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro.
Cronaca
Baby gang accerchia e malmena 17enne invalido
Choc a Galatina: si filmano mentre aggrediscono coetaneo in stazione. Sabato scorso avrebbero pestato e denudato un altro minorenne

Inaudita violenza di tanti contro uno, solo e indifeso. Una baby gang, ripresa dalla videocamera di uno smartphone, con un blitz serale dello scorso mercoledì, accerchia e malmena un ragazzo di origini straniere, invalido al 100%.
Siamo a Galatina. La vittima, 17 anni, in un primo momento ha tenuto l’episodio per sé, probabilmente temendo di subire ripercussioni nel raccontarlo.
Ma quando la madre ha notato lividi e ferite sul suo corpo, il ragazzo ha ripercorso quei terribili momenti.
Nel frattempo, le immagini, girate da uno degli smartphone dei presenti, sono finite sui social (il video è a fine articolo).
I fatti
L’aggressione da parte del gruppo di bulli (coetanei della vittima) si è verificata nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina.
La vittima si trovava qui in compagnia di alcuni amici.
A scatenare la violenza sarebbero stati motivi futili motivi: probabilmente il 17enne si sarebbe concesso la “licenza” di rispondere ad una provocazione verbale.
Ecco quindi la spedizione punitiva, con tanto di testimonianza video e di commento di sottofondo.
Nel video originale, si sente la voce di una ragazza che incita gli aggressori, definendoli “la gang del bosco”.
Identificati
La Polizia avrebbe già identificato i componenti della gang, composta da una decina di minorenni, tra cui anche ragazzine, alcuni dei quali infra quattordicenni già resisi in passato responsabili di atti vandalici e scorribande.
Secondo l’ANSA, al gruppo è attribuita anche un’altra aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un minorenne che sarebbe stato picchiato e denudato. Il gruppo è conosciuto perchè posta le proprie bravate sui social e i vari componenti si fanno ritrarre anche in pose aggressive, incappucciati e armati con coltelli e spranghe
Il 17enne aggredito in stazione mercoledì sera è stato trasportato in ospedale, dove ha avuto una prognosi di 25 giorni. La madre, nella serata di ieri, ha sporto denuncia.
Le immagini
Abbiamo provveduto a sfocare le immagini originali, che restano comunque forti e sconsigliate ad un pubblico suscettibile. Il video è suddiviso nei due seguenti file.
Video 1:
Video 2:
Casarano
Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.
I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.
Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.
A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.
Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.
Cronaca
Militare salentino sventa suicidio a Pescara
Gesto eroico per 25enne matinese in servizio presso la locale Capitaneria di Porto

Un gesto esemplare, dettato da grande umanità ma anche da grande prontezza all’intervento e all’azione, quella che caratterizza uomini e donne della Guardia Costiera.
Giovanni Manuel Carbone, 25 anni, originario di Matino, comune di prima classe in servizio nella motovedetta Cp 729 della capitaneria di porto di Pescara, ha scongiurato una tragedia, salvando la vita ad un giovane che stava per lanciarsi dal ponte del mare di Pescara.
Poi dopo una delicata opera di convincimento è riuscito nell’impresa di farlo scendere dal parapetto e lo ha affidato agli agenti della Questura, nel frattempo arrivati sul posto.
La stampa abruzzese ha accolto con grande enfasi la notizia. Lo stesso si può dire per il corpo della Guardia Costiera, da cui si è pronunciato così il Contrammiraglio Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo di Pescara: “La salvaguardia della vita umana in generale, ed in mare in particolare, è uno dei compiti più nobili affidati al Corpo delle Capitanerie di porto, che contraddistingue e caratterizza, anche fuori dal servizio, le donne e gli uomini della Guardia Costiera”.
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