Attualità
Da Casarano il trasporto a levitazione magnetica
Lorenzo Parrotta è un salentino cresciuto in terra salentina prima di spiccare il volo alla conquista del mondo
C’è un lungo filo rosso che lega Elon Musk, il miliardario imprenditore ed inventore sudafricano, tocca la tecnologia innovativa di cui si fa promotore, passa da un ascensore super tecnologico a “levitazione magnetica” ed arriva sino a Casarano.
Questo legame ha il nome di Lorenzo Parrotta ed il volto pulito di un giovanissimo casaranese doc che, appena 28enne, ha già presentato al mercato (con il suo team di lavoro) un nuovo e rivoluzionario ascensore che cambierà il modo di spostarsi all’interno dei palazzi.
Diplomatosi al Vanini di Casarano, nel 2010 vince il concorso al Sant’Anna di Pisa e si laurea in ingegneria meccanica.
Il contatto con le idee di Elon Musk avviene nel 2016, quando Lorenzo partecipa, in Texas, alla gara per il treno super veloce Hyperloop, il progetto fantascientifico di un treno sparato all’interno di un tubo pressurizzato a velocità pazzesche; un progetto oggi proseguito da diverse aziende e ancora in fase di ricerca.
Un ragazzo sveglio come Lorenzo, in quel mondo altamente tecnologico e pieno di spunti e di idee, trae la giusta ispirazione e, insieme al suo amico e collega Luca Cesaretti, fonda la “Ales Tech” che si occupa di quel complesso mondo dello “smorzamento delle vibrazioni meccaniche”.
La svolta avviene però quando con l’incontro tra la Ales Tech ed Adriano Girotto, un imprenditore di Treviso dalla cui idea nasce “Ironlev”, l’azienda con la quale Lorenzo and friends hanno intenzione di rivoluzionare il mercato della movimentazione all’interno delle aziende, dello scorrimento dei serramenti o, appunto, questo sistema di sollevamento dei carichi (un ascensore appunto) in assenza di contatto.
La tecnologia, chiamata “levitazione ferromagnetica passiva”, si basa su un flusso magnetico che attraversa una barra in acciaio e che sfrutta un disegno geometrico del pattino che racchiude al proprio interno l’intero campo elettromagnetico rendendolo invece nullo al proprio esterno.
Tutto ciò comporta che non vi sia alcun contatto fisico fra i binari e la parte mobile, con un dimezzamento dei consumi energetici ed un azzeramento della rumorosità e delle vibrazioni.
«L’ascensore, se ci pensate, è il mezzo di trasporto più usato al mondo e questa è solo una tra le applicazioni di questa tecnologia», ha dichiarato Lorenzo Parrotta, in esclusiva per “il Gallo”, «noi crediamo di poter passare a sistemi di trasporto per brevi tratte, come navette per aeroporti o collegamenti fra aeroporti e il centro delle città, tram o, perché no… anche treni; sfruttando poi la peculiarità di utilizzare sempre e comunque le barre metalliche, si potrebbe pensare di sfruttare gli standard delle infrastrutture ferroviarie con piccole modifiche».
Lorenzo è un salentino cresciuto in terra salentina prima di spiccare il volo alla conquista del mondo, ed allora non potevamo esimerci dal chieder lui un messaggio rivolto a tutti i ragazzi suoi conterranei, in particolar modo a coloro che proprio in questi giorni stanno affrontando i loro esami di maturità.
Lui non si è certo tirato indietro: «Non c’è nulla di facile ed immediato; ogni successo è sempre frutto di sacrifici e anche di alcuni precedenti insuccessi ma l’errore più grande sarebbe arrendersi! Basta seguire le proprie passioni e aspirazioni», conclude Lorenzo, «tenendo però sempre presente che lo scenario si sta sempre più evolvendo verso orizzonti sempre più globali e quindi preparare la propria valigia per fare esperienze in giro per il mondo è spesso indispensabile. Con la speranza magari di tornare in questa fantastica terra che è il Salento e non solo in vacanza».
È bello ogni tanto poter dare buone notizie, così come è bello parlare di ragazzi in gamba che fanno ben sperare per il futuro di questa città e di questa terra.
Antonio Memmi
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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