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Cronaca

È finita la caccia al lupo

Strutture ricettive, villeggianti e caos mediatico hanno vinto la loro battaglia a quel Salento non più in grado di preservare la sua bellezza e la sua più intima natura

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Si conclude così la caotica e bisbetica vicenda del lupo degli Alimini che avrebbe aggredito l’uomo.





Come nella più infantile delle favole, quel canide (noto nel tempo per essere docile e socievole nei confronti dell’uomo: più un cagnolone che altro, come anche le immagini raccontano) è stato catturato.





Col pretesto dell’intervento a tutela dell’animale stesso, che avrebbe ormai potuto finire preda di umani senza scrupoli (complice la smisurata campagna mediatica sviluppatasi attorno alla questione in queste settimane), la bestiola è stata prelevata e sottratta al suo territorio.





Protagonista di un paio di episodi di cronaca recenti (avrebbe avvicinato una bambina morsicandole il vestito ed avrebbe aggredito, in un secondo momento, una turista), il lupacchiotto è quantomeno finito in buone mani. È stato prelevato dal Gruppo Faunistico del Parco Nazionale della Majella, col supporto dei forestali di Otranto, come si vede nell’immagine che segue.




Alle 22e40 di martedì sera i titolari delle strutture ricettive ed i villeggianti han vinto la loro battaglia. Che, per come è nata ed è stata portata avanti, è un piccolo passo dei tanti già compiuti verso l’ormai scritta cementificazione e desertificazione del nostro Salento. Una terra che, dopo la morìa degli ulivi, la lottizzazione delle coste e il deturpamento del territorio, si dimostra sempre più incapace di preservare la sua identità, le sue bellezze, la sua più intima natura.





Qualche anno fa (era il 2017) alcune riviste scientifiche celebravano il ritorno del lupo in Salento dopo oltre un secolo di assenza. Si scriveva di testimonianze circa la preziosa presenza di un nucleo riproduttivo nel Parco Otranto-Tricase-Santa Maria di Leuca. In pochi giorni abbiamo dimostrato a noi stessi come saremmo in grado di distruggere decenni in un attimo.





Lorenzo Zito






Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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