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Carmiano

Contrabbando gasolio agricolo: 11 arresti e 64 indagati

Free Diesel, operazione dei Finanzieri della Tenenza di Tricase. Indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata ai reati di contrabbando di gasolio agricolo, emissione ed utilizzo di fatture false, riciclaggio ed auto riciclaggio. Utilizzati due depositi di carburanti agricoli, uno a Carmiano e l’altro a Diso. Evasione fiscale di oltre 20 milioni di euro; società e beni sottoposti a sequestro

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Dalle prime ore dell’alba, oltre 90 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce sono impegnati per dare esecuzione (tra la provincia di Lecce e quella di Roma) all’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Lecce ha disposto l’arresto di 11 persone (3 in carcere e 8 ai domiciliari), indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata ai reati di contrabbando di gasolio agricolo, emissione ed utilizzo di fatture false, riciclaggio ed autoriciclaggio. Le persone complessivamente finite nel registro degli indagati sono 64.


L’operazione denominata Free Diesel è stata condotta dai Finanzieri della Tenenza di Tricase, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce d’intesa con la Direzione Nazionale Antimafia di Roma.


La rilevante evasione fiscale (tra accisa, Iva ed Ires), accertata per gli anni dal 2014 al 2018, ammonta ad oltre 20 milioni di euro ed è stato disposto il sequestro di beni a carico di 17 indagati e di 8 aziende, tre delle quali anche destinatarie di interdizione per un anno dall’esercizio dell’attività di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi.


Tutto ha avuto inizio da un’attività di controllo economico del territorio, con il pedinamento di un’autobotte che trasportava gasolio agricolo venduto illecitamente. Le successive investigazioni, anche di natura tecnica, durate oltre due anni, hanno fatto emergere due complessi e ben collaudati sistemi di frode: il primo rappresentato dal contrabbando di un ingente quantitativo di gasolio agricolo; il secondo, dall’utilizzo di una società “cartiera” che acquistava e commercializzava carburante per autotrazione, evadendo così l’IVA.


Nel dettaglio, l’organizzazione leccese (diretta da Q. P., 39enne di Carmiano), dal 2014 al 2018, ha gestito due depositi di carburanti agricoli, uno a Carmiano e l’altro a Diso (quest’ultimo intestato a “testa di legno”) ed ha distratto circa 25 milioni di litri di prodotto petrolifero (con un’evasione di accisa, I.V.A. ed imposte dirette per oltre 13 milioni di euro), a favore di autotrasportatori leccesi, brindisini e tarantini compiacenti.


Il sistema, ben collaudato, si avvaleva di imprese agricole fittizie, prive di libretti U.M.A. (Utenti Motori Agricoli) e costituite ad hoc, con la complicità di un commercialista salentino.


Nel sodalizio criminale, ciascuna delle 10 persone dedite al contrabbando aveva mansioni ben definite: c’era chi predisponeva la documentazione fittizia (fatture e D.A.S.) intestata ai falsi imprenditori agricoli, chi procacciava clienti, chi trasportava gasolio agevolato presso i clienti compiacenti, chi riscuoteva il denaro e chi si dedicava ad una vera e propria “caccia” del soggetto “ideale” a cui intestare le fittizie aziende agricole.


Gli elevati guadagni conseguiti dall’illecita attività di contrabbando di gasolio agricolo venivano poi riciclati, in parte, attraverso la gestione di un distributore stradale situato a Carmiano, dove nel tempo si sono riforniti – consapevolmente – decine di clienti (soprattutto autotrasportatori), nei confronti dei quali venivano emesse fatture false, attestanti la vendita di gasolio per autotrazione, documenti fiscali che poi venivano altresì utilizzati dagli stessi clienti per richiedere all’Erario il rimborso parziale dell’accisa (Carbon Tax).


Il secondo sistema di frode, finalizzato all’illecito approvvigionamento di gasolio per autotrazione, è stato perpetrato sempre dalla suddetta organizzazione criminale leccese ma questa volta con la complicità di un’altra organizzazione di stanza a Roma, composta da 4 sodali operanti presso un deposito fiscale di carburanti ubicato nella città capitolina.

La spregiudicata collaborazione tra le due organizzazioni criminali si realizzava ricorrendo ad un sofisticato sistema di evasione d’imposta meglio conosciuto come “frode carosello”. L’organizzazione leccese gestiva la società “cartiera” con sede fittizia a Lecce la quale, attraverso l’utilizzo di false “dichiarazioni di intento”, si interponeva tra il compiacente deposito fiscale romano ed i reali acquirenti di gasolio, realizzando così (da agosto 2017 a gennaio 2018) un’evasione di I.V.A. per oltre 4 milioni di euro.



L’organizzazione romana (di concerto con quella leccese) operava invece presso il deposito fiscale capitolino e si occupava di redigere i D.A.S., trovare i clienti e veicolare gli ordini. La cartiera, nello stesso periodo, ha ricevuto ed emesso fatture soggettivamente false per oltre 20 milioni di euro.


Dalle indagini tecniche svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lecce è stato possibile accertare che l’IVA evasa veniva spartita (con cadenza settimanale), in percentuali prestabilite, tra gli associati romani e quelli leccesi.


Non solo: la società “cartiera” è stata utilizzata anche per l’acquisto, in evasione d’imposta (a beneficio dell’intera organizzazione e dei suoi sodali), di autovetture, pneumatici, mobili di pregio del valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, per un’evasione di Iva di quasi 500 mila euro.


A seguito della richiesta avanzata dal competente Sostituto Procuratore, il Giudice per le Indagini Preliminari di Lecce ha disposto – altresì – il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di n. 4 società ed di n. 1 impresa individuale (di cui n. 4 distributori stradali attualmente in attività ed un imponente deposito fiscale di carburanti ubicato a Roma), nonché dei beni (immobili, terreni, autoveicoli, natanti) e delle disponibilità finanziarie riconducibili 17 indagati e ad ulteriori 3 società, per un valore complessivo di quasi 7 milioni di euro.


L’operazione Free Diesel, oggi conclusa dalla Guardia di Finanza di Lecce, ha consentito non soltanto di smantellare una grossa frode fiscale in danno alle casse dello Stato ma anche di porre fine ad un’illecita attività che – nel tempo – aveva creato una situazione di concorrenza sleale sul mercato locale degli idrocarburi, in danno di tutti quegli imprenditori onesti che, al contrario, operano nel settore rispettando le regole.


Carmiano

Campioni in bici per la fibrosi cistica

Al via l’iniziativa charity sportiva che apre la XXII Campagna Nazionale promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – ETS. I bikers percorreranno sulle due ruote oltre 500 chilometri, attraversando tre regioni in 15 tappe, da Caserta a Lecce, per mantenere alta l’attenzione sulla malattia genetica grave, tra le più diffuse, ancora senza una cura risolutiva. Il tour attraverserà anche la Puglia, nelle località di: Palo del Colle, Altamura, Massafra, Noci, Alberobello, Grottaglie, Torre Santa Susanna con arrivo a Lecce il 5 ottobre, alle ore 16,15

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Cinquecento chilometri, quindici tappe, da Caserta a Lecce, attraversando tre Regioni, per rendere la fibrosi cistica sempre più conosciuta e promuovere la ricerca per trovare al più presto una cura efficace e accessibile per tutti. 

Dal 3 al 5 ottobre parte la nuova edizione del Bike Tour, l’iniziativa charity sportiva ideata dal presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi CisticaMatteo Marzotto, che apre ufficialmente la XXII Campagna Nazionale per la Ricerca sulla malattia genetica grave, tra le più diffuse, in programma per tutto il mese ottobre.

Accanto a Matteo Marzotto lungo un percorso a tappe che interesserà le località di CasertaBenevento, Palo Del Colle, Altamura, Matera, Montescaglioso, Massafra, Noci, Alberobello, Grottaglie e Torre Santa Susanna, pedaleranno: Davide Cassani, commentatore sportivo, la triatleta Alessandra Fior, l’ex campione di ciclismo Francesco Moser, l’ex ciclista professionista Gilberto Simoni e lo storico nucleo di bikers composto da Max Lelli, Iader Fabbri e Fabrizio Macchi.

Con loro sulle due ruote ci sarà anche Edoardo Hensemberger, ragazzo con FC e testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

L’evento, giunto alla XII edizione, in 11 anni ha raccolto oltre 630.000 euro destinati al finanziamento di progetti di ricerca.

Nelle tre giornate di tour i volontari delle delegazioni e dei gruppi di sostegno locali promuoveranno eventi e serate benefiche a sostegno della ricerca FC oltre ad accogliere i bikers a ogni tappa.

L’iniziativa è realizzata con la media partnership di Italiaonline, La Gazzetta dello Sport e Corriere del Mezzogiorno; il supporto dell’agenzia fotografica SGP Italia; il contributo di Tecnomat, mainsponsor da due anni dell’iniziativa, e Jadea, oltre agli storici partner tra cui Castelli, IP e Vinicum.

Il Bike Tour lancia la XXII Campagna Nazionale per la Ricerca promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica: a ottobre in oltre 2mila piazze italiane tornerà a fiorire il Ciclamino della Ricerca in fibrosi cistica, simbolo di speranza e impegno; e grazie agli oltre 5.000 volontari FFC Ricerca, tutta la Penisola si animerà di eventi e iniziative solidali.

Partenza dalla Campania giovedì 3 ottobre e, dopo le varie tappe, arrivo nel Salento previsto per l6,15 di sabato 5 ottobre. Dopo una tappa di 42 chilometri (da Torre Santa Susanna, attraverserà anche Carmiano) il Bike Tour terminerà in Via Vecchia S. Donato, a Cavallino.

In programma anche un incontro con la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone.

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Attualità

Join the fight: proteggi il tuo seno

A ottobre torna la campagna nazionale “LILT for Women”. Tante le iniziative in programma anche nella provincia di Lecce:  dalle visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt alle “Farmacie in rosa”, poi incontri divulgativi, manifestazioni sportive e il coinvolgimento di scuole e aziende. L’oncologo Serravezza: «Servono nuove strategie per evitare che sempre più donne, anche giovani, si ammalino. Abbiamo intensificato le iniziative di sensibilizzazione per promuovere l’adozione di stili di vita sani e una corretta Alimentazione. Dobbiamo diffondere la Cultura della Prevenzione: Istituzioni tutte, mondo imprenditoriale e società civile devono essere coinvolte in questa battaglia. Una Grande Alleanza per sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione Primaria e della lotta alle cause»

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LILT for Women-Nastro Rosa” è la campagna promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel mese di ottobre per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del tumore al seno che ogni anno in Italia colpisce circa 60mila donne, con una mortalità che nel 2019 ha superato la soglia dei 12.700 decessi (dato Istat).

Con il claim “Join the fight. Proteggi il tuo seno: lotta e vinci con la Lilt”, le tre protagoniste della nuova campagna nazionale “LILT for Women – Nastro Rosa 2024” invitano le donne a unirsi nella battaglia contro il cancro al seno e a diventare ambasciatrici di un messaggio di prevenzione e solidarietà, da trasmettere da madre a figlia, tra amiche e colleghe.

Il cancro al seno è il tumore femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni.

Mentre alcuni fattori di rischio, come l’età e la familiarità, non sono modificabili, uno degli obiettivi principali della campagna “LILT for Women – Nastro Rosa” è, invece, quello di sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e corretta informazione.

Durante il mese di ottobre, come sempre la mobilitazione coinvolge l’intero territorio nazionale.

Anche quest’anno, la Lilt di Lecce offre la possibilità alle donne di sottoporsi a visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt sparsi sul territorio provinciale: per prenotare, basta contattare la delegazione Lilt più vicina (www.legatumorilecce.org) o la sede provinciale Lilt al numero 0833 512777.

Tantissime sono poi le iniziative di sensibilizzazione in programma in tutta la provincia, promosse dai volontari delle Delegazioni locali Lilt, per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione, unica arma attualmente vincente, come stile di vita.

Tutti gli appuntamenti del mese rosa organizzati dalla Lilt Lecce si avvalgono del patrocinio della Provincia di Lecce – Salento D’Amare e della ASL di Lecce.

Come da tradizione, la campagna “Lilt for Women” nel nostro territorio coinvolge i comuni, invitati a illuminare di rosa i monumenti principali e a collaborare nell’organizzazione di incontri divulgativi, convegni, camminate e biciclettate “in rosa” o altre manifestazioni pensate per coinvolgere la cittadinanza.

Torna, inoltre, per il quarto anno, la campagna “Farmacie in Rosa”, realizzata da Lilt Lecce in collaborazione con l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce, Federfarma Lecce e Sunifar Lecce (farmacie rurali): in tutte le farmacie del territorio aderenti (più di 170 nel 2023), sarà distribuito materiale informativo LILT sulla prevenzione del tumore al seno, opuscoli sull’autopalpazione del seno, il decalogo per la prevenzione primaria e la rivista trimestrale dell’Associazione, con la possibilità di prenotare una visita senologica/oncologica con i medici specialisti volontari della Lilt di Lecce.

Fondamentale è poi il coinvolgimento diretto e attivo del mondo scolastico per diffondere le “buone pratiche” di Prevenzione, come l’autopalpazione del seno, una corretta alimentazione e stili di vita sani.

Per queste ragioni, LILT sarà presente anche quest’anno nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Lecce, con due progetti di Educazione alla Salute, “Prevenire è vivere: le comunità della salute contro le dipendenze” e “Guadagnare salute con la LILT”, a cura di un gruppo di esperti: una psicologa, un biologo nutrizionista e un oncologo.

Oltre 70 sono stati gli istituti scolastici coinvolti nell’anno scolastico 2023-2024.

Nel corso degli incontri sarà distribuito nelle scuole anche il Codice europeo contro il cancro”che contiene 12 regole essenziali per una corretta ed indispensabile Prevenzione Primaria dei tumori.

Come sempre, infine, si terranno incontri con esperti Lilt dedicati alla prevenzione del tumore al seno anche all’interno delle aziende del territorio aderenti al programma “In-vesti salute con LILT”. Al termine dell’incontro, le dipendenti potranno prenotare una visita senologica gratuita. Perché ogni azienda può e deve divenire un luogo in cui si può imparare a fare Prevenzione.

Il calendario degli appuntamenti in programma nel mese di ottobre è in continuo aggiornamento sul sito www.legatumorilecce.org e sui canali social dell’Associazione (Facebook: @Lilt.Lecce e Instagram: @liltlecce). Per contattare la Lilt di Lecce: 0833 512777 oppure info@legatumorilecce.org.

Il programma completo delle iniziative è stato presentato questa mattina a Palazzo Adorno a Lecce. Sono intervenuti: Giuseppe Serravezza, oncologo, responsabile scientifico LILT Lecce; Stefano Minerva Fabio Tarantino, rispettivamente presidente e vice presidente della Provincia di Lecce; Stefano Rossi e Maria Nacci, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario della ASL di Lecce; Maria Giovanna Nuccio per l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce; Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo LILT Lecce; Antonio Marchetti, presidente Sunifar Lecce (Sindacato unitario dei farmacisti rurali); Manuela Colazzo, biologa nutrizionista.

«IL DESTINO DELLE BAMBINE DI OGGI DIPENDE DALLE SCELTE DI TUTTI NOI»

«Occorre sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione primaria e della lotta alle cause di malattia», ha sottolineato l’oncologo Giuseppe Serravezza (foto in alto), responsabile scientifico Lilt Lecce, «aumentando il livello di consapevolezza della popolazione femminile sui gravi danni dell’abuso di fumo e alcol, ma anche di sovrappeso e obesità dovuti ad un’alimentazione non sana a causa delle contaminazioni chimiche e della presenza di interferenti endocrini in moltissimi prodotti industriali e beni di consumo. La Cultura della Prevenzione è la prima rivoluzione da compiere se vogliamo davvero vincere la battaglia contro il cancro. Per questo occorre una Grande Alleanza che coinvolga l’intera società civile».

numeri del cancro al seno continuano a destare allarme a livello nazionale, ma anche territoriale.

«Ad essere colpite purtroppo sono donne sempre più giovani»ha spiegato ancora l’oncologo Serravezza: “Nella nostra provincia ogni anno si ammalano circa 900 donne per cancro al seno e registriamo ancora una mortalità molto alta: i dati Istat più recenti parlano di 183 decessi per carcinoma mammario nel 2019, con un tasso di mortalità per 10mila abitanti (4,47) che supera la media nazionale (4,16) e anche quella pugliese (4,24). Addirittura, peggiori risultano i dati delle altre due province salentine, Brindisi (5,07) e Taranto (4,7). Sono numeri drammatici, si va aggravando il trend degli ultimi 15-20 anni. Da qui la necessità di adottare nuove strategie operative per ridurre, a monte, il rischio di ammalarsi, eliminando i fattori di rischio noti, presenti nell’ambiente e nei luoghi di vita e di lavoro. Il destino delle bambine di oggi dipende dalle scelte di tutti noi».

«PREVENZIONE FONDAMENTALE»

A fare gli onori di casa è stato il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, presente all’incontro insieme al vicepresidente Fabio Tarantino.

«Per combattere il cancro la Prevenzione è fondamentale, ma soprattutto è fondamentale costruire una coscienza civica», ha rimarcato Minerva, «che porti a cambiare abitudini dannose. Per questo tutti insieme, come istituzioni, dobbiamo stare accanto alla Lilt e impegnarci a costruire questo percorso di cambiamento culturale che parte dal basso».

Per la Asl di Lecce sono poi intervenuti il direttore generale Stefano Rossi e la direttrice sanitaria Maria Nacci.

«La Prevenzione», ha detto il Dg Rossi, «è fondamentale anche per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Oggi cresce il bisogno di benessere e di Salute, siamo una società sempre più anziana, ma le risorse sono sempre le stesse. La Prevenzione è il modo più intelligente per approcciare le sfide future, perché costa poco e dà tanto in termini di bilancio di Salute. Ringraziamo ancora una volta  la Lilt per il suo prezioso lavoro»

Anche per la direttrice sanitaria dell’Asl di Lecce, Maria Nacci, «è fondamentale lavorare uniti, dentro e fuori gli ospedali, per aumentare la consapevolezza sull’importanza della Prevenzione e delle nostre scelte quotidiane, coinvolgendo soprattutto le famiglie e le fasce d’età più giovani. L’auspicio è quello di continuare ad integrarci con il mondo dell’Associazionismo per coinvolgere il più possibile la popolazione in questa importante sfida».

FARMACIE IN ROSA

«Noi farmacisti siamo fieri di unirci, ancora una volta, a questo invito corale della Lilt alla Prevenzione primaria, ci teniamo ad essere sempre più preparati a pronti al fine di dare un contributo fattivo a questa missione, invogliando e sensibilizzando le donne, anche quelle più giovani, a fare una corretta prevenzione. C’è bisogno di una grande rivoluzione culturale, a partire dall’educazione dei bambini e delle famiglie e anche in questo senso il nostro ruolo può e deve essere decisivo», ha dichiarato Maria Giovanna Nuccio dell’Ordine dei farmacisti di Lecce.

«Le farmacie rappresentano un presidio di sanità sul territorio e il loro ruolo oggi è ancor più fondamentale, a fronte delle numerose criticità che il Servizio Sanitario nazionale sta vivendo, per dare una risposta immediata, efficace e tempestiva ai bisogni di Salute dei cittadini”, ha rimarcato Tonino Marchetti in rappresentanza di Federfarma Puglia e Sunifar Lecce, «siamo felici del forte entusiasmo trasmesso dalla Lilt, i cui valori oggi più che mai devono ispirare la nostra professione».

“Oltre 170 farmacie hanno aderito lo scorso anno al progetto ‘Farmacia in rosa’ consentendo a tantissime donne di accedere ai servizi gratuiti Lilt di prevenzione, di ricevere corrette informazioni e una guida per l’accesso ai servizi del SSN ove necessario. I numeri ci confermano che le farmacie sono  un punto di riferimento per il cittadino e il farmacista un professionista che può dare risposte efficaci ai bisogni crescenti della popolazione”, ha sottolineato Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo Lilt Lecce.

UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE

Infine, la biologa Manuela Colazzo ha parlato del grande lavoro che Lilt svolge sul territorio, nelle scuole, nelle aziende e dentro le Istituzioni, attraverso incontri divulgativi, corsi di formazione e tante altre iniziative. «Lavoriamo in oltre 70 istituti scolastici di tutta la provincia con progetti importanti per la promozione di una sana e corretta Alimentazione e sugli stili di vita», ha evidenziato, «perché è lì, nella fasce più giovani, che occorre incidere per cambiare le cose, con l’aiuto prezioso delle famiglie. La salute»,  ha ricordato citando la frase del famoso medico Daniel Drake, «è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla, ma per la quale spenderebbe fino all’ultimo centesimo per riconquistarla, una volta che l’abbia perduta». 

 

 

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Carmiano

Arrestato latitante della Sacra Corona Unita

Catturato Giovanni Parlangeli, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, resosi irreperibile da maggio 2023. Aveva trovato riparo in un casale di campagna tra Taviano e Racale.

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La Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne di Magliano (Carmiano), esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano (consorterie criminali di stampo mafioso operanti nei territori di Monteroni e Gallipoli), resosi irreperibile da maggio 2023

Alle prime luci dell’alba è stato tratto in arresto il latitante Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, appartenente alla Sacra Corona Unita.

L’arresto, risultato di un’articolata attività investigativa incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Sisco di Lecce, unitamente a personale della Sezione Tecnologie Applicate alle Investigazioni del Servizio Centrale Operativo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Il latitante è stato destinatario di un provvedimento di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto gravemente indiziato, tra gli altri reati, di associazione mafiosa, ed in particolare di essere componente del clan Tornese, nonché anello di congiunzione con il clan Padovano​.

Infatti, da pregresse inchieste giudiziarie, il clan Tornese, anche per una storica alleanza che per motivi di “comparanza” con il clan Padovano, ha esteso la sua influenza nel territorio gallipolino, tramite Parlangeli, il quale, operando come referente dei due clan, ne rappresentava gli interessi in relazione al controllo delle attività economiche sul territorio, sottoposte a pressioni (pizzo) dalle organizzazioni criminali.

Lo stesso inoltre risulta gravemente indiziato in concorso di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nei confronti di un operatore economico del territorio, obbligato a corrispondere, sotto pesanti minacce, la somma di oltre 60 mila euro.

Infine, nell’ambito della perquisizione del casale di campagna situato tra Taviano e Racale, in cui Parlangeli aveva trovato riparo, sono stati rinvenuti numeroso munizionamento e documenti falsi validi per l’espatrio.

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