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Attualità

Un nuovo parcheggio diffuso attrezzato ed ecosostenibile per Santa Maria di Leuca

Costerà 1,5 milioni di euro e verrà realizzato in posizione strategica rispetto al centro della Marina, il Santuario ed il centro urbano di Castrignano del Capo in quanto geograficamente luogo mediano e di passaggio per chi arriva in zona attraverso le strade statali e cerca di raggiungere i maggiori attrattori turistici locali

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Il Comune di Castrignano del Capo ha redatto un progetto per la realizzazione di un parcheggio diffuso attrezzato ed ecosostenibile per il decongestionamento del traffico veicolare nelle zone del Santuario e della marina di Santa Maria di Leuca.


Il progetto prevede un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro, sarà finanziato per 1,4 milioni con fondi regionali a cui si aggiungerà un cofinaziamento comunale di centomila euro.


Nella graduatoria per accedere alle risorse FSC 2014-2020Patto per la Puglia, l’intervento è risultato secondo nel Salento e quarto in Puglia, dopo Monopoli, Nardò e Laterza, conseguendo un punteggio complessivo di 71/100 ed è stato premiato in particolar modo per la sostenibilità ambientale della proposta, per il grado di potenziamento degli attrattori turistici e per la contribuzione alla diversificazione dei flussi turistici in un territorio a forte vocazione turistica orientato verso una gestione ecosostenibile del turismo.


Santa Maria di Leuca, grazie alla sua posizione geografica che la vede protesa nel mare nell’estremo lembo della Puglia e per questo denominata “finibus terrae”, rappresenta da sempre una tappa affermata del turismo pugliese, specie nel periodo estivo.


Ogni anno i turisti, spinti dagli interessi più disparati, giungono in gran numero in questa terra che non è luogo di passaggio, ma meta, punto di arrivo.


In luoghi dove i collegamenti sono ancora difficili e poco agevoli è ancora il traffico su gomma a farla da padrona con tutte le problematiche che ne conseguono.


L’opera appena finanziata, di ampio respiro tecnologico, di sicurezza e di eco-sostenibilità, verrà realizzata in posizione strategica rispetto al centro di Santa Maria di Leuca, il Santuario ed il centro urbano di Castrignano del Capo in quanto geograficamente luogo mediano e di passaggio per chi arriva in zona attraverso le strade statali e cerca di raggiungere i maggiori attrattori turistici locali.






Il parcheggio diffuso di interscambio si compone di tre zone funzionali essenziali: la viabilità di raccordo con la SS 275 costituita da una rotonda di smistamento del traffico permettendo tra l’altro l’inversione di marcia in sicurezza; la zona a parcheggio dedicata alle automobili che conta complessivamente 183 posti auto di cui 137 nella zona A e 46 nella zona B; il parcheggio riservato agli autobus, con 8 stalli dedicati, e navette elettriche con 2 terminali per la ricarica solare.


Inoltre sarà possibile prenotare una bicicletta condivisa grazie al servizio di bike sharing ed individuare i percorsi dedicati.


A servizio di tutti gli utenti e quindi ubicati in posizione centrale sono stati previsti servizi igienici, agevolmente fruibili anche alle persone con ridotte capacità motorie, un infopoint fisico e un’area per l’attesa opportunamente ombreggiata.


Dal punto di vista gestionale il parcheggio sarà in grado di funzionare pressoché autonomamente. Gli accessi saranno forniti di barre e sistema di rilevamento del veicolo nonché di colonna per il ritiro del tagliandino identificativo della sosta anche già preventivamente prenotata. Al termine della sosta l’utente potrà, recandosi alla cassa automatica, provvedere al saldo del debito attraverso il versamento del dovuto sia in moneta fisica che con carte di credito/debito, bancomat o pagamento elettronico attraverso il proprio smartphone. Tutta l’area sarà videosorvegliata da remoto al fine di garantire massima sicurezza.


Attualità

Incendio d’auto: distrutta una Clio, si indaga

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In fiamme nella notte un’auto di proprietà di una società intestata ad un uomo di 64 anni.

E’ l’ennesimo incendio notturno di autovetture in Salento e si è verificato alle ore 02:34 circa della nottata tra sabato e domenica a Cavallino.

Nel rione Castromediano è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, in via Alberto Bertoli.

La macchina distrutta dalle lingue di fuoco è una Renault Clio grigia che era ferma in sosta sulla sede stradale.

Il lavoro del personale dei vigili del fuoco ha scongiurato il propagarsi dell’incendio e ulteriori danni a persone, cose o pericoli per la pubblica e privata incolumità.

Sul posto erano presenti i carabinieri della stazione di Cavallino. Le cause dell’evento sono in fase di accertamento.

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Attualità

Svolta in vista per la festa patronale di Taurisano

Una lettera al Vescovo segnala uno “stato d’agitazione” tra i cittadini per una decisione, a suo modo, storica: quella del parroco di escludere, dopo ben 148 anni, la ditta Parisi dall’allestimento delle luminarie per Santo Stefano

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Da “Il Gallo” cartaceo n.07 del 2025

a cura di Lor. Z.

La continuità nel segno della tradizione o il cambiamento in nome di una equa rotazione? È il bivio dinanzi al quale, a Taurisano, si pone la festa patronale di Santo Stefano. Una ricorrenza che si rinnova di anno in anno in nome di una fede lunga un millennio.

A sollevare oggi il dubbio è Antonio Montonato, presidente dell’Associazione Onlus “Idee Valori e Solidarietà”, che scrive al vescovo Mons. Vito Angiuli per attenzionare quella che, a suo dire, è una situazione che sta agitando gli animi dei miei concittadini.

Oggetto della missiva è la scelta, per la festa del prossimo agosto, di non incaricare la ditta Parisi dell’allestimento delle luminarie.

Quest’anno”, scrive Montonato a sua Eccellenza, “Don Gionatan (parroco della parrocchia della Trasfigurazione di N.S.G.C., NdR) ha escluso in modo dittatoriale la ditta Parisi, un’eccellenza locale che ha portato alla ribalta il nome della nostra Città a livello internazionale. La ditta Parisi”, continua la lettera, “dal 1876 (ossia per 148 anni) ha all’allestito nella nostra Città le strade e piazze del borgo, in onore del Santo Patrono Stefano, con devozione, lealtà e calore. Durante questi anni la ditta Parisi è stata più volte onorata di prestigiosi premi nazionali ed internazionali tra cui quello a Montecitorio”.

Una tradizione che, secondo Montonato, andrebbe rinnovata ad occhi chiusi, ma che “il parroco”, scrive, “vuole sconvolgere senza rispettare la storia secolare”.

L’argomento, rimbalzato anche sui social, è già oggetto di discussione in paese e, con tutta probabilità, è giunto alle porte della Diocesi già prima che Montonato mettesse mano al calamaio.

Ad ogni modo, il presidente di “Idee Valori e Solidarietà” adduce altre motivazioni a sostegno della sua tesi: “La festa patronale viene organizzata con le offerte libere dei cittadini, con gli sponsor offerti da attività commerciali ed artigianali locali e, da ultimo, con l’importante contributo economico, solitamente pari a 10mila euro, elargito dal Comune. Appare quindi insolito e discutibile il fatto che un parroco subentri nella gestione ed organizzazione della festa patronale, sostituendosi ai comitati costituiti ad hoc, arrivando a stravolgere le tradizioni locali, quelle tradizioni che si tramandavano di generazione in generazione”.

Ebbene è proprio qui che la matassa trova il suo bandolo: nelle funzioni del parroco in seno alle celebrazioni della festa patronale.

Tant’è che la Diocesi, cui abbiamo richiesto le ragioni di questa la scelta a suo modo storica, nel non ribattere a quanto sostenuto dal signor Montonato, risponde senza dare risposta. Ossia, rimanda al Regolamento diocesano per il Comitato Feste Religiose.

Il documento recita: “Presidente del Comitato è sempre il Parroco, che si avvale della consulenza del consiglio pastorale parrocchiale nel determinare quali feste celebrare, e nel dare gli orientamenti generali per lo svolgimento dei festeggiamenti esterni”. Allo stesso parroco spettano anche la nomina del presidente delegato; l’accoglimento della lista dei componenti il Comitato ed il compito di dare indirizzo circa il programma della festa.

Il ruolo assunto, nel caso specifico, da don Gionatan, quindi, appare tutt’altro che arbitrario, come la missiva inviata al vescovo vuol far intendere.

C’è tuttavia un passaggio che tiene aperta la discussione. Lo stesso regolamento diocesano specifica, al primo punto sull’argomento, che “il Comitato Feste è espressione della comunità parrocchiale. Quanto sta accadendo a Taurisano porta a chiederci se questo assunto, attorno alla festa di Santo Stefano, sia ancora osservato. Chiediamo a voi, quindi, di esprimervi, raccontandoci il vostro punto di vista. Scriveteci su WA al 371 37 37 310.

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Attualità

Caro biglietti: tornare in Salento ad aprile è un salasso

Per chi parte da Milano, treni sopra i 300 euro ed aerei oltre i 600

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Tanti ponti, tanti soldi. Un salasso le festività di questo mese di aprile per chi si vuole spostare. In particolar modo per coloro che vogliono fare rientro in Salento dal nord Italia.

Lo si evince da uno studio di Assoutenti sulle tariffe di aerei, treni e pullman, un report da cui emergono dati incredibili come quelli che seguono.

Imbarcandosi da Linate venerdì 18 aprile e tornando martedì 22 aprile, un biglietto per Brindisi costa oggi un minimo di 619 euro, più di un volo di andata e ritorno per New York nelle stesse date (da 571 euro con uno scalo). Servono poi almeno 518 euro per volare da Linate a Catania e ritorno, 499 euro per Palermo, 460 euro per Cagliari. Il volo di andata e ritorno da Genova a Catania, nelle stesse date, parte oggi da un minimo di 401 euro, e si spende più o meno lo stesso (398 euro) da Torino a Lamezia Terme.

Non va meglio a chi sta acquistando in questi giorni un biglietto del treno: per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 (scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci. Partendo invece da Torino (solo andata), si spende da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori. Si sfiorano 340 euro per andare da Genova a Lecce, 320 euro da Milano a Lecce, 311 euro da Torino a Lecce, 310 euro da Milano a Salerno.

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