Alessano
Pochi contagi in provincia, ma ad Alessano c’è chi non rispetta l’isolamento
Oggi sabato 2 gennaio in Puglia, sono stati effettuati (curiosamente, è il caso di dire, visto il numero) 2021 test per l’infezione da Covid-19 e sono stati registrati 344 casi positivi: 114 in provincia di Bari, 44 in provincia di Brindisi, 14 nella provincia BAT, 139 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 21 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione. Un caso da provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.
Sono stati registrati 10 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.053.380 test.
36.400 sono i pazienti guariti.
53.812 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 92.703, così suddivisi:
35.805 nella Provincia di Bari;
10.607 nella Provincia di Bat;
6.700 nella Provincia di Brindisi;
20.480 nella Provincia di Foggia;
7.180 nella Provincia di Lecce;
11.308 nella Provincia di Taranto;
524 attribuiti a residenti fuori regione;
99 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 2.1.2021 è disponibile al link: http://rpu.gl/LXdTd
Il dato è ai minimi, per la provincia di Lecce, degli ultimi 4 mesi. Un calo dei contagi, sicuramente con la complicità della giornata festiva di ieri, ma che male non fa anche se solo numerico.
“Qualcuno non ha capito le regole”
Intanto ad Alessano batte i pugni sul tavolo la sindaca Francesca Torsello: dopo il monito della giornata di ieri (“Ci sono più contagi di quanti ad oggi ne risultino nei bollettini“), oggi torna a gran voce a richiamare Alessano all’attenzione, lasciando trapelare un allarmante dettaglio: conviventi di alcuni positivi al Covid continuano ad avere contatti con persone terze come nulla fosse.
“Sentiamo il dovere di aggiungere un ulteriore elemento di chiarezza rispetto alle prassi di isolamento dei contatti stretti di persone risultate positive“, scrive la sindaca, “poichè, purtroppo, per alcuni concittadini le procedure potrebbero non essere ancora del tutto chiare. Vi posto di seguito uno schema riassuntivo delle regole cui devono attenersi i contatti stretti dei soggetti contagiati. È inammissibile che i conviventi di persone positive escano di casa, giacchè sono tenuti anch’essi ad un rigoroso isolamento fino all’esecuzione del secondo tampone o almeno fino a 14 giorni dall’avvenuto contatto. Anche laddove non sia stata (ancora) emessa un’ordinanza di quarantena da parte dell’autorità sanitaria, i contatti stretti dei positivi devono osservare rigidamente l’isolamento, cioè non condividere neppure lo spazio domestico con i contagiati, quindi nemmeno i servizi igienici e i momenti di consumazione dei pasti”.
Aumentano i controlli
“Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli sulle quarantene“, continua la Torsello, “ma vi chiedo di collaborare al fine di arginare i contagi che stanno emergendo nella nostra comunità”.
Poi tende la mano a chi dovesse essere in difficoltà: “L’amministrazione comunale è a disposizione per tutti i bisogni di natura primaria che dovessero emergere nelle famiglie sottoposte all’isolamento, contattateci senza problemi se lo ritenete opportuno, ma non assumete iniziative autonome”.
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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