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Attualità

Bollettino: 139 contagi in provincia, critica la situazione ospedaliera

Deceduti due pazienti del Capo di Leuca: una donna di Tricase ed un anziano di Castrignano del Capo

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Il bollettino di oggi, domenica 10 gennaio 2021, dice che, in Puglia, sono stati registrati 8.510 test per l’infezione da Covid-19 e sono stati registrati 1.162 casi positivi: 503 in provincia di Bari, 100 in provincia di Brindisi, 150 nella provincia BAT, 150 in provincia di Foggia, 139 in provincia di Lecce, 110 in provincia di Taranto, 9 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.





Positivo il 14% dei pazienti sottoposti a test.

Sono stati poi 24 i decessi: 5 in provincia di Bari, 10 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.





Anche se due morti delle scorse ore in provincia di Lecce non sono registrate nel bollettino odierno.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.119.005 test.

43.662 sono i pazienti guariti.

55.279 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 101.613, così suddivisi:

39.101 nella Provincia di Bari;

11.539 nella Provincia di Bat;

7.497 nella Provincia di Brindisi;

21.999 nella Provincia di Foggia;

8.128 nella Provincia di Lecce;

12.690 nella Provincia di Taranto;

560 attribuiti a residenti fuori regione;

99 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 10.1.2021 è disponibile al link: http://rpu.gl/GvYcI





Due decessi nel Capo di Leuca





Tra le morti per Covid, se ne contano in queste ore due nel Capo di Leuca. Non ce l’ha fatta una paziente di Tricase, ricoverata a fine 2020.





Era il 28 dicembre scorso quando la donna, (66 anni) fu condotta in ospedale, assieme ad una sua familiare (anche lei positiva), per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Dopo 12 giorni in nosocomio, ha ceduto al Covid. Domani i funerali in paese.




Solo pochi giorni fa, invece, era stato ricoverato d’urgenza un 83enne di Castrignano del Capo. Anche per lui, la situazione è precipitata rapidamente. L’anziano aveva delle patologie pregresse. Il suo quadro clinico è diventato irrecuperabile due giorni fa, portandolo al decesso. Ieri è stato condotto in paese dal Vito Fazzi di Lecce, dove era in terapia intensiva.





Ospedali in difficoltà





Non arrivano più dal nord della Puglia i pazienti Covid ricoverati in Salento. Sono quasi tutti della provincia di Lecce, molti dal Basso Salento.





Al Dea di Lecce pieni i reparti di Pneumologia e Malattie Infettive. Quasi al limite anche in Rianimazione, col Pronto Soccorso costretto a fare gli straordinari e trattenere alcuni pazienti in loco.





Difficoltà dovute anche dal fatto che le situazioni più critiche necessitano necessariamente di essere condotte a Lecce non avendo Galatina, l’altro presidio Covid della provincia, il reparto di Rianimazione.


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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