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Cronaca

Un nuovo microtomo per le diagnosi istologiche al Fazzi

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Si è tenuta ieri, martedì 18 maggio, presso il piazzale esterno del piano rialzato del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce la cerimonia di benedizione e consegna di Microtomo all’Unità Operativa “Anatomia patologica”, alla presenza del dottore Giovanni Serio, direttore responsabile della Anatomia Patologica del Fazzi e del coordinatore tecnico, dott.ssa Tonia Ramundo, in rappresentazione del Lions Club Lecce Messapia, l’avvocato Massimiliano Petrachi e il dottore Raffaele Mele, e di Don Gianni Mattia e Franco Russo, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ente del Terzo Settore Cuore e mani aperte OdV.

Questa donazione si inserisce all’interno di uno ormai storico sodalizio tra due realtà benefiche: l’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV e il Lions Club Lecce Messapia, che già in diverse occasioni, nei precedenti anni, hanno avviato iniziative simili come nel caso della umanizzazione pittorica della risonanza magnetica del Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce, nel settembre 2020.

“Il microtomo è uno strumento ad altissima precisione e viene utilizzato per ottenere sezioni sottilissime di campioni tessutali. Le sezioni dopo opportune colorazioni vengono valutate al microscopio per consentire di formulare una diagnosi. L’acquisizione di un nuovo microtomo consentirà di velocizzare ulteriormente i tempi di lavorazione delle nostre diagnosi. La diagnosi istologica è il punto di partenza della cura della malattia e non c’è cura senza anatomia patologica” ha spiegato il dottor Giovanni Serio,Direttore Responsabile della Anatomia patologica.

“Maggio è un mese splendido, che regala colori e un senso di rinascita. Tutto parla di vita, quella che prosegue anche quando si teme che l’inverno abbia gelato i semi, ma la terra ha questo di speciale, sa proteggere il futuro che verrà. Noi ci sentiamo un po’ come la terra che protegge i semi. E quando ci fermiamo stanchi ma felici a osservare ciò che ci circonda, i fiori che danzano sospinti dal vento ci incantano. In questi anni sono tanti i campi che abbiamo coltivato con amore, i fiori che abbiamo visto nascere e anche quelli che sono stati colti per essere deposti tra le mani di Dio, continuano a rendere i nostri cuori colmi d’amore. Abbiamo visto un pensiero diventare un atto di speranza, una promessa che di bocca in bocca veniva sussurrata con sempre più vigore e l’umanizzazione degli spazi ospedalieri è diventata un’avventura che molti hanno abbracciato e grazie a queste tante mani e cuori che hanno creduto, quella promessa è divenuta una speranza. Questo ultimo dono, che nel mentre viene donato, già ci proietta verso i prossimi che verranno, è un microtomo rotativo semi automatizzato, uno strumento che permette di migliorare i tempi di esecuzione degli esami istologici e quindi di intervenire tempestivamente con terapie adeguate. Quando si deve fare un esame istologico si ha paura, è un’incognita che purtroppo tende a tingersi di tonalità scure. Poter affrontare questo passaggio in maniera più celere aiuta a non restare troppo tempo preda dell’incertezza e della paura delle sfide da affrontare. Il benessere non passa solo attraverso la cura. Lo sappiamo bene noi che indossiamo costumi buffi e dipingiamo favole sulle pareti, ma alle volte la cura è un passaggio necessario e poter giungere a essa in tempi brevi rende il tempo stesso messaggero di speranza. L’amore cura con semplicità. I nostri volontari e i nostri benefattori del 5 x mille sono la nostra forza e la nostra speranza.”- sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore dell’Associazione Cuore e mani aperte ha presentato l’iniziativa.

“Oggi il nostro Club ha scritto un’altra pagina di solidarietà. Anche in questo periodo buio, in cui l’emergenza epidemiologica ha congelato i nostri pensieri, le nostre risorse, non si è fermato l’impegno del Club Lions Lecce Messapia nell’ambito sociale. La donazione odierna si carica di un valore simbolico, rappresenta un esempio di come, attraverso la partnership pubblico-privato, si possano fornire delle risposte concrete alle crescenti situazioni di bisogno”- ha commentato la professoressa Anna Maria Crisigiovanni, presidente del Lions Club Lecce Messapia.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla colorazione della Risonanza Magnetica del Fazzi.

Il Lions Clubs International è la più grande associazione mondiale nel servizio comunitario e umanitario. Lo scorso anno ha compiuto 100 anni di vita, conta circa 1.400.000 iscritti, oltre 45.000 Club in 202 Paesi del mondo. Il motto “We Serve” sintetizza lo scopo dell’Associazione. Questo non si concretizza solo in iniziative finalizzate alla raccolta di fondi per soddisfare vari bisogni, ma anche in progetti e programmi di informazione, prevenzione e formazione in diversi campi: salute, ambiente, giovani e altro ancora.

Per info consultare:
il sito www.cuoreemaniaperte.it
la Pagina Facebook Cuore e mani aperte OdV
il Gruppo Facebook Amici della Bimbulanza
Pagina Facebook Lions Club Lecce Messapia

Cronaca

Baby gang accerchia e malmena 17enne invalido

Choc a Galatina: si filmano mentre aggrediscono coetaneo in stazione. Sabato scorso avrebbero pestato e denudato un altro minorenne

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Inaudita violenza di tanti contro uno, solo e indifeso. Una baby gang, ripresa dalla videocamera di uno smartphone, con un blitz serale dello scorso mercoledì, accerchia e malmena un ragazzo di origini straniere, invalido al 100%.

Siamo a Galatina. La vittima, 17 anni, in un primo momento ha tenuto l’episodio per sé, probabilmente temendo di subire ripercussioni nel raccontarlo.

Ma quando la madre ha notato lividi e ferite sul suo corpo, il ragazzo ha ripercorso quei terribili momenti.

Nel frattempo, le immagini, girate da uno degli smartphone dei presenti, sono finite sui social (il video è a fine articolo).

I fatti

L’aggressione da parte del gruppo di bulli (coetanei della vittima) si è verificata nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina.

La vittima si trovava qui in compagnia di alcuni amici.

A scatenare la violenza sarebbero stati motivi futili motivi: probabilmente il 17enne si sarebbe concesso la “licenza” di rispondere ad una provocazione verbale.

Ecco quindi la spedizione punitiva, con tanto di testimonianza video e di commento di sottofondo.

Nel video originale, si sente la voce di una ragazza che incita gli aggressori, definendoli “la gang del bosco”.

Identificati

La Polizia avrebbe già identificato i componenti della gang, composta da una decina di minorenni, tra cui anche ragazzine, alcuni dei quali infra quattordicenni già resisi in passato responsabili di atti vandalici e scorribande.

Secondo l’ANSA, al gruppo è attribuita anche un’altra aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un minorenne che sarebbe stato picchiato e denudato. Il gruppo è conosciuto perchè posta le proprie bravate sui social e i vari componenti si fanno ritrarre anche in pose aggressive, incappucciati e armati con coltelli e spranghe

Il 17enne aggredito in stazione mercoledì sera è stato trasportato in ospedale, dove ha avuto una prognosi di 25 giorni. La madre, nella serata di ieri, ha sporto denuncia.

Le immagini

Abbiamo provveduto a sfocare le immagini originali, che restano comunque forti e sconsigliate ad un pubblico suscettibile. Il video è suddiviso nei due seguenti file.

Video 1:

Video 2:

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Casarano

Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

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Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.

I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.

Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.

A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.

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Cronaca

Militare salentino sventa suicidio a Pescara

Gesto eroico per 25enne matinese in servizio presso la locale Capitaneria di Porto

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Un gesto esemplare, dettato da grande umanità ma anche da grande prontezza all’intervento e all’azione, quella che caratterizza uomini e donne della Guardia Costiera.

Giovanni Manuel Carbone, 25 anni, originario di Matino, comune di prima classe in servizio nella motovedetta Cp 729 della capitaneria di porto di Pescara, ha scongiurato una tragedia, salvando la vita ad un giovane che stava per lanciarsi dal ponte del mare di Pescara.

Il giovane salentino stava percorrendo di sera, fuori servizio, l’area pedonale del ponte del mare quando ha notato nel punto più alto del ponte un ragazzo seduto sul parapetto, con lo sguardo perso nel vuoto e il busto che dondolava pericolosamente nel baratro.
Intuendo lo stato confusionale in cui versava il giovane, il militare si è avvicinato e lo ha afferrato dalla giacca e dai pantaloni per evitare che cadesse.

Poi dopo una delicata opera di convincimento è riuscito nell’impresa di farlo scendere dal parapetto e lo ha affidato agli agenti della Questura, nel frattempo arrivati sul posto.

La stampa abruzzese ha accolto con grande enfasi la notizia. Lo stesso si può dire per il corpo della Guardia Costiera, da cui si è pronunciato così il Contrammiraglio Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo di Pescara: “La salvaguardia della vita umana in generale, ed in mare in particolare, è uno dei compiti più nobili affidati al Corpo delle Capitanerie di porto, che contraddistingue e caratterizza, anche fuori dal servizio, le donne e gli uomini della Guardia Costiera”.

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