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Attualità

Cultura del Mare: Unisalento e Lega Navale insieme

Sottoscritto un accordo di collaborazione tra l’Università del Salento e la Lega Navale Italiana

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È stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra l’Università del Salento e la Lega Navale Italiana (LNI).


Nella sala del consiglio del Rettorato dell’Ateneo salentino, l’accordo è stato firmato dal Rettore UniSalento, professor Fabio Pollice, e dal Presidente della Lega Navale Italiana, ammiraglio Donato Marzano.


Per la LNI presenti il Delegato Regionale per la Puglia Andrea Retucci, il Direttore generale contrammiraglio Gabriele Botrugno, il Presidente della sezione di Frigole (Lecce) Lucio Cusumano e il Presidente della sezione di Brindisi Roberto Galasso; per l’Università del Salento sono intervenuti i professori Genuario Belmonte, referente dell’Ateneo per l’accordo, e Stefano Piraino Luigi Melica, componenti del comitato tecnico-scientifico dell’accordo.


A partire dal comune convincimento che il mare rivesta un ruolo centrale nello sviluppo del sistema paese, e che sia necessario accrescere nell’opinione pubblica la consapevolezza dell’importanza della dimensione marittima per la prosperità e la sicurezza nazionale, UniSalento e LNI hanno inteso con questo accordo consolidare rapporti di collaborazione già in atto e ampliare l’orizzonte delle potenziali sinergie. È prevista, infatti, la realizzazione di partenariati strategici nei campi della ricerca, dell’innovazione e della sperimentazione, della formazione, dell’istruzione e della pratica degli sport marittimi, con riferimento ai temi del diritto e della cultura del mare, della marittimità e della sicurezza marittima, dell’ambiente fisico e della sua dinamica, della biodiversità e della sua tutela, della salvaguardia del patrimonio marittimo e della diffusione degli sport nautici.


Le prime iniziative in programma sono l’organizzazione congiunta di un Master di secondo livello per specialisti della qualità ambientale, e di campagne di monitoraggio ambientale svolte dai soci della Lega Navale sotto la supervisione tecnico-scientifica dell’Università, nonché il coinvolgimento della comunità studentesca nella pratica degli sport nautici e nella partecipazione a iniziative di volontariato ambientale e di nautica solidale. Referenti per l’accordo sono, per la Lega Navale Italiana, il Presidente nazionale, ammiraglio Donato Marzano, e per l’Università del Salento il professor Genuario Belmonte, Direttore del Master di prossima attivazione in collaborazione con la LNI e responsabile dell’imbarcazione “Pelagia” dell’Università del Salento.

«Il mare riveste una fondamentale importanza per il nostro territorio e per il nostro Ateneo, non a caso “Ateneo tra i due mari”», ha sottolineato il Rettore UniSalento Fabio Pollice, «Questo accordo arricchisce il processo di costruzione di sinergie con gli attori territoriali in una dimensione strategica nazionale, in cui il networking e la valorizzazione della “Terra d’Otranto” con la sua specifica proiezione mediterranea esprimono la volontà di ribadire la nostra vocazione a essere “faro culturale”, gateway nella regione adriatico-ionica e volano di sostenibilità».


«Cultura del Mare che ha solide fondamenta nella storia della marittimità del nostro Paese», ha commentato l’ammiraglio Donato Marzano, «con una proiezione nel futuro e nell’innovazione propri delle nuove generazioni che animano le nostre Università e le Sezioni della Lega Navale Italiana. Ho molta fiducia in loro».


La Lega Navale Italiana è un Ente pubblico a carattere associativo che da oltre 120 anni continua l’opera di diffusione della conoscenza degli sport nautici e della cultura marittima, con particolare attenzione ai giovani, al volontariato, all’ambiente e all’inclusione sociale, attraverso oltre 50mila soci, 80 basi nautiche e circa 270 strutture periferiche presenti su tutto il territorio nazionale.


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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