Salve
Legambiente Salve sul cordone dunale
Intervento del Direttivo di Legambiente Salve: “Dopo il periodico dragaggio della sabbia da parte del Consorzio di bonifica “Ugento Li Foggi” dalla foce del canale sud in località Cabina nel Comune di Salve, si è convenuto spalmare la sabbia sulle dune vicine al sito di prelievo coprendo per un’altezza di circa un metro tutta la vegetazione preesistente in primo luogo gigli, salicornia, sparto, santolina e canneti. Tale intervento è stato eseguito con mezzi pesanti e con un forte impatto sull’ecosistema. L’area di per sé già sottoposta a forte stress sia per il continuo avvicendarsi di mezzi meccanici sempre per il ripristino della profondità del canale, per la ravvicinata presenza alle dune di alcuni chioschi e per i parcheggi selvaggi, ha subito così una irreversibile alterazione dell’equilibrio portando ad una definitiva scomparsa della vegetazione tra la spiaggia e lo stesso canale. Sicuramente la vegetazione ricomparirà sulla sabbia rimossa che rimarrà dopo l’azione eolica e meteorica, ma sicuramente non sarà flora autoctona ma endemica ed infestante.
Riteniamo di condividere il concetto di recupero del cordone dunale con sabbia locale anziché assistere al ripascimento di lidi fuori dal territorio comunale, ma le modalità devono essere progettate e non lasciate alla fantasia dell’operatore alla guida del mezzo meccanico. Un progetto organico per la protezione del cordone dunale, insieme ad un riconoscimento di area S.I.C. sono elementi prioritari e non può permettersi distrazioni di questo tipo un paese che vanta la bandiera blu e che vuole fare dello sviluppo sostenibile un cavallo di battaglia. Collocare la sabbia a nord dell’esile cordone dunale, richiudere i tanti varchi pedonali aperti tra le dune, ricreare il cordone a sud di Torre Pali, chiudere le carreggiate scavate dalle auto sulla sabbia, impedirne l’accesso alle auto nell’area compresa tra la spiaggia e il canale a favore di percorsi ciclabili, sorvegliare sul montaggio dei chioschi (distanze, fognature, passerelle per gli accessi al mare), innestare barriere frangivento e rinfoltire la vegetazione sono alcune delle modalità di conservazione che chi ha a cuore il problema non deve trascurare”.
Appuntamenti
Salve: Rose Spezzate
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lunedì 25 novembre, a Palazzo Ramirez (sipario alle 19,30) la piece teatrale di Accademia d’arte Thymós e Tèmenos Recinti Teatrali
Il 25 novembre in tutto il mondo si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Tre rose spezzate, come tante oltre anche nella storia recente.
Proprio in quel giorno Accademia d’arte Thymós e Tèmenos Recinti Teatrali portano in scena, a Salve, la piece Rose Spezzate.
Essere una donna vuol dire vivere una vita piena, fatta di sentimenti e di vulnerabilità, come anche di tenacia e di determinazione in misura maggiore rispetto a quella che hanno gli uomini.
Quando si nasce donna si deve sempre dimostrare di essere degne di un ruolo.
È questo lo stereotipo a cui la società ci ha da sempre sottoposto.
Rose Spezzate entra nell’universo femminile e ripercorre le storie, gli stereotipi, le violenze e le ingiustizie della società. Mette la donna in rapporto con l’uomo per valorizzarne l’unicità.
«All’universo non importa niente dei popoli e delle nazioni. L’universo sa soltanto che senza due corpi differenti e due pensieri differenti non c’è futuro» (Gaber)
La regia di Rose Spezzate è di Marco Antonio Romano (aiuto regia Enzo Esposito).
Gli attori: Vincenza De Rinaldis, Valentina Piccolo, Davide Licchelli, Daniele Indino, Giulia Botrugno, Claudia Casto.
Al pianoforte Gianluca Giaccari
Appuntamento lunedì 25 novembre, a Palazzo Ramirez.
Sipario alle 19,30.
L’evento è sostenuto dal comune di Salve.
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Cronaca
Pescoluse di Salve: chiosco-bar dato alle fiamme?
Al vaglio i filmati di video sorveglianza della zona e le testimonianze dei titolari delle attività limitrofe…
Continua l’ondata di incendi, spaccate e intimidazioni nel basso Salento.
Nella notte è andato fuoco, a Pescoluse di Salve, uno stabilimento balneare, il Lido dei Gigli.
Le fiamme hanno distrutto tutto, la struttura in legno, gli arredi, i macchinari, le sdraio e ogni cosa si trovasse custodita all’interno per svernare la stagione.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase e i carabinieri della della stazione di Presicce-Acquarica. Ancora non è chiaro se è stato un incendio doloso o se qualche aggeggio mal funzionante abbia innescato tutto.
Al vaglio i filmati di video sorveglianza della zona e le testimonianze dei titolari delle attività limitrofe.
Il motivo che scatenato l’incendio non è ancora noto, anche se, secondo sospetti, sembrerebbe l’azione di male intenzionato. Non è dato sapere ancora il danno provocato, anche se si parla di decine di migliaia di euro.
Appuntamenti
“L’assoluzione negata” al cinema di Tricase
Il film tutto salentino del regista salvese Mario Pasquale Ortenzio sarà proiettato venerdì 8 novembre (19,30) al Moderno
Arriva al cinema “L’assoluzione negata”, il film tutto salentino di Mario Pasquale Ortenzio.
Verrà proiettato venerdì 8 novembre, alle 19,30, al Cinema Moderno di Tricase.
è una storia salentina liberamente ispirata dal libro “Le radici nel cuore” di Lina Corciulo risalente agli anni 70’ su cultura e tradizioni salvesi.
Il regista, per il suo lungometraggio, ha scelto uno dei racconti della Corciulo, che si intitola proprio “L’assoluzione negata”.
La lotta quotidiana contro la fatica e la misera, la ribellione contro un destino che non lascia via d’uscita, la richiesta di assoluzione negatagli a cui si arrende sconfitto. Ma l’amore e la fede tengono viva la speranza nella redenzione…
«È stato un lavoro lungo e duro ma emozionante. Emozionerà anche chi lo guarderà», la certezza del regista di Salve, Mario Pasquale Ortenzio.
Tra gli attori Salvatore Corigliano, Chiara Serena Brunetta, Fabrizio Saccomanno, Salvatore Bisanti, Stefania Ceccarelli, Cosimo Andrioli e Fernando Perrone.
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