Cronaca
La Gazzetta del Mezzogiorno si ferma: da lunedì stop alle pubblicazioni
Non verrà prorogato il contratto di affitto d’azienda stipulato della Ledi srl con i Curatori del Fallimento Edisud
Dal 2 agosto La Gazzetta del Mezzogiorno non sarà più in edicola. Sarà una data tristemente storica per la stampa del sud Italia.
La notizia è data dal sito di FNSI, il sindacato Federazione Nazionale Stampa Italiana. Si legge: “
L’interruzione delle pubblicazioni – spiegano la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e di Basilicata – è il risultato di una scelta della Ledi srl, società che gestisce provvisoriamente la testata da dicembre 2020 per effetto di un contratto con la curatela fallimentare della Edisud spa. Per quanto legittima perché rientra nell’esercizio della libertà imprenditoriale, tale scelta risulta incomprensibile, tanto più perché comunicata ventiquattr’ore prima della scadenza del contratto e dopo che, tre giorni fa, la stessa Ledi aveva comunicato alla direzione e alla redazione la volontà di continuare a gestire provvisoriamente la testata per altri trenta giorni, in attesa dell’esito del voto del comitato dei creditori sulle due proposte concordatarie presentate alla curatela».
Per la Fnsi e le Assostampa «hanno influito, evidentemente, altre valutazioni, anche se va rimarcato che il tribunale e le curatele di Mediterranea spa e Edisud spa hanno avuto tutto il tempo per fare in modo che le procedure si concludessero entro la scadenza già fissata del 31 luglio».
L’unico aspetto che «avrebbe meritato una più attenta ponderazione da parte di tutti, tribunale, curatela e imprenditori – rileva il sindacato –, è la specificità e la funzione dell’impresa editoriale, oltre che il valore del bene informazione per la collettività e l’opinione pubblica. La storia della Gazzetta del Mezzogiorno merita ben altra considerazione. Il lavoro dei giornalisti, dei poligrafici e di tutte le maestranze deve riprendere al più presto. Ci sarà il tempo per individuare le responsabilità. Questo, però, è il momento di fare ciascuno il massimo sforzo per far sì che, nel rispetto delle procedure di legge, la Gazzetta del Mezzogiorno – concludono la Fnsi e le Assostampa – possa tornare al più presto in edicola».
In una nota ufficiale, l’azienda comunica che «il contratto di affitto di azienda stipulato con i Curatori del Fallimento Edisud s.p.a., in forza del quale è stato possibile garantire la pubblicazione in regolare continuità editoriale de La Gazzetta del Mezzogiorno, dopo la dichiarazione di fallimento pronunciata dal Tribunale di Bari, cesserà di produrre i suoi effetti alla sua scadenza naturale del 31 luglio 2021. Con profondo rammarico – prosegue il comunicato – la società ha manifestato la propria indisponibilità a prorogare l’esecuzione del fitto di azienda oltre la sua naturale scadenza del 31 luglio 2021 avendo registrato che le valutazioni formulate dal Comitato dei creditori e dai Curatori del Fallimento Mediterranea s.p.a. sulle proposte di concordato fallimentare pendenti dinanzi al Tribunale di Bari (fra cui quella formulata dalla stessa Ledi), non valorizzano, né sul piano formale né su quello sostanziale, la continuità aziendale e, così, ogni sforzo profuso dalla Ledi s.r.l. dallo scorso dicembre 2020 ad oggi».
Ledi rimarca che «con una prudente e attenta riorganizzazione dell’attività, non solo ha garantito la regolare continuità editoriale ma ha anche valorizzato tutti gli asset delle due Curatele fallimentari acquisiti in godimento nello scorso dicembre, in un momento in cui da un canto l’esercizio provvisorio del Fall. Edisud s.p.a. disposto dal Tribunale in sede fallimentare produceva perdite giornaliere consistenti e dall’altro per giornalisti e poligrafici non vi erano più concrete prospettive di lavoro. A questo punto – conclude – pienamente consapevole dei complessi problemi di natura editoriale e occupazionale derivanti dalla situazione che potrebbe crearsi con la cessazione dell’affitto d’azienda, rimane in attesa delle decisioni dei Creditori e del Tribunale di Bari».
La notizia dell’interruzione delle pubblicazioni viene data anche dalla redazione e dal Cdr ai lettori. «Da lunedì prossimo, e speriamo per brevissimo tempo – scrive il Comitato di redazione – non troverete in edicola la vostra e nostra Gazzetta del Mezzogiorno e non per scelta dei giornalisti e dei poligrafici che ci lavorano ma perché la Ledi srl, società che ha gestito in fitto il giornale dal 10 dicembre scorso, ha ritenuto opportuno non prorogare il contratto di affitto pur avendo avuto la disponibilità della curatela di Mediterranea ad una proroga di 3 mesi e pur avendo a sua volta proposto, invece, una proroga per i primi 30 giorni di agosto. Scelte imprenditoriali e tempi delle procedure fallimentari stanno producendo un risultato – il blocco delle pubblicazioni in attesa dell’aggiudicazione definitiva della testata – avverso il quale abbiamo lottato con tutte le nostre forze, a costo anche di rilevanti sacrifici personali, economici, con il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e l’ulteriore taglio degli stipendi, e logistici, con la chiusura di quasi tutte le storiche redazioni decentrate della Gazzetta».
Spiegano ancora i giornalisti: «Non ci interessa, almeno non ora e non adesso, ricostruire fatti e responsabilità della situazione professionale e lavorativa nella quale siamo venuti a trovarci nostro malgrado ma vogliamo scrivervi, perché poi scrivere è quello che ci piace di più, che la storia della Gazzetta del Mezzogiorno non finisce certo qua e così, che il nostro dialogo con voi riprenderà al più presto. Non sarà una pec a bloccare oltre 130 anni di storia vissuti dalla parte dei lettori, della Puglia e della Basilicata, di territori che hanno ancora tante cose da raccontare e far raccontare, magari con ancora più slancio, con strumenti più moderni e più rispondenti all’epoca che stiamo vivendo, con una rinnovata presenza sul territorio, attraverso il ripristino delle edizioni dedicate alle singole provincie di Puglia e Basilicata e il ritorno ai presidi nei capoluoghi di provincia. No, non è un sogno ma l’unica via percorribile per ridare al nostro giornale quel ruolo di sindacato del territorio che per tanti ha svolto. Stremata ma non vinta la redazione della Gazzetta non abdica al suo ruolo, vi dà appuntamento a prestissimo e chiede a tutti gli attori in campo di tenere sempre ben presente che la Gazzetta è un bene comune e come tale va trattato è tutelato».
Cronaca
Ladri a scuola, tentavano di rubare purificatori d’aria
Li stavano portando via su un carrello della spesa ma sono stati fermati dai carabinieri
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno segnalato alla Procura della Repubblica del capoluogo salentino due uomini, entrambi leccesi, per il reato di furto aggravato.
Durante un servizio di controllo del territorio nelle periferie della città, i militari hanno notato i due aggirarsi con un carrello della spesa, in piena notte.
Insospettiti, hanno proceduto con l’identificazione, constatando che trasportavano tre purificatori d’aria, in ottime condizioni e con numero di serie intestato.
I carabinieri non hanno creduto alle giustificazioni fornite dai due uomini sul rinvenimento degli elettrodomestici (avevano riferito di averli trovati in stato di abbandono nelle campagne limitrofe). Durante le perquisizioni personali, a uno dei due, è stato rinvenuto un passamontagna di tipo mefisto, che è stato sequestrato.
I successivi accertamenti hanno rivelato che i purificatori d’aria erano stati rubati da tre aule della Direzione Didattica Statale IV Circolo “Sigismondo Castromediano“, a seguito di forzatura della porta antincendio.
Il valore complessivo del materiale sottratto è stimato intorno ai 2.500 euro.
Al momento del furto, le telecamere di videosorveglianza dell’istituto non erano funzionanti.
Sono intervenuti anche i militari della sezione rilievi del nucleo Investigativo di Lecce per i necessari approfondimenti scientifici.
Uno dei due fermati era anche sottoposto alla libertà vigilata, per cui dovrà rispondere anche della violazione connessa alla citata misura.
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Cronaca
Arresto cardiaco durante match di volley a Tricase
Uno spettatore è deceduto sugli spalti del palazzetto dello sport: vani i soccorsi
Un malore improvviso è costato la vita questa sera ad un uomo presso il palazzetto dello sport di Tricase.
Era in corso il match di pallavolo tra Aurispa Links Per la Vita e Impavida Ortona quando uno spettatore di 67 anni si è sentito male sugli spalti.
I primi soccorsi, nella concitazione del momento, gli sono stati prestati da un medico fuori servizio, presente sul posto.
Poi, dopo una chiamata al 118, l’arrivo di un’ambulanza. Il personale medico accorso a bordo del mezzo è intervenuto mentre la gara, valevole per la settima giornata del campionato di A3, era stata interrotta.
Purtroppo il lavoro dei sanitari si è rivelato vano: l’uomo è deceduto a causa di un arresto cardiaco, tra lo sgomento dei presenti.
Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Tricase.
Cronaca
Taurisano, arrestati due giovani spacciatori
Alto impatto tra Gallipoli, Alezio, Nardò, Galatone, Taurisano, Otranto, Poggiardo, Galatina, Noha e Collemeto. Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale effettuano controlli in tutta la provincia. 551 persone controllate, due arresti e 15 sanzioni e amministrative ad esercizi commerciali
Continuano i servizi straordinari di controllo del territorio programmati in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.
Ieri sera le attività ad alto impatto, disposte dal Questore della Provincia di Lecce e condivise con le altre forze di polizia in sede di Tavolo Tecnico, hanno interessato numerosi comuni in tutta la provincia di Lecce.
Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.
Polizia di Stato e Guardia di Finanza, con le rispettive unità cinofile, e Polizia Locale hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Gallipoli, Alezio, Nardò, Galatone, Taurisano, Otranto, Poggiardo, Galatina, Noha e Collemeto.
A Taurisano, in particolare, i controlli hanno portato all’arresto di due giovani del posto di 21 e 23 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I due, già conosciuti agli operatori di polizia, erano stati fermati dalla volante per un controllo e avevano manifestato segni di agitazione.
Gli operatori hanno così deciso di effettuare un servizio di osservazione e, al momento del loro rientro presso l’abitazione di uno dei due, sono entrati per eseguire una perquisizione ed hanno rinvenuto 115 gr. di cocaina in un’unica confezione e altri 2,06 gr. già suddivisa in dosi oltre a banconote di vario taglio per la somma totale di euro 65.
Il 21enne è stato condotto in carcere, oltre ad essere denunciato per detenzione abusiva di munizionamento in quanto trovato in possesso di un proiettile 9×21; il 23enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Oltre al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, gli obiettivi dell’attività ad alto impatto sono stati la prevenzione dei reati in genere, il controllo degli avventori dei locali, la verifica del rispetto del codice della strada e il contrasto allo spaccio di stupefacenti.
Importante il bilancio: 551 persone controllate, 14 dei quali già sottoposti a misure restrittive, 138 veicoli fermati, 11 contestazioni al codice della strada elevate.
Nel mirino anche il rispetto delle regole amministrative e di sicurezza da parte degli esercizi commerciali: nei 10 comuni sono stati controllati 22 i locali. I controlli amministrativi hanno portato alla rilevazione di 15 violazioni, seguite da altrettante sanzioni elevate a vario titolo.
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