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Alessano

Ad Alessano, una giornata da supereroi!

Numeri strabilianti nella giornata dedicata alla sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo

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A cura di Francesco Bello


L’immaginario collettivo ci porta a concepire l’esistenza dei supereroi, unicamente dietro lo schermo della tv o magari comodamente appoltronati al cinema.

Come già noto, tali maginifici personaggi, figli della narrativa e fumettistica, chiamati velatamente a salvare il mondo da incombenti sciagure apocalittiche per poi, una volta compiuta l’impresa, rivestirsi di ordinaria routine.

A volte, però, fortunatamente la realtà ci mette a stretto contatto con essi.

È quanto accaduto sabato scorso sabato ad Alessano, in occasione dell’atto ultimo relativo alla “Settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche “, ove senza alcun appariscente vestito e/o superpotere scenografico, ma con gli effetti speciali propri della sensibilità e del cuore immenso, i componenti di A.Do.Vo.S Messapica Alessano e Montesardo, diversi rappresentanti di A.D.M.O. Puglia, la Dott.ssa Mele ed ulteriori operatori medico – sanitari del Fazzi di Lecce presenti e dotati di autoemoteca messa a disposizione dalla stessa Asl – Lecce, hanno alimentato con vigore la fiammella della speranza, tinta di color rosso sangue, proiettata a future ed ipotetiche donazioni.

Difatti, la tappa conclusiva della rassegna  #MatchItnow  finalizzata a sensibilizzare circa l’importanza della donazione per il midollo osseo, ad Alessano ha fatto registrare numeri strabilianti: +73 nuove tipizzazioni di giovani d’età compresa tra i 18 ed i 35 anni!

Visibilmente commosso il presidente A.Do.Vo.S Messapica Alessano e Montesardo, Luca Coppola:

“Anche questa volta la parola chiave è stata ‘gioco di squadra’. Solo così abbiamo raggiunto la bellezza di 73 tipizzazioni pur vivendo in un piccolo paesino quale è Alessano. Questa è l’ennesima dimostrazione che insieme possiamo raggiungere risultati strabilianti!

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato: i donatori che dimostrano sempre un grande coraggio nello scendere in campo quando si tratta di essere solidali e generosi con il prossimo.
Grazie di cuore a tutti!”

Del medesimo abbrivio, le considerazioni della referente A.D.M.O per il Capo Di Leuca, Elisea Ciardo, la quale dietro le quinte, con determinazione ed impegno, ha collaborato in maniera decisiva.

“Sono una ragazza di soli 24 anni e non è stato semplice per me cercare di parlare con le persone, provare a rassicurarle per via della mia timidezza. Al contrario, mi sono riscoperta molto determinata in questa esperienza e ho fatto del mio meglio. Temevo che qualcosa andasse storto ma fortunatamente è andata benissimo, anzi molto meglio di quanto mi aspettassi! La chiave del successo è stata sicuramente il lavoro di squadra. Non nego però quanto sia stato difficile sensibilizzare i giovani sull’argomento “donazione di midollo”.

Molti, soprattutto i più piccoli, sembravano impauriti, spaventati. Ma i risultati parlano chiaro. Noi ragazzi abbiamo dimostrato un grande coraggio e soprattutto una grande generosità e solidarietà verso il prossimo. È stato bello vedere tanti volti giovani e freschi, consapevoli delle proprie azioni, attendere il proprio turno per compiere questo piccolo gesto. Ho visto tanto entusiasmo sui loro visi ed è stata una delle tante cose che più mi ha fatto sentire gratificata e viva.

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno collaborato a questo evento pazzesco e ringrazio i donatori che hanno ricoperto un ruolo da protagonisti. E ricordate: donare significa salvare la vita e quello che avete fatto non ha prezzo. Grazie!”

A fronte di inziative simili, l’auspicio da indirizzare a tutti coloro iscritti nel registro nazionale ADMO, dunque ai potenziali donatori di midollo osseo, è che gli stessi siano animati da rinnovate speranza e determinazione, affinché un giorno siano chiamati, mediante il loro apporto, a salvare una vita.

Forse, cambiare radicalmente il mondo rientra nei copioni fantascientifici della Marvel, ciò detto, ognuno di noi, con piccoli gesti, nobiltà d’animo e stimabile solidarietà può migliorarlo. Per sé e per il prossimo.

È quanto si è verificato in un settembrino sabato pomeriggio, ad Alessano.

Sulle orme, del Pastore degli ultimi e dei sofferenti, sempre attento ai valori che contano, Don Tonino Bello.

Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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