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Il 2022 secondo le stelle

Cosa ci aspetta nel 2022 e quali saranno le buone abitudini che ci permetteranno di vivere sorridendo spesso al tempo che verrà?

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Oroscopo 2022 


Lasciamo la via vecchia e apriamoci a ciò che sta arrivando. 


Cosa ci aspetta nel 2022 e quali saranno le buone abitudini che ci permetteranno di vivere sorridendo spesso al tempo che verrà?


ARIETE


Nonostante un inizio d’anno in cui gli astri chiederanno maggiore impegno nei i rapporti e nella condivisione, il 2022 avrà per voi qualche buona sorpresa in serbo. Non dovete avere fretta di giudicare male il nuovo anno, perché in estate (anzi, già da maggio in poi) arriverà tanta fortuna. I mesi centrali del 2022 saranno insomma carichi di promesse, di cose buone, di piccoli inizi. A partire da agosto riuscirete a  rendere forte e precisa ogni vostra comunicazione, sarete convincenti e fortunati nei rapporti. Favorevoli le scelte o le decisioni del cuore ai primi di aprile e poi ancora a fine settembre.


TORO


Nel 2022 gli astri saranno vostri alleati e vi aiuteranno ad espandere le visioni, le occasioni di crescita e di miglioramento. E se avrete bisogno di consigli allora chiedeteli alle stelle nei primissimi giorni di febbraio e poi intorno a Ferragosto, quando loro vi parleranno. Ma, soprattutto, il primo trimestre del 2022 riceverete tutto il sostegno cioè di quelle energie che vi servono per sentirvi a posto con tutti, a essere notati da chi vi piace. Sarà per voi un anno di o cambiamenti drastici nella vostra routine … anche beauty!


GEMELLI


Non sempre le fortune sono così evidenti, sono costanti e continue, ma vale pur sempre la pena di cercarle tra le pieghe del tempo, tra i dettagli del destino. Gli astri vi saranno amici in marzo, in giugno e poi ancora in settembre, definendo i tempi del fare, del migliorare o risolvere. Le stelle vi consentiranno inoltre di fare qualcosa di diverso, di alternativo, nutrendo la vostra fantasia . Ma il vero evento dell’anno, targato Gemelli, sarà in autunno: ogni cosa sarà vissuta massimo e con impegno e passione riuscirete finalmente a raggiungere grandissimi traguardi.


CANCRO


Tendete a essere un segno pessimista o poco sicuro del destino, ma, credeteci o no, stavolta la stella della fortuna risplenderà anche per voi! Per tutto il 2022 gli astri lavoreranno per voi creando ottime e frequenti occasioni per crescere, per sperimentare, per non restare fermi. Seguirete un nuovo cammino che vi aiuterà a sentirvi migliori, più maturi, e a trovare giuste passioni e nuovi stimoli. Sarà un anno fatto di piccole fortune, di umori fluidi e adatti alle situazioni. Fate proposte al cuore soprattutto a fine giugno, prendetevi invece cura del corpo in maggio e poi ancora a fine novembre.


LEONE


Semplificare, vuol dire aggiungere leggerezza. Più semplice e più leggero il cielo del nuovo anno, vi consentirà di crescere o di diventare ciò che avevate immaginato. Gli astri vi aiuteranno a farvi credere nuovamente in quelle cose che vi avevano magari deluso, stancato. Sarete impegnati in tantissimi progetti interessanti. Le stelle vi doneranno una forza davvero straordinaria e l’ambizione più lucida per fare cose speciali, davvero straordinarie … proprio come voi!


VERGINE

Il 2022 vi donerà la capacità di soppesare e di valutare ambizioni e possibilità, di non sbagliare e di non andare troppo lontani da ciò che vi è consentito. Le stelle vi doneranno  grinta e determinazione. Sarete un vulcano di idee che riuscirete a concretizzare in tutti gli ambiti. Molto fortunato anche l’ambito dei sentimenti.


BILANCIA


Il 2022 sarà per voi un anno magico: le stelle vi doneranno momenti speciali fatti di emozioni uniche, che ricorderete per sempre. Tenete d’occhio l’estate, perché sarà la stagione che metterà alla prova la vostra voglia e capacità di crescere, di vivere con persone nuove e di aprirvi a proposte e opportunità. Non date troppo peso alle incertezze e guardate oltre. Gli astri promettono un nuovo amore, un legame che da subito sarà tanto forte al punto che vi sentirete pronti ad entrare veramente in un rapporto di coppia. Bene anche il lavoro: inizierete un importante percorso di crescita.


SCORPIONE


Concedetevi di sognare e di credere che tutto si realizzerà perchè per voi in questo 2022 tutto potrà davvero succedere. Grazie alla fantasia ed alla giusta energia, ed al supporto delle stelle, per voi sarà un anno incredibile e divertente. Fino a marzo sarete aperti a dialogare con il cuore ed a muovervi in modo gentile, tanto da sedurre qualcuno. Non date troppa importanza a certe regole o convenzioni: agite con il cuore, gli astri sostengono ogni vostro passo e scelta!


SAGITTARIO


Per il 2022 gli astri vi doneranno tanta energia soprattutto dai primi di maggio fino a fine ottobre, consegnandovi un’estate in cui le emozioni non mancheranno e vivrete con intensità la bellezza di ogni momento ( si tratterà già di un anticipo per un 2023 da vivere al massimo). In autunno le stelle vi domanderanno di mettere in gioco le vostre passioni, di non essere mai a corto di entusiasmi, di una voglia di fare cose speciali insieme a qualcuno. Aprite il cuore: da metà giugno e poi in dicembre arriveranno emozioni speciali.


CAPRICORNO


Fino a marzo sarete stregati dall’amore e questo vi renderà molto sensibili a ogni forma di attrazione, di seduzione e di armonia (qualcosa a cui non sempre date la giusta importanza). Insomma, l’oroscopo 2022 annuncia ottimi auspici e le stelle confermano il loro favore. Riuscirete a riscoprire la bellezza e l’importanza dello stare insieme agli altri, di instaurare un dialogo che sia vero, costruttivo, interessante. Avrete grandi idee ed intuizioni che a settembre daranno i frutti sperati, soprattutto in ambito lavorativo.


ACQUARIO


Dopo un 2021 così carico di promesse, di progetti e di programmi che aspettano solo di essere tradotti in realtà, ecco che il cielo ora vuole vedervi in pista, capaci di mettere in pratica tutto ciò che le stelle vi hanno aiutato a capire, a intuire. Sarete forti e precisi anche se riuscirete comunque a trovare il tempo per rilassarvi. Gli astri promettono tanta energia che potrete e che vorrete dedicare soprattutto al lavoro e agli impegni Non mancheranno le scelte fatte con il cuore, soprattutto a febbraio.


PESCI


Lo zodiaco è circolare, è la fatidica ruota che distribuisce equamente i destini. E sarete felicissimi di sapere che è arrivato il vostro turno: tocca a voi Pesci godere e beneficiare della benevolenza del cosmo. Fino a maggio e poi da fine ottobre in avanti vivrete mesi fatti di crescita, di una fortuna palpabile, di situazioni impossibili da non riconoscere. Fatevi guidare dagli astri  tra i mesi del nuovo anno, sapendo di poter contare sul loro favore. Tanta fortuna in amore e sul lavoro: sarete davvero inarrestabili!


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Xylella, mezzo milione al GAL Capo di Leuca

Il GAL finanzierà interventi mirati alla riqualificazione del paesaggio attraverso la realizzazione di nuovi impianti di olivo o di altre specie arboree resistenti alla xylella

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Il presidente del GAL Capo di Leuca Antonio Ciriolo ha firmato la convenzione integrativa tra Regione Puglia e GAL per l’attuazione del progetto “Sistema integrato per il rilancio paesaggistico ed economico dei territori colpiti da Xylella fastidiosa”.

Il progetto vede coinvolti diversi GAL della Puglia (capofila il Gal Terra d’Arneo) ed è finanziato ai sensi dell’art. 17 del Decreto Interministeriale 06/03/2020 n. 2484 “Piano straordinario per la Rigenerazione Olivicola della Puglia”.

La dotazione finanziaria assegnata al Gal Capo Di Leuca è pari a 500mila euro.

Il GAL finanzierà interventi mirati alla riqualificazione del paesaggio attraverso la realizzazione di nuovi impianti di olivo o di altre specie arboree resistenti alla Xylella.

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Attualità

Il segno della partecipazione civica degli studenti del “Don Tonino Bello” di Tricase nel porto di Leuca

Asoc Awards 2025: al Team “Leucasia”, con il progetto Porta d’Oriente, il secondo posto assoluto a livello nazionale e il premio ASOC – Insight Senato della Repubblica. La dirigente scolastica Anna Lena Manca: «Una grande lezione di educazione civica»

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Agli studenti dell’indirizzo artistico dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase, classificatisi secondi a livello nazionale con il loro “Porta d’Oriente”, è stato conferito il prestigioso premio ASOC – Insight Senato della Repubblica grazie al monitoraggio civico del progetto sul ripristino delle strutture portuali di Leuca.

Alla dodicesima edizione di A Scuola di OpenCoesione, hanno partecipato 94 team da tutta Italia.

Quest’anno gli Asoc Awards si svolgeranno il 9 maggio a Napoli, presso il Campus Universitario di San Giovanni a Teduccio.

Tra i premiati anche gli studenti dell’Istituto Don Tonino Bello di Tricase che hanno progettato il design di una pietra d’inciampo da inserire nella pavimentazione per lasciare memoria del loro passaggio e per contribuire all’abbellimento del porto.

I ragazzi del “Don Tonino Bello”, riuniti nel team Leucasia (foto in alto), hanno deciso di accendere i riflettori realizzando con “A Scuola di OpenCoesione”, il monitoraggio civico di un progetto cruciale per il territorio: il ripristino delle strutture portuali di Marina di Leuca (Castrignano del Capo), finanziato con oltre 8 milioni di euro della politica di coesione.

Gli studenti, nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, hanno analizzato l’impatto degli interventi di ricostruzione e potenziamento del porto, gravemente danneggiato da una violenta mareggiata nell’inverno del 2008.

Un monitoraggio che ha assunto un particolare valore in un luogo tanto affascinante quanto vulnerabile, esposto a tempeste di forte intensità a causa della sua particolare esposizione a due mari, l’Adriatico e lo Ionio.

La scelta del nome non è stata casuale per il team: «Abbiamo pensato molto al nome, volevamo che rappresentasse il territorio “de finibus terrae” del progetto scelto per il monitoraggio».

L’idea è stata di una delle studentesse del gruppo, Elena Fersurella, che conosce bene la leggenda della sirena Leucàsia, dal cui nome deriva quello della città di Leuca: «La sirena protegge ancora la città e il suo porto, una sua scultura è situata infatti su un promontorio, rivolta verso il faro. Il fascino di questa storia ci ha coinvolto, non potevamo non assumere il nome della sirena».

Gli studenti non si sono limitati a raccontare e analizzare l’andamento dei lavori, ma hanno voluto lasciare un segno concreto del loro impegno, un simbolo che potesse rimanere nel tempo, proprio come la leggenda della sirena.

«Durante la visita di monitoraggio», racconta lo studente Paolo Carluccio, «i referenti del progetto ci hanno anticipato che un ulteriore finanziamento sarebbe stato destinato a migliorare l’estetica del porto di Leuca. Tra i lavori è stata prevista anche la pavimentazione delle zone calpestabili; abbiamo allora pensato di mettere a disposizione le nostre abilità artistiche progettando, con l’aiuto dei docenti di grafica, una pietra d’inciampo da inserire nella pavimentazione che lasciasse memoria del nostro passaggio e contribuisse all’abbellimento del porto».

Come la sirena vegliava sul mare, il team ha scelto di vegliare sulle sorti del porto, simbolo identitario del territorio e snodo strategico per il traffico marittimo.

Gli studenti hanno analizzato il progetto come veri reporter, raccogliendo dati e informazioni sul luogo dei lavori e intervistando i soggetti responsabili, puntando l’attenzione non solo sulla verifica della tempistica di erogazione dei fondi e il rispetto delle scadenze, ma anche sull’impatto ambientale e l’aumento del potenziale attrattivo di Santa Maria di Leuca.

«Siamo stati coinvolti in maniera sempre crescente», racconta una delle studentesse del team, Rebecca Gravante, «eravamo all’inizio molto scettici rispetto alla nostra capacità di portare avanti il monitoraggio, poi siamo diventati sempre più curiosi di capire cosa si nasconda dietro ai cambiamenti del nostro territorio, di cui spesso siamo spettatori passivi. Siamo così diventati soggetti attivi e abbiamo fatto chiarezza non solo sulle procedure di finanziamento dei progetti pubblici, ma anche sulle politiche cittadine mirate a proteggere e a rafforzare le potenzialità del nostro territorio».

I risultati del loro monitoraggio rivelano che i lavori hanno ricostruito quanto distrutto dalle mareggiate e potenziato la resistenza del porto.

Il team Leucasia ha avanzato anche proposte innovative per il futuro dell’infrastruttura.

Una delle idee più significative riguarda il riutilizzo di tre imbarcazioni sequestrate agli scafisti che oggi giacciono in stato di abbandono.

Gli studenti hanno proposto di restaurarle e metterle a disposizione di associazioni no-profit o circoli nautici, coinvolgendo anche altri istituti scolastici locali in progetti di alternanza scuola-lavoro.

Grazie a questa esperienza, i ragazzi dell’IISS Don Tonino Bello hanno dimostrato che il monitoraggio civico non è solo un esercizio didattico di osservazione e raccolta dati, ma un modo concreto per prendersi cura del proprio territorio, che potrà lasciare un segno indelebile del loro impegno per il futuro di Santa Maria di Leuca.

«GRANDE OPPORTUNITÀ PER I RAGAZZI»

La dirigente scolastica Anna Lena Manca

«Siamo molto felici per ilrisultato raggiunto dai nostri ragazzi che si sono occupati anche quest’anno di ASOS monitorare civicamente i fondi che sono arrivati dalla nostra grande Europa», trattiene a stento l’orgoglio, la dirigente scolastica Anna Lena Manca, «è una grande opportunità per i ragazzi perché sentano l’Europa sempre come una grande madre, vicina alle necessità dei ragazzi e di chi studia dei territori. Una grande lezione di educazione civica».

«Saremo a Napoli il 9 maggio per la cerimonia di premiazione», conclude Anna Lena Manca, «e vi racconteremo compreso la visita al Senato della Repubblica»

IL TEAM VINCENTE

Il Team Leucasia è composto da: Ilia Bello di Otranto, Gioele Conte di Poggiardo, Emma Leone di Sanarica, Sara Monteduro di San Cassiano, Sofia Rizzo di Minervino (1A-Art); Anna Ferrarese di Marittima, Giorgia Domenica Maglie di Montesano, Emanuele Eliseo Manco di Depressa, Chiara Zaffarano di Marittima (1B-Art); Francesca Barbieri e Artemisia Mastria di  Castiglione d’Otranto, Aurora Coladomenico di Botrugno, Antonio Luigi D’Amico e Sofia Rita D’Amico di TricaseTeresa MorcianoTiggiano (2A-Art);

Elena De Siena di Specchia, Amina Gonzalez di Montesano Salentino, Miriam Panico di Castiglione d’Otranto (2B-Art); Bruno Casarano di Poggiardo, Noemi Ianni di Depressa; Clelia Rizzo di Otranto, Micol Stelluti di Ruffano, Edoardo Urso di Poggiardo (3AA-3AG).

Il progetto è stato curato interamente dalle classi del liceo artistico coordinate dalla professoresse Giovanna Stifanelli e Lucia Lanciano.

I ragazzi della 3APA che hanno collaborato al montaggio del video con il prof. B. Micolano sono: Giulia Calabrese, Lorenzo Orlando e Federica Sammali.

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Attualità

La storia del Teatro di Nardò nei ricordi di un ultracentenario

«Una lira per il loggione, la manovella di Aurelio, Chabernot, il veglione». In una lettera il quasi 103enne Arturo Presta ripercorre la vita del “comunale”

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«Tanti saluti dai miei 103 anni. Arturo».

Uno dei neretini più longevi e conosciuti, fisicamente lontano dalla sua città natale, ma ad essa legato in eterno, scrive su una vecchia macchina da scrivere una lettera sul Teatro comunale e sulla sua storia e la rende pubblica per il tramite dell’amico di famiglia Enrico Ciarfera.

Arturo Presta, 102 anni (compirà 103 ad agosto), milanese d’adozione, firma di fatto una dichiarazione d’amore al suo luogo del cuore, attraverso righe colme di ricordi e di nostalgia, che inevitabilmente scuoteranno la memoria dei più anziani.

La scintilla è il volume 150 anni di storia del Teatro a Nardò, scritto da Marcello Gaballo e Andrea Barone, che raccontano il lungo cammino del Teatro comunale e dell’attività di questo luogo, il cui punto di partenza è individuato dagli autori nel giorno 3 febbraio 1872, quando il sindaco Giovan Battista De Michele propose per primo la costruzione di un teatro (che in realtà vedrà la luce qualche anno più tardi e fu inaugurato nel 1909).

«In verità», esordisce Arturo Presta, «la notizia è di quelle che meritano tanto di… “cappello”. Il nostro Teatro Comunale compie 150 anni. Per noi neritini è motivo di legittimo orgoglio festeggiare la nobile costruzione concepita e realizzata (mi pare) dall’architetto Quintino Tarantino. Personalmente, la notizia ha suscitato in me, repentinamente, un’ondata di ricordi, di fierezza, di gratitudine, di affetto, per questo “palazzone” che un tempo mi vide ragazzino in sandali tutto teso in curiosità cinematografiche. Con una lira si “saliva” in loggione. Ma, a volte, i risicati 70 centesimi di cui si disponeva non bastavano. Ecco, quindi, entrava in scena il buon Giordano Buja (bigliettaio serale) che, con la rituale “scòppula”, faceva entrare ugualmente. Un giorno mi bloccò e mi disse: “Senti un po’…mi hanno detto che tu sei bravo a disegnare, ce la faresti a usare un pennello per dipingere, alla buona, su fogli di carta le “facce” di Charlot, Stanlio e Ollio, Ridolini etc…, ne dovremmo fare manifesti da affiggere nelle vie cittadine. Accettai subito. Mi promise, come compenso, l’accesso “gratis” al cinema in qualsiasi serata. Quella volta me la cavai bene».

Dai ricordi più personali a quelli collettivi, relativi alle rappresentazioni che il Teatro ospitò nel secolo scorso.

«Mio padre, spesso, accennava a una lodevole attività del Teatro Comunale, che non era stata soltanto “cinematografica” ma anche teatrale. Il suo palcoscenico aveva ospitato delle Compagnie di “Varietà”, di Operette, come il “Paese dei Campanelli”, “Cin-ci-là”, “Madama di Tebe”, “la vedova allegra”, molto gradite dalla popolazione. Ricordo la Compagnia “ZA-BUM” e le mirabolanti performances del noto illusionista Chabernot, che si esibì per varie settimane di seguito. Imperversarono anche i film di Cow Boys con Tom Mix e soci. Andavamo in delirio quando, verso il finale, scoppiava il famoso “Arrivano i nostri!».

Poi, ancora, qualche episodio della sua vita, che inevitabilmente si intreccia con la vita del Teatro.

«Nel 1940, a 18 anni, la Regia Marina mi arruolò assegnandomi compiti infermieristici, che svolsi con umana dedizione. Il congedo (1946) mi restituì alla mia amata Nardò, ai miei familiari. Ritrovai con commozione una certa atmosfera a me cara. Le strette vie, gli odori, i “pittàci”, le comari vicine di casa. Riabbracciai, con lo sguardo, l’imponente “palazzo” del Teatro Comunale. Mi ricordai del solerte Aurelio, quello che ogni sera, “proiettava” a “manovella” le pellicole (come chiamavano le bobine dei film). Nel Febbraio del 1947, una circostanza mi consentì di “riallacciare” il mio rapporto col Teatro Comunale. Un incaricato del Comune mi contattò, proponendomi la realizzazione di un “addobbo” artistico-carnevalesco del Teatro, per l’organizzando “Veglione”. Operazione scaramantica per dimenticare la recente dolorosa parentesi bellica. Fui lieto di accettare dando uno “scrollone” alla mia fantasia. Comprai grandi fogli di carta da imballaggio, colori in polvere (non erano ancora in tubetto), colla di pesce, barattoli vari … e iniziai ad abbozzare un qualcosa di orientale, di esotico, un paesaggio cinese su carta a fondo giallo. Da quell’insieme di segni, di pennellate, ne venne fuori tutto un luminoso mondo di fiori di pesco, di uccelli e zampilli di fontane. Quella decorazione in carta ebbe, la sera del Veglione, un notevole successo. D’allora sono trascorsi 78 anni (anno 1947) e oggi siamo qui, per augurare affettuosamente lunga vita al Teatro Comunale di Nardò, che tocca la meta dei 150 anni. Congratulazioni e un sincero elogio all’Amministrazione cittadina che, nel tempo, ha tenuto il Teatro Comunale in dignitose condizioni, sotto ogni aspetto, ogni funzione. Tanti saluti dai miei 103 anni. Arturo».

Arturo Presta, lucidissimo e prodigo di citazioni di fatti e persone, regala dunque a Nardò e ai neretini un piccolo ed emozionante diario sulla vita del Teatro comunale, uno dei luoghi più belli e amati da generazioni di concittadini.

Artuto nasce a Nardò nel 1922 in una famiglia di artigiani, studia solfeggio e clarinetto e sin da giovanissimo manifesta una certa inclinazione per il disegno e l’arte figurativa.

A diciotto anni si arruola nella Marina come infermiere e viene spedito al fronte per la Seconda guerra mondiale.

Al ritorno a Nardò fa il dattilografo, ma nel 1948 entra nella Pubblica Sicurezza prestando servizio in Questura a Milano (qui, tra le altre cose, redige identikit nella scientifica). Dopo 24 anni, si congeda dalla Polizia e viene assunto nell’ufficio “propaganda” di un’azienda farmaceutica.

Nel frattempo, consegue il diploma di “Disegnatore di figurini di moda”.

Va in pensione nel 1985, dedicandosi alla musica, alla poesia, alle letture e anche a… matite e pennarelli.

Qualche anno fa ha raccolto in un volume i suoi disegni che riproducono alcuni storici personaggi di Nardò.

Pur avendo a lungo vissuto a Milano, trascorre tutte le estati a Santa Maria al Bagno.

Ad agosto 2022 ha compiuto 100 anni e l’amministrazione comunale gli ha donato una targa ricordo consegnata dalla vicesindaco Maria Grazia Sodero (foto in alto).

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