Attualità
Si cercano animatori turistici, camerieri, cuochi, infermieri, sarti…
I lavoratori richiesti sul territorio leccese dal report settimanale delle offerte di lavoro elaborato dall’Ufficio coordinamento Servizi per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Lecce di Arpal Puglia
Sono animatori turistici (300), camerieri (74), cuochi (42), infermieri (34), educatori sanitari/tecnici di riabilitazione/oss (32), sarti macchinisti (27), baristi e barman/barlady (25), operatori call center (25) e bagnini (22) le figure più ricercate tramite i Centri per l’Impiego sul territorio della provincia di Lecce.
È il dato che emerge dal report settimanale delle offerte di lavoro elaborato dall’Ufficio coordinamento Servizi per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Lecce di Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro che, da quattro anni, è il tramite attraverso cui la Regione Puglia garantisce l’erogazione dei servizi per l’impiego.
Continuano a crescere le posizioni aperte sul territorio, con un incremento del +11,3 per cento, passando dalle 741 della settimana scorsa a 825 in questa settimana.
A queste si sommano più di 50 posti all’estero veicolati tramite la rete Eures.
Gli annunci pubblicati sul portale lavoroperte.regione.puglia.it sono stati fatti confluire nei 119 riportati in questo rapporto, strumento pensato per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Questa settimana, al procedimento di avviamento numerico presso l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce ex art. 16 della L. 56/87 (che regola le modalità di assunzione presso la pubblica amministrazione per lavori per i quali è previsto il solo requisito di istruzione della scuola dell’obbligo) si aggiunge un avviso di selezione per l’avviamento, presso la società S.T.P. di Terra d’Otranto SpA, di due unità lavorative, da assumere a tempo pieno ed indeterminato, con il profilo professionale di “Operatore di esercizio”.
In questo caso, la partecipazione alla selezione è riservata esclusivamente ai soggetti appartenenti alle categorie protette ex art.18 L. 68/99.
Le assunzioni riservate esclusivamente a persone con disabilità, invece, sono 3.
Intanto, lievita ancora il numero delle vacancies nel settore del turismo e ristorazione, passando da 484 a 517 contratti di lavoro offerti. Si registra un incremento anche nel settore della sanità privata e servizi alla persona, dove si passa da 72 a 119 lavoratori ricercati.
Seguono il settore delle costruzioni e installazione impianti con 36 lavoratori da assumere; il tessile-abbigliamento con 28; le telecomunicazioni con 25; il commercio con 24; il settore pulizie-multiservizi con 22 posti liberi. Tramite i Centri per l’Impiego si stanno ricercando anche ulteriori figure: 3 in ambito amministrativo e altrettanti in quello agricolo-agroalimentare; 2 in quello informatico; 5 nell’artigianato; 16 nell’industria del legno; 4 nel metalmeccanico; 9 nei trasporti; 4 nel settore ambiente e territorio; uno in quello immobiliare.
PER LEGGERE IL REPORT SETTIMANALE (23-30 MAGGIO) CLICCA QUI
Per candidarsi alle offerte, è necessario consultare il portale lavoroperte.regione.puglia.it o l’app “Lavoro per te Puglia”.
Per pubblicare gli annunci o per rispondere a quelli attivi, aziende e cittadini possono rivolgersi ai dieci Centri per l’Impiego dell’Ambito di Lecce, aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30; il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento) presso le sedi dislocate a Lecce, Campi Salentina, Casarano, Galatina, Gallipoli, Maglie, Martano, Nardò, Poggiardo, Tricase e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, che ha sede a Lecce in viale Aldo Moro (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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