Attualità
I cento passi fra Sanarica e Giuggianello
I due comuni confinanti litigano per un piano di smaltimento degli inerti..
Fra Sanarica e Giuggianello, Comuni contermini, una diatriba deleteria, assolutamente da comporre
Di recente, per la verità, era pervenuta qualche voce su contrastanti prese di posizione, ingeneratesi nei rapporti fra le due località a margine, sia a livello delle rispettive civiche amministrazioni, sia degli stessi diretti residenti.
Motivo del contendere, l’appalto, da parte del Comune di Sanarica, affidato a una s.r.l. della zona, di un piano di smaltimento di materiali inerti, derivanti dalla demolizione di vecchi edifici, da scavi, lavori stradali e/o altre opere similari.
In effetti, nel sito web dell’ente suddetto, si trova traccia di una gara, aggiudicata nel 2021, con termine dei lavori a fine 2023, finanziata con fondi europei.
Ma il motivo reale che ha creato il contenzioso, per adesso con creazione di un comitato cittadino di tutela e con conferimento, a legali, di incarichi a salvaguardia d’interessi, consiste nella circostanza che l’operazione commissionata alla s.r.l., si svolgerà, concretamente, in un tratto di territorio, seppur parte del Comune di Sanarica, di fatto posto proprio a ridosso, ossia a dire nelle immediate vicinanze del centro abitato di Giuggianello.
E, siccome si sostiene che il processo lavorativo sugli inerti dia luogo all’emissione e al diffuso spargimento di polveri sottili tutt’altro che salutari, si paventano ricadute sulla salute della popolazione, in particolare dei bambini e dei ragazzi, per via dell’esistenza, giusto accanto all’allestendo cantiere, di strutture pubbliche di svago, ritrovo e incontro.
In data odierna, la vicenda in questione, riceve ampia e pubblica visibilità grazie ad un dettagliato comunicato messo in pagina da un quotidiano on line del territorio, dal che è conseguito lo spunto per una sommaria visita in zona.
Come riscontro, la conferma che appena un centinaio di passi intercorrono fra l’area dove dovrebbe svolgersi la trasformazione degli inerti e i primi insediamenti abitativi e/o aziendali che ricadono nel Comune di Giuggianello.
Questa, in sintesi, la sostanza dei fatti.
Ora, si vorrebbe passare a semplici riflessioni e domande, ispirate a buon senso civico, indirizzate ai pubblici amministratori coinvolti in prima persona nella faccenda.
Signor Sindaco di Sanarica, proprio e soltanto in quel determinato punto, proprio nel cortile o dentro le case dei residenti di Giuggianello, deve effettuarsi l’intervento sugli inerti, con potenziali conseguenze negative sulle persone? E’, forse, come se, lì sotto, si trovasse un giacimento di preziosissimi diamanti?
Il sito è stato individuato dall’amministrazione da Lei diretta o dall’impresa cui sono stati aggiudicati i lavori? L’abbrivio a questa gara è venuto dall’opportunità di attingere a fondi europei, ritenuti benefici alla stregua di manna caduta dal cielo? Si badi bene, tuttavia, che contrariamente di quanto avveniva ai tempi di Mosè, nel corrente terzo millennio, anche la manna potrebbe risultare indigesta.
Signor Sindaco di Giuggianello, Lei, nel suo ruolo, è responsabile della salute della sua popolazione, pertanto, faccia verificare rapidamente da esperti competenti se esistono, fuor d’ogni dubbio, rischi collegabili alla gara di appalto da eseguirsi, e, in caso affermativo, non esiti a investire, per il seguito, le altre autorità competenti (ASL, Provincia, Procura della Repubblica).
Infine, si riterrebbe di invitare entrambi i Primi Cittadini a confrontarsi, parlarsi, concordare al meglio, arrivando ad adottare le soluzioni più consone, beninteso a esclusivo vantaggio delle rispettive comunità.
Fra i novantasei che compongono la Provincia di Lecce, i vostri Comuni, come noto, sono praticamente i più piccoli, per l’esattezza collocandosi al terz’ultimo e all’ultimo posto della lista.
Ma, con personale pensiero insolito, “essere piccoli” è bello, richiama al concetto e al modello della famiglia, quella tradizionale di un tempo, dotata di uno scrigno di valori positivi.
Rocco Boccadamo
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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