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Cronaca

Respinto ricorso contro eleggibilità del sindaco di Poggiardo

Il Tribunale dà torto a dieci cittadini, tra cui la candidata sconfitta Cecilia Toma e buona parte dei consiglieri con lei in lista, che contestavano i tempi della richiesta di aspettativa di Antonio Ciriolo dal ruolo di dipendente comunale

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La prima sezione del Tribunale Civile di Lecce ha stabilito infondato il ricorso contro l’eleggibilità e la proclamazione dell’attuale sindaco di Poggiardo, Antonio Ciriolo, eletto nella tornata elettorale dello scorso ottobre.


Assistiti dagli avvocati Pietro Nicolardi e Giuliano Fina, avevano depositato ricorso il 29 novembre 2021, citando in giudizio sia il Comune di Poggiardo (difeso dall’avvocato Luciano Ancora) che il nuovo sindaco (difeso dall’avvocato Angelo Vantaggiato), dieci cittadini del Comune di Poggiardo. Tra loro, la candidata sindaco Cecilia Toma e buona parte della sua lista.


Antonio Ciriolo, già dipendente del Comune di Poggiardo con contratto a tempo pieno ed indeterminato (profilo professionale istruttore direttivo amministrativo), presentò richiesta di “usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita spettante a norma di legge, al fine di poter partecipare, in qualità di candidato, alla competizione elettorale amministrativa del 3 e 4 ottobre 2021”.


Secondo i ricorrenti, però, dalle 24.00 del 4 ottobre sarebbe tornata ad avere effetto la causa di ineleggibilità. In particolare, secondo questa tesi Ciriolo avrebbe dovuto inserire direttamente, già nella istanza originaria, il riferimento alla conclusione del mandato come fine del periodo di aspettativa non retribuita, in modo da garantire la sussistenza della suddetta condizione senza soluzione di continuità.


Antonio Ciriolo

Ciriolo Antonio, costituitosi in giudizio, dal canto suo ha sostenuto la mancanza, a monte, di un riscontro normativo avvalorante la suddetta tesi, secondo la quale si sarebbe verificato un effetto decadenziale istantaneo ed automatico alla mezzanotte del 4 ottobre. Una richiesta di aspettativa formulata una tantum, secondo la difesa, non sarebbe stata ragionevole, vista l’imprevedibile diversità dei risultati elettorali ipotizzabili (eletto alla carica di Sindaco, eletto alla carica di consigliere comunale, non eletto).


La camera di consiglio presieduta dal giudice Katia Pinto ha accolto la tesi della difesa e stabilito che il ricorso è infondato. “Nel merito”, si legge nella sentenza, “occorre, da subito, rilevare che il candidato Ciriolo Antonio non si trovava nella contestata condizione di ineleggibilità, non solo al momento della proclamazione della elezione alla carica di Sindaco del Comune di Poggiardo, avvenuta il 4 ottobre 2021 in tarda serata, per effetto del collocamento in aspettativa non retribuita regolarmente ottenuto entro il termine ivi indicato (“non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature”) sino alla data suddetta, ma, senza soluzione di continuità, anche dal 5 ottobre 2021, per effetto del collocamento in aspettativa non retribuita richiesto in questo primo giorno di mandato, in tarda mattinata, per tutta la durata del medesimo, essendo i periodi di aspettativa calcolati, notoriamente, in giorni (e non frazioni di giorno) e/o mesi”. “La pubblica amministrazione”, si legge ancora, “è tenuta ad adottare i provvedimenti di cui al comma 3 entro cinque giorni dalla richiesta e, in mancanza, “la domanda di aspettativa accompagnata dalla effettiva cessazione delle funzioni ha effetto dal quinto giorno successivo alla presentazione”, la richiesta del 5 ottobre 2021 è stata espressamente e immediatamente accolta”. “Del resto”, recita il dispositivo, “non è stato allegato dai ricorrenti che il neosindaco nelle more tra le 00.00 del 05.10.2021 e le 12.50 del 05.10.2021 abbia concretamente esercitato le funzioni proprie della carica”.


Ai ricorrenti, il giudice ha imposto anche il pagamento delle spese processuali, per un totale di 12mila euro.


Lorenzo Zito


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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