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Attualità

Medici e sanitari, “eroi” non solo al tempo del Covid

Al Ferrari di Casarano. Chi ci lavora affievolisce vecchiume e carenze strutturali e merita molta più attenzione

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E poi, improvvisamente, ti ritrovi in un reparto di Chirurgia (quello del “Ferrari” di Casarano diretto dalla dott.ssa Stefania Romano) a fare i conti con la macchina del tuo corpo che presenta i segni del tempo, ma anche, e forse soprattutto, con un ambiente fenomenale.


Ho visto e vedo personale medico che oltre alla professionalità, riesce a guidare il paziente, anche emotivamente, nel percorso terapeutico.


Ho visto infermieri e OOSS di una disponibilità eccellente e un grande senso di umanità.


Ho visto ausiliari estremamente ligi nelle proprie mansioni.


Insomma, ho visto la capacità di persone in grado di creare un ambiente familiare per il paziente, e non è cosa da poco.


Poi… ho visto quanto tutto il personale sia molto sotto dimensionato ed ho visto le giornate di lavoro interminabili dei medici.


Sono le stesse persone della sanità pubblica che per mesi e mesi, da un punto all’altro della Penisola, abbiamo chiamato “Eroi”.

A loro sono state fatte promesse su promesse.


Si è giurato che la Sanità italiana sarebbe divenuta priorità, invece ho visto e vedo l’indifferenza del sistema politico nazionale e regionale che fa da contraltare all’abnegazione e alla passione che, nonostante tutto, continuano a dimostrare medici, infermieri e tutto il personale sanitario.


Confesso anche di aver avuto dei pregiudizi, che mai avrei confessato, nei confronti della sanità pubblica, che nell’immaginario collettivo, per molti versi, viene percepita come antiquata, anche nel personale.


E da quel che hanno visto i miei occhi in quel di Casarano, sono proprio gli uomini e le donne che ci lavorano ad affievolire il “vecchiume” e le carenze strutturali e che meritano molta più attenzione da parte della politica.


Cesario Ratano


Appuntamenti

L’Ora Legale con la Ministra per le disabilità a Scorrano

Domenica 13 aprile (dalle 17), presso la scuola elementare in piazzetta dei Caduti scorranesi l’on. Alessandra Locatelli interagirà con le associazioni di volontariato del territorio

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Il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli nel cuore del Salento per incontrare le associazioni.

Sul tema della disabilità, dunque, un momento di partecipazione e riflessione e l’ascolto dei bisogni delle associazioni del territorio.

Per questi motivi l’associazione, come ha spiegato la presidente Adele Esposito, l’associazione “L’Ora legale” di Scorrano ha organizzato l’incontro di domenica 13 aprile, quando, a partire dalle 17, presso la scuola elementare “P. De Lorentis”, in piazzetta dei Caduti scorranesi, Alessandra Locatelli interagirà con le associazioni di volontariato del territorio.

In pratica, ogni associazione potrà dialogare con la Ministra per le disabilità.

Alla fine dell’evento suonerà l’Orchestra di fiati Artistica inclusione” risultata vincitrice per la propria categoria nel concorso internazionale Vienna Fest.

Inoltre, ci sarà l’opportunità di visitare il Museo delle Luminarie, in piazza Vittorio Emanuele, unico in Italia nel suo genere.

Tanti motivi per trascorrere una domenica pomeriggio diversa, in nome dell’inclusione e della partecipazione.

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Attualità

Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore

A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

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Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.

Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.

Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it

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Appuntamenti

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni 

A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

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Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.

«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».

Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.

L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.

Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.

Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.

Il secondo ciclo “La scienza ha un genere? è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.

Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.

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