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Attualità

Suor Elisa Martinez è Beata!

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Da oggi a mezzogiorno Suor Elisa Martinez, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca, è ufficialmente Beata.


Ne da notizia il sito ufficiale della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca: «Durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Il Sommo Pontefice ha autorizzato il Dicastero a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Elisabetta Martinez, Fondatrice della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca».


La Serva di Dio Madre Elisa Martinez nacque a Galatina il 25 marzo 1905.


Il padre, Giacomo, svolgeva il suo lavoro come direttore, nelle ferrovie dello Stato, a Lecce, costretto a cambiamenti per motivi di lavoro. La madre, Francesca, era una contessa, appartenente alla nobiltà, di carattere dolce e materno.


Madre Elisa era dotata di un’intelligenza vivacissima ed era animata da un coraggio apostolico in contrasto con il fisico minuto della persona.


Il suo animo intrepido le dava un’incredibile resistenza alla fatica benché fosse sempre insidiata dal male che già una volta l’aveva allontanata dai suoi progetti di vita.


Aveva sentito, ancora giovanissima, la chiamata alla vita religiosa e realizzata la sua vocazione tra le Suore del Buon Pastore di Angers.


Ma la vita religiosa compromise seriamente la sua salute e, poco più che ventenne, dovette rientrare in famiglia, lasciando l’abito religioso e l’apostolato da poco iniziato a Chieti.


L’abbandono forzato lasciò Elisa Martinez frastornata e spaesata.


Ma il Signore, che non abbandona chi in Lui confida, mise sulla strada di questa giovane un direttore spirituale che le indicò la giusta via.

Passarono anni difficili prima che il progetto potesse prendere forma concreta.


Ed ecco aprirsi per incanto una via. Spinta dall’azione dello Spirito, la signorina Elisa, con il primo gruppo di compagne, si diresse a Miggiano.


Il parroco ricevette il gruppo con benevolenza e mise a disposizione una casa che divenne la culla dell’Istituto.


Consolidato il primo gruppo e ottenuto il riconoscimento giuridico, la Madre incominciò a preoccuparsi di espandere la sua Comunità e neppure la seconda guerra mondiale riuscì a fermarla.


Ancora una volta fu la Provvidenza a guidare i passi della Fondatrice che, sostenuta dalla sua devozione a San Giuseppe e alla Vergine Maria, fondò nuove Comunità nel Nord Italia.


La non comune intelligenza e la rapidità delle decisioni operative della Madre hanno impresso allo sviluppo della Congregazione un ritmo accelerato.


Dapprima l’Europa, poi l’America del Nord, il Canada, l’India e le Filippine. In queste Fondazioni, Madre Elisa accompagnava personalmente le sue Figlie, malgrado le precarie condizioni di salute, i disagi dei lunghi viaggi e i momenti drammatici che non mancarono nella sua vita perché come dice il Vangelo: “L’oro si affina nel crogiolo”.


Ebbe la grazia di rimanere con le sue Figlie fino alla soglia del giubileo d’oro e, finché ebbe il governo effettivo della Congregazione, ne guidò le sorti con una presenza assidua in tutte le Comunità.


Suor Elisa è morta l’8 febbraio 1991 a Roma.


Aradeo

Ragazzi SottoSopra. Generazioni verso l’autonomia

Giovanissimi a rischio marginalità sociale. Per 18 mesi l’associazione “Ariadne” ha operato tra gli adolescenti nell’Ambito di Galatina: «Un felice bilancio conclusivo»

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È un felice bilancio conclusivo quello di “SottoSopra: Generazioni verso l’autonomia”, progetto realizzato nel Salento dall’associazione di promozione sociale Ariadne. Per 18 mesi una rete di professionisti ha operato nell’Ambito territoriale di Galatina tra adolescenti a rischio marginalità sociale e famiglie.

Le attività hanno visto l’associazione al fianco di enti, realtà sociali e istituzioni (Comune di Aradeo, Consultorio Familiare di Galatina e Cooperativa sociale Polvere di Stelle), costruendo nel tempo una rete di lavoro e partenariato.

Ariadne ha presentato i primi risultati di “SottoSopra” al teatro comunale “Modugno” di Aradeo alla presenza del sindaco Giovanni Mauro, dell’assessora comunale alle Politiche sociali Tania D’Acquarica e dell’equipe di progetto.

«Destinatari», spiegano da Ariadne, «sono stati i ragazzi della fascia d’età 13-18 individuati attraverso i Servizi sociali dei Comuni o l’Ambito di zona, ma siamo intervenuti anche sulle famiglie».

«Seguirli, nonostante il supporto degli enti citati, non sempre è stato semplice, tranne in quei casi», sottolineano, «in cui si è creata una buona interazione con le famiglie. Abbiamo operato attraverso l’accompagnamento individualizzato, metodologia finora mai sperimentata in Puglia ma molto sviluppata in Lazio, Piemonte e Lombardia, prevedendo incontri tra il ragazzo e il cosiddetto “compagno adulto”, ruolo che abbiamo sempre assegnato a uno psicologo. Gli incontri non sono avvenuti in luoghi strutturati o prestabiliti ma scelti liberamente di volta in volta: una piazza, un cinema, il mercato o anche a casa se non si aveva voglia di uscire».

«Questo metodo, che ad Aradeo e paesi limitrofi fornisce servizi e prestazioni di consulenza, sostegno psicologico, psicoterapia individuale e di gruppo», precisano ancora quelli di Ariadne, «mira a rendere l’adulto un punto di riferimento diverso da figure come genitori o professori, per adolescenti che spesso non hanno amici, non escono e non vedono nessuno. La figura del compagno-adulto serve proprio a questo: sperimentarsi in una nuova relazione. Poi abbiamo formato, parallelamente, gruppi per adolescenti e altri per i genitori. I primi con incontri bisettimanali mentre i secondi una volta al mese, sempre alla presenza di un terapeuta».

«Un’esperienza», concludono dall’associazione, «che rivela l’importanza del lavoro di gruppo e in rete con il territorio».

SottoSopra: Generazioni verso l’autonomia” è un progetto realizzato da Ariadne APS attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 D.Lgs. 117/2017) – Avviso “PugliaCapitaleSociale 3.0″ – CUP: B65I22000640009.

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Attualità

Caldo africano, Caronte pronto a soffiare sul Salento

Temperature ancora una volta in aumento, caldo sempre più intenso, al Centrosud nella prossima settimana…

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DAL WEEKEND CALDO AFRICANO IN DECISO AUMENTO, TEMPORALI SOLO ISOLATI

Confermata una rimonta dell’alta pressione africana nei prossimi giorni sul Mediterraneo e Italia.

Temperature ancora una volta in aumento, caldo sempre più intenso, al Centrosud nella prossima settimana potremo nuovamente registrare picchi di 38°-40°.

Qualche grado in meno lungo le coste complici le brezze marine, ma qui si farà sentire maggiormente l’afa.

Il caldo del giorno farà aumentare anche le temperature notturne, solo sulla costa, a ridosso del mare, le minime potranno scendere sotto i 23°-25°.

Questo caldo africano, secondo le previsioni di 3bmeteo, ci terrà compagnia fino a fine mese ed anche nei primissimi giorni di agosto, quando tuttavia l’anticiclone potrebbe iniziare a mostrare qualche segnale di cedimento.

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Alessano

Un film su Don Tonino

“Un santo nuovo per una Chiesa nuova (Il sud del sud, La vita di Don Tonino Bello): riprese da gennaio nei luoghi amati e frequentati dal Venerabile

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Un film per raccontare la vita dell’indimenticato (ed indimenticabile) vescovo don il grembiule. Le riprese avranno inizio a gennaio e coinvolgeranno i luoghi appartenuti a don Tonino che la produzione visiterà in agosto. Quindi, certamente, Alessano, paese natio, Tricase dove don Tonino ha lasciato un’impronta indelebile e Molfetta dove da vescovo ha indossato mozzetta e zucchetto.

Il religioso sarà interpretato dall’attore Francesco Oranges, chiamato a riprodurre la serenità del vescovo nella frenesia delle sue giornate, cogliendone attivismo e spiritualità.

La regia del lungometraggio, nato dall’idea di Andrea Coppola, autore di una biografia su don Tonino, sarà curata da Luciano Silighini Garagnani (regista e produttore cinematografico).

Proprio il regista ha anticipato che «sarà un film che rispecchierà fedelmente la vita del Venerabile, come chiesto dalla famiglia in una bellissima lettera».

Il film inizia con una delle tante giornate frenetiche vissute, anche se Don Tonino sembra sorridere sempre e far passare quella frenesia come quotidianità.

È in auto con Michele, un ragazzo che lo guarda tra l’emozione e lo stupore: «Dobbiamo correre verso sud… il sud del sud».

Michele non capisce dove quel prete riesca sempre a trovare la forza di sorridere. E così inizia un racconto, quasi una confessione, di un sacerdote con chi un giorno, scopriremo, proprio da quelle chiacchierate troverà la sua vocazione.

Il titolo del film già spiega molto: “Un santo nuovo per una Chiesa nuova (Il sud del sud, La vita di Don Tonino Bello)’’.

Don Tonino è stato innanzitutto un grande uomo, segnando la sua epoca aldilà del Credo che ognuno di noi professa (se ne ha uno). Il presente è solo una logica conseguenza: il Vescovo con il Grembiule è già considerato un Santo dalla sua gente, soprattutto da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona, anche se per la Chiesa, ufficialmente, è ancora “solo” Venerabile.

Ma è questione di tempo…

 

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