Connect with us

Attualità

Università double face

Sono 97 quelle che rilasciano titoli aventi valore legale. Con un meccanismo di concorrenza che solleva interrogativi…

Pubblicato

il


A cura di Hervè Cavallera





Come si sa, al vertice del processo formativo vi è l’Università (le più antiche in Italia: Bologna, Modena, Padova, Napoli, Roma). Chi completa gli studi universitari, consegue la laurea ed entra (o dovrebbe entrare) nel mondo delle professioni. Se, quindi, le scuole secondarie offrono una vasta gamma di discipline giudicate essenziali per una soddisfacente conoscenza d’insieme, le materie universitarie sono strettamente collegate tra loro e funzionali al futuro esercizio di una professione.





Si ha così una formazione specialistica che, fino ad anni non lontani, avveniva in strutture organizzative chiamate Facoltà (dal latino medievale facultas) in quanto davano la facoltà di esercitare varie professioni.





LA STORIA





Sino agli anni Trenta del secolo scorso le Facoltà erano Giurisprudenza; Lettere e Filosofia; Medicina e Chirurgia; Scienze matematiche, fisiche e naturali.
Vi erano poi gli Istituti Superiori annessi alle Università con le Scuole di Ingegneria, Architettura, Farmacia e l’Istituto Superiore di Magistero.





Nel 1935 nacque la Facoltà di Agraria, nel 1936 Economia e Commercio, già tutte Scuole superiori.
Col Decreto Legislativo Luogotenenziale 23 novembre 1944, n. 382 sono nati gli ordini professionali così come ancora oggi in gran parte sono.
Col dopoguerra tutto poi è rimasto sostanzialmente eguale, tenendo presente che solo i diplomati del liceo classico potevano accedere a tutte le facoltà (quelli dello scientifico non potevano accedere a Lettere e Filosofia).





Gli altri diplomi consentivano l’accesso solo ad alcune Facoltà. Poi sono venuti gli anni inquieti del ’68 e la legge 910 del 1969 ha liberalizzato l’accesso alle Università. Ciò ha generato un processo di massificazione delle Facoltà universitarie che è durato negli anni, con una selezione che avveniva durante il cursus universitario.
Molto tempo dopo, con la riforma Gelmini del 2010, le Facoltà sono state soppresse e sostanzialmente sostituite con i Dipartimenti universitari che organizzano la didattica dei vari Corsi di laurea. Il processo di massificazione della frequenza universitaria è ben comprensibile alla luce della speranza degli studenti di pervenire ad attività lavorative considerate soddisfacenti sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale. Ma l’Università al tempo stesso non ha come suo compito solo quello di avviare alle professioni, bensì anche quello di essere il centro della ricerca. E si tratta di un aspetto per nulla secondario. Invero la Legge Casati del 1859 (prima legge del Regno d’Italia) affermava all’art. 47 che l’istruzione universitaria aveva per fine «di indirizzare la gioventù, già fornita delle necessarie cognizioni generali, nelle carriere sì pubbliche che private in cui si richiede la preparazione di accurati studii speciali, e di mantenere ed accrescere nelle diverse parti dello Stato la coltura scientifica e letteraria», accentuando così l’aspetto professionalizzante.
Diversamente, la riforma Gentile (1923) ha sottolineato quello della ricerca («l’istruzione superiore ha per fine di promuovere il progresso della scienza e di fornire la cultura scientifica necessaria per l’esercizio degli uffici e delle professioni», tit. I, capo I, art.1).





Infatti per l’accesso alle professioni vi sarebbero stati degli esami di abilitazione.
Il ruolo primario della ricerca è tuttora ribadito nell’art.6 , titolo I, della legge 9 maggio 1989, n. 168 e la legge 240 del 2010 all’art.1 riconosce le Università come «sede primaria di libera ricerca e di libera formazione nell’ambito dei rispettivi ordinamenti».
I docenti universitari non sono in primo luogo degli insegnanti, bensì degli studiosi ed essi devono trasmettere ai discepoli il frutto delle loro ricerche.





QUALITÀ E QUANTITÀ




Ciò da un lato garantisce l’autonomia scientifica del professore universitario e dall’altro pone in continua innovazione lo status delle discipline mediante l’acquisizione di nuovi risultati.
Di qui l’importanza della competenza che il docente deve avere e al tempo stesso la necessità che l’acquisisca anche l’allievo.





Ci si trova pertanto di fronte ad una situazione complessa. Se l’università è in primo luogo un centro di ricerca, è pur vero che la maggior parte di chi si iscrive lo fa in vista dell’esercizio di una professione, non per diventare degli studiosi. La legge del 1923 ha a suo modo risolto il problema attraverso le abilitazioni professionali post-lauream che tuttora permangono. Una volta conseguito il titolo di dottore, segue infatti una fase di apprendistato, di avviamento al lavoro per dirla semplicisticamente, fase che si conclude con il conseguimento di una abilitazione e la conseguente iscrizione ad un albo professionale.





Sotto tale profilo l’Università ha conservato il suo carattere prevalentemente scientifico, ma a partire dagli anni Settanta del secolo scorso il numero delle Università è notevolmente cresciuto secondo una logica funzionale agli sbocchi lavorativi e non affatto scientifici.
Ciò ovviamente ha avuto ripercussioni sullo stesso reclutamento del personale docente e sulla natura stessa delle Università.
Non a caso è stato introdotto il numero chiuso in Medicina, sancito dalla legge 264 del 1999, e quindi in varie Facoltà sono stati stabiliti dei test di accesso per un numero programmato di studenti.
Si tratta di far convivere qualità e quantità e ciò non è affatto facile.





OGGI





Al momento in Italia esistono Università statali, non statali, pontificie, telematiche.
Sono 97 quelle che rilasciano titoli aventi valore legale.





È evidente a questo punto che scatta un meccanismo di concorrenza che solleva non pochi interrogativi sulla qualità o meglio sulla facilitazione dei percorsi. Una Università efficiente è quella che favorisce una seria preparazione scientifica che potrà essere poi adeguatamente spesa nell’esercizio della professione.
Ma il sistema concorrenziale promuove inevitabilmente agevolazioni curriculari che possono avere ripercussioni sulla effettiva qualità della formazione.





Del resto, la stessa crescita del numero dei docenti e le modalità di reclutamento non escludono la presenza di ombre. E la questione della qualità di docenti e laureati diventa fondamentale, di là dalle astratte griglie di valutazione. Né è il solo problema.
La divisione, avvenuta a partire dal 1988, tra Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica ha generato una spiacevole separazione (da un punto di vista della continuità formativa e della collaborazione) tra istituzioni che dovrebbero essere tra loro in chiaro collegamento.





Inoltre se il numero annuale dei nuovi iscritti supera, attualmente, mediamente i 200.000, non mancano altri problemi in quanto si prevede una drastica diminuzione delle iscrizioni in seguito al calo demografico, tanto che si calcola che intorno al 2040 si dovrebbe giungere a un -32% di iscritti rispetto al presente e l’attuale sistema universitario andrebbe incontro ad una forte crisi e numerose sedi, specialmente nel Mezzogiorno che vede un grave esodo giovanile, sarebbero costrette a chiudere.
Insomma ci si trova di fronte ad una realtà istituzionale da rivedere con estrema attenzione.


Appuntamenti

Legge elettorale, le “Preferenze” di Montesano Salentino

Domani sera consiglio comunale aperto. All’ordine del giorno la petizione con circa 500 firme per l’addio ai listini ai bloccati e il voto di preferenza anche alle politiche

Pubblicato

il

Alle elezioni politiche con la possibilità di esprimere direttamente la propria preferenza sui candidati invece dei cosiddetti listini bloccati.

È quanto chiedono i quasi 500 firmatari di una petizione a Montesano Salentino.

L’argomento sarà discusso domani sera, partire dalle 19 in un consiglio comunale monotematico aperto proprio a Montesano.

All’ordine del giorno, come annunciato dal sindaco Giuseppe Maglie, la «Raccolta firme di 484 cittadini elettori con richiesta di adozione di una deliberazione da trasmettere al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro degli Interni per l’inserimento nella legge elettorale della possibilità di esprimere due preferenze, ambo i sessi, per l’elezione dei rappresentanti in Parlamento».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

David di San Cassiano, piccola grande stella della Kickboxing

Il giovanissimo kickboxer colleziona successi e si qualifica ai campionati Mondiali e italiani di Kickboxing, che si terranno nella repubblica di San Marino il 17 e 18 maggio

Pubblicato

il

David Maggio, 7 anni, giovanissimo kickboxer, continua a collezionare successi.

Lo scorso 6 aprile accompagnato dal suo coach Antonio Napoli della palestra Arena Fitness di Neviano, ha partecipato alla quarta tappa ufficiale di campionato tenutasi nel palazzetto dello sport di Trebisacce (Cs).

Il giovanissimo David, di San Cassiano, ha portato a casa risultati eccellenti, vincendo tutte le tappe della sua categoria (30 kg) e qualificandosi, di fatto, ai campionati Mondiali e italiani di Kickboxing, che si terranno nella repubblica di San Marino il 17 e 18 maggio.
David ha dimostrato il massimo impegno, affrontando i propri avversari con coraggio ed una tecnica impeccabile che, oltre ad essere doti proprie, confermano la qualità e la preparazione guadagnate in allenamento.

Il talento e la determinazione del piccolo David sono qualità tipiche di un grande campione.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

FAI… una domenica a Morciano di Leuca

FAI Finibus Terrae, con gli Apprendisti Ciceroni del comprensivo di Salve, Morciano e Patù tra palazzi, torri, chiese e frantoi ipogeo

Pubblicato

il

Conosciamo il territorio con il FAI (Delegazione di Lecce, Gruppo de Finibus Terrae).

In programma una passeggiata, a Morciano di Leuca, tra i vicoli più antichi del centro storico tra palazzi, torri, chiese e frantoi ipogei.

Gli Apprendisti Ciceroni, gli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo di Salve Morciano e Patù guideranno i visitatori alla scoperta di storia e tradizioni di questo piccolo centro del Capo di Leuca.

Domenica 13 aprile, dalle 9,30, appuntamento a Morciano di Leuca, in via Roma 4.

Per informazioni 339 34 72 356.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti