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Cronaca

Domani l’addio di Supersano al giovane Antonio, scomparso nel sonno

I funerali presso la chiesa Matrice. Il saluto del sindaco: “Non c’è cuore che non pianga lacrime di dolore, perché in fondo Antonio poteva essere il figlio di ognuno di noi”

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Si terranno domani, martedì 25 aprile, i funerali di Antonio Rizzo, il giovane scomparso a Supersano nella notte tra venerdì e sabato scorsi, dopo una normale serata trascorsa in compagnia degli amici.


L’ultimo saluto sarà alle ore 16 presso la chiesa Madre del paese.


Antonio Rizzo si è spento nel sonno nel letto di casa sua. A farne la tragica scoperta la madre, al mattino seguente. Il 118 ne ha constatato il decesso ed il pm di turno ha disposto una ispezione cadaverica per chiarire se vi fossero eventuali elementi riconducibili all’arresto cardiaco che ha portato il alla scomparsa del 23enne.


La notizia ha sconvolto l’intero Salento ed è stata ripresa anche da testate nazionali.


Il sindaco e l’amministrazione comunale di Supersano hanno espresso cordoglio alla famiglia con queste parole: “Profonda tristezza e incredulità sono i sentimenti che ci assalgono alla notizia di una giovane vita che si spegne, perché con la sua morte la comunità ha perso un pezzo di futuro.

Antonio era un ragazzo giovane, solare, sportivo, appassionato per il calcio e con tanti progetti e sogni da dover ancora realizzare…

In questo momento di profondo dolore non vi sono parole adatte per poter colmare il profondo vuoto, ma la morte ci coglie tutti di sorpresa e quando ad essere strappato via da questa vita, è un giovane, non c’è cuore che non pianga lacrime di dolore, perché in fondo Antonio poteva essere il figlio di ognuno di noi.

In questi giorni, Supersano tutta piange Antonio e si stringe commossa al dolore che ha colpito sua mamma Samantha, suo padre Massimiliano, sua sorella Sofia e i piccoli nipoti Christian e Giulia, dei parenti tutti e degli amici che con lui hanno vissuto fino ad ora questo suo cammino di vita.

Antonio ha lasciato in tutti noi un grande vuoto ed è inaccettabile doverti dire addio a soli 23 anni…

Per questo ti salutiamo semplicemente con “Ciao Antonio, Supersano ti abbraccia forte!


Cronaca

Baby gang accerchia e malmena 17enne invalido

Choc a Galatina: si filmano mentre aggrediscono coetaneo in stazione. Sabato scorso avrebbero pestato e denudato un altro minorenne

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Inaudita violenza di tanti contro uno, solo e indifeso. Una baby gang, ripresa dalla videocamera di uno smartphone, con un blitz serale dello scorso mercoledì, accerchia e malmena un ragazzo di origini straniere, invalido al 100%.

Siamo a Galatina. La vittima, 17 anni, in un primo momento ha tenuto l’episodio per sé, probabilmente temendo di subire ripercussioni nel raccontarlo.

Ma quando la madre ha notato lividi e ferite sul suo corpo, il ragazzo ha ripercorso quei terribili momenti.

Nel frattempo, le immagini, girate da uno degli smartphone dei presenti, sono finite sui social (il video è a fine articolo).

I fatti

L’aggressione da parte del gruppo di bulli (coetanei della vittima) si è verificata nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina.

La vittima si trovava qui in compagnia di alcuni amici.

A scatenare la violenza sarebbero stati motivi futili motivi: probabilmente il 17enne si sarebbe concesso la “licenza” di rispondere ad una provocazione verbale.

Ecco quindi la spedizione punitiva, con tanto di testimonianza video e di commento di sottofondo.

Nel video originale, si sente la voce di una ragazza che incita gli aggressori, definendoli “la gang del bosco”.

Identificati

La Polizia avrebbe già identificato i componenti della gang, composta da una decina di minorenni, tra cui anche ragazzine, alcuni dei quali infra quattordicenni già resisi in passato responsabili di atti vandalici e scorribande.

Secondo l’ANSA, al gruppo è attribuita anche un’altra aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un minorenne che sarebbe stato picchiato e denudato. Il gruppo è conosciuto perchè posta le proprie bravate sui social e i vari componenti si fanno ritrarre anche in pose aggressive, incappucciati e armati con coltelli e spranghe

Il 17enne aggredito in stazione mercoledì sera è stato trasportato in ospedale, dove ha avuto una prognosi di 25 giorni. La madre, nella serata di ieri, ha sporto denuncia.

Le immagini

Abbiamo provveduto a sfocare le immagini originali, che restano comunque forti e sconsigliate ad un pubblico suscettibile. Il video è suddiviso nei due seguenti file.

Video 1:

Video 2:

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Casarano

Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

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Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.

I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.

Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.

A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.

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Cronaca

Militare salentino sventa suicidio a Pescara

Gesto eroico per 25enne matinese in servizio presso la locale Capitaneria di Porto

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Un gesto esemplare, dettato da grande umanità ma anche da grande prontezza all’intervento e all’azione, quella che caratterizza uomini e donne della Guardia Costiera.

Giovanni Manuel Carbone, 25 anni, originario di Matino, comune di prima classe in servizio nella motovedetta Cp 729 della capitaneria di porto di Pescara, ha scongiurato una tragedia, salvando la vita ad un giovane che stava per lanciarsi dal ponte del mare di Pescara.

Il giovane salentino stava percorrendo di sera, fuori servizio, l’area pedonale del ponte del mare quando ha notato nel punto più alto del ponte un ragazzo seduto sul parapetto, con lo sguardo perso nel vuoto e il busto che dondolava pericolosamente nel baratro.
Intuendo lo stato confusionale in cui versava il giovane, il militare si è avvicinato e lo ha afferrato dalla giacca e dai pantaloni per evitare che cadesse.

Poi dopo una delicata opera di convincimento è riuscito nell’impresa di farlo scendere dal parapetto e lo ha affidato agli agenti della Questura, nel frattempo arrivati sul posto.

La stampa abruzzese ha accolto con grande enfasi la notizia. Lo stesso si può dire per il corpo della Guardia Costiera, da cui si è pronunciato così il Contrammiraglio Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo di Pescara: “La salvaguardia della vita umana in generale, ed in mare in particolare, è uno dei compiti più nobili affidati al Corpo delle Capitanerie di porto, che contraddistingue e caratterizza, anche fuori dal servizio, le donne e gli uomini della Guardia Costiera”.

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