Attualità
Rally del Salento, la gara dei migliori
Questo week-end i più forti piloti nazionali si daranno battaglia nel “55° Rally del Salento”. Ben 19 le vetture delle due classi “regine”, 6 le R5/Rally2 e 3 le WRC, spiccano tra i 48 equipaggi iscritti alla seconda prova del C.I.R.A.-Campionato Italiano Rally Asfalto

Tutto pronto in vista del 55° Rally del Salento, gara organizzata dall’Automobile Club di Lecce e secondo appuntamento del C.I.R.A.-Campionato Italiano Rally Asfalto, in programma venerdì 26 e sabato 27 maggio.
Intanto è stato pubblicato l’elenco degli iscritti: saranno 48 le vetture che passeranno transiteranno, in Piazza Mazzini a Lecce, sotto la bandiera tricolore a partire dalle ore 18:00. Presenti tutti i big della serie tricolore riservata agli specialisti dei fondi asfaltati.
La Puglia e la provincia di Lecce attendono quello che rappresenta il fiore all’occhiello delle manifestazioni automobilistiche su strada: il “Rally del Salento”.
Anche in questa occasione, accanto al rally “moderno”, così come accade dal 2018, si svolgerà “Rally Storico del Salento”, giunto alla quinta edizione e che vedrà al via otto equipaggi.
Tanta attesa per questa cinquantacinquesima edizione che conta su uno schieramento di ben 19 vetture di vertice, tra WRC ed R5, quasi tutte portate in gara dai migliori pioti della scena sportiva nazionale, che avranno l’opportunità di fare incetta di punti per il Campionato Italiano Rally Asfalto grazie al coefficiente maggiorato ad 1,5.
Dunque il 40% degli iscritti è rappresentato dalle auto di equipaggi chiamati a contendersi il successo assoluto: 3 sono le vetture appartenenti alla classe WRC e le restanti 16 fanno tutte parte della classe R5/Rally2 che hanno ormai raggiunto un livello di competitività pari, se non superiore alle ex regine della rassegna iridata.
Vetture di grande interesse e nomi altisonanti caratterizzeranno questa seconda prova del tricolore asfalto che vedrà al via con il numero 1 l’attuale leader del campionato nonché vincitore della gara nel 2018, il bresciano Stefano Albertini che, in coppia con Danilo Fappani su Skoda Fabia Evo Rally2, andrà alla ricerca, dopo Verona, del secondo sigillo stagionale nella serie, risultato che gli consentirebbe di poter allungare in classifica.
A contrastare le intenzioni del due volte vincitore della serie con il precedente acronimo di CIWRC, ci sarà, su identica vettura, colui che lo insegue a breve distanza nella lotta per lo scudetto, il detentore dello scettro della gara e del campionato, il romagnolo Simone Campedelli che, coadiuvato da Tania Canton, punterà al massimo risultato, forte anche del positivo apporto fornito dalle gomme MRF nell’edizione 2022.
Alla ricerca del successo pieno andrà anche il 3 volte campione europeo, vincitore della gara nel 2007, il friulano Luca Rossetti in abitacolo con Eleonora Mori, attuale terza forza del campionato al via su una Hyundai i20 N R5/Rally2.
Decisi ad avviare bene la stagione partendo appunto dal Salento dopo l’assenza in terra veneta anche i due nomi di grido presenti in classe WRC anche loro già vincitori in passato sia della gara sia del CIWRC: Corrado Fontana, su Hyundai NG i20 WRC con alle note Nicola Arena, e Luca Pedersoli su Citroen Ds3 WRC con Corrado Bonato sul sedile di destra.
Pronti ad attaccare i vertici della classifica anche il molisano Giuseppe Testa con Gino Abatecola su Skoda Fabia R5/Rally2 quarti in quel di Verona e il biellese Corrado Pinzano con Mauro Turati su Citroen C3 R5/Rally2, terzo assoluto al “Salento” 2022.
Da seguire con attenzione anche le performance del restante nutrito gruppo in gara su Skoda Fabia R5/Rally2 a cominciare dal vicentino Paolo Menegatti al via con Nicola Rutigliano che torna in Puglia a distanza di qualche anno dalla positiva prestazione che lo aveva visto tra i protagonisti della lotta tra le due ruote motrici e degli esordienti, in terra leccese, il trevigiano Rudy Andriolo affiancato da Manuel Menegon e il vicentino Paolo Nodari, della partita con il figlio Giulio.
Alto livello di attenzione andrà riposto anche nei confronti del foggiano Giuseppe Bergantino che, per la prima volta in coppia con Andrea Colapietro, avrà nel mirino il prezioso bottino di punti per la C.R.Z.-Coppa Rally di Zona 7 e che, date le sue indiscusse doti velocistiche, potrebbe tranquillamente inserirsi nella lotta per le posizioni nobili dell’assoluta.
Obiettivo C.R.Z. anche per il ceccanese Stefano Liburdi, con Mattia Cipriani su Hyundai i 20 NR5/Rally2 , deciso anche a riscattare l’opaca prestazione dello scorso anno e per il molisano Riccardo Di Iuorio, con Cristian Quarta su una Citroen C3R5/Rally2, confortato dalla bella performance colta al recente “Rally Città di Casarano”.
Tra gli Over 55 lotta tra il livornese Giovanni Galleni con Luca Ambrogi su Citroen C3 e i due lariani Luigi Fontana con Giovanni Agnese su Hyundai Ng i20 WRC e Pietro Porro con Alberto Contini su Toyota Yaris N5 Nazionale.
A completare il quadro delle vetture di vertice ci saranno le restanti Skoda Fabia R5/Rally2 di Riccardo Pisacane e Gianmarco Potera, di Tommaso Memmi e Maurizio Iacobelli, di Antonio Forte e Pasquale Fiorito e la Peugeot 208 T16 di Mauro Santantonio e Danilo Memmi.
In Super 1600 lotta a due tra le Renault Clio di Ludwig Zigliani e dell’attuale primo in classifica della coppa di categoria nel C.R.Z. Marco Dell’Elce.
Esordio su Renault New Clio Sport R3 per Andrea Pisacane che vestirà i favori del pronostico nella sfida tra gli Under 25, il giovane leccese dovrà vedersela con Pierluigi Di Vito.
Da seguire il confronto in classe Rally4 tra Gianluca Saresera, Mattia Mele, Mauro Adamuccio e Fernando De Rosa, tutti su Peugeot 208.
Tra le Rally4/R2 invece sfida aperta tra le vetture simili, ma in versione Vti, di Antonio Dino Palma, secondo nella coppa di categoria del C.R.Z. e il rientrante nei rally Francesco Marotta.
In N3, con due Renault Clio Rs, saranno pronti a darsi battaglia Michele Campagna, detentore del titolo nella Coppa di Zona e Michele Serafini.
In K10 su Peugeot 106 ci sarà Francesco Casto e in A6, su Opel Corsa, il detentore del titolo nel CRZ Luca Finguerra.
In N2 il nome di spicco sarà quello di Paolo Garzia, in gara con Peugeot 106.
In A0, su Fiat Seicento, si assisterà al ritorno in gara di Rudi Costa che festeggerà il suo cinquantesimo compleanno il giorno prima della gara.
Per quanto concerne le Racing Start Plus da seguire tra le sovralimentate fino a 1.6 il confronto tra Mauro Leo su Peugeot 208 e Marco De Mitri su BMW Mini Cooper.
Tra le 1.4 invece presenza di Nunzio Fanelli su Abarth 500.
Tra le aspirate in 1.6 ci sarà Daniele Ferilli su Citroen Saxo e tra le 1.4 Antonio Branca su Peugeot 106.
In RS16 confronto da seguire tra Gianfranco Manco su Peugeot 106 e Vincenzo Crisigiovanni su Citroen Saxo.
Tra gli 8 partecipanti al “5° Rally Storico del Salento”, valido quale seconda prova del T.R.Z.-Trofeo Rally 4^ Zona, con il leccese Marco De Marco deciso ad iscrivere per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della gara, sarà al via su una BMW M3 Gruppo A del 4° Raggruppamento.
Su una Porsche 911 SC del 3° Raggruppamento sarà al via il palermitano Alessandro Russo.
Da seguire anche la gara dell’altro pilota leccese Fioravante Totisco su Opel Manta 400 del 4° Raggruppamento e degli altri due driver palermitani al via su Opel Kadett Gsi sempre del 4° Raggruppamento Sergio Palazzolo e Mario Avara, desiderosi di riscatto dopo la delusione dovuta al ritiro al “Rally Targa Florio”.
Tutti i dettagli sulla gara e l’elenco iscritti completo su www.rallydelsalento.eu
Quest’anno anche “il Gallo” è Media Partner dell’importante kermesse salentina insieme alle emittenti radiofoniche “Mondo Radio” e “Radio Aurora” che, come da “tradizione”, hanno allestito un ricco programma di servizi e collegamenti in diretta.
Gianluca Eremita
* nella foto in alto Campedelli Simone-Rappa Gianfrancesco, Skoda Fabia R5, vincitori nel 2022 (foto Massimo Bettiol)
Il podio del 54° Rally del Salento (foto Massimo Bettiol)
Pinzano Corrado-Zegna Marco, Volkswagen Polo R5, terzi nel 2022 (foto Massimo Bettiol)
Attualità
IL Festival del Capo di Leuca sul palcoscenico milanese
Il 31 marzo presso il Salone dell’Orologio di Milano PerCorsi si terrà un evento formativo dal titolo “Musica e Contemporaneità…

Il Festival del Capo di Leuca, rassegna cameristica internazionale, che quest’anno festeggia la quinta edizione, sbarca a Milano.
La kermesse ideata nel 2021 da ELEUSI aps e dal suo presidente e direttore artistico Alessandro Licchetta, infatti, sarà presentata a Milano nell’ambito di un’iniziativa di formazione a beneficio dei giornalisti lombardi ed organizzata dall’associazione MILANO PERCORSI impresa Sociale.
Il 31 marzo 2025, dalle ore 15 alle ore 18.00, infatti, presso il Salone dell’Orologio di Milano PerCorsi in Corso Buenos Aires 79, si terrà un evento formativo dal titolo “Musica e Contemporaneità. Il quadro del presente”
L’evento, dedicato a giornalisti di tutta Italia, è fruibile in modalità mista: online o in presenza.
Introdurranno Francesco Caroprese, Vicepresidente Ordine Giornalisti della Lombardia e Marcello Guadalupi, Giornalista e Presidente Milano PerCorsi – Modererà Francesca Lovatelli Caetani, giornalista.
Sono previste le relazioni Giulio Mazzoleni – Artist Manager e Autore sul tema «La Musica e le Arti Performative». Successivamente Carlo Franza – Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Storia dell’Arte – Giornalista e Critico de Il Giornale, fondato da Indro Montanelli, illustrerà il tema della “Musica nelle Poetiche del Novecento Italiano».
A seguire si alterneranno Bruno Di Girolamo – già Ordinario di Clarinetto al Conservatorio di Santa Cecilia – Roma sugli «Aspetti della musica sacra e profana contemporanea» e Alessandro Licchetta – Pianista e direttore artistico sul tema «ll Festival del Capo di Leuca. Rassegna Cameristica Internazionale».
Concluderà Elia Bertolazzi – Musicologo e divulgatore, relazionando sul tema «La divulgazione musicale ai tempi dei social: caratteristiche e prospettive».
Per il Salento, invece, grazie alla partecipazione di Alessandro Licchetta, questo evento costituisce la ghiotta occasione di far conoscere il territorio del Capo di Leuca ed il suo Festival itinerante che anche quest’anno porterà i suoi concerti nei luoghi più inconsueti e suggestivi dei borghi salentini.
In questo senso il Prof. Licchetta e l’associazione Eleusi aps si caratterizzano per essere gli ambasciatori al Nord ed in tutta Italia delle bellezze naturali, architettoniche e culturali della nostra estrema penisola.
Per ulteriori informazioni circa le attività di ELEUSI e del Festival : www.eleusiaps.it , Instagram Eleusiaps Festivaledelcapodileuca . Per vedere tutti i video dei concerti su YouTube: Eleusi aps
Attualità
Porsche non investe più. «Altra opportunità persa»
Il presidente di Confindustria Lecce Valentino Nicolì: «Non possiamo permetterci che altri investimenti di questa portata vadano persi per conflitti risolvibili o per incertezze amministrative. Le imprese che credono nel nostro territorio devono poter contare su una visione condivisa di crescita e su un contesto amministrativo chiaro e favorevole agli investimenti»

Confindustria Lecce esprime profonda amarezza e forte disappunto per quanto accaduto in questi mesi che ha poi determinato la decisione del Gruppo Porsche di rinunciare al piano di sviluppo del Nardò Technical Center (NTC): «Un’occasione persa per il nostro territorio, l’ennesima sconfitta».
Una scelta che, seppur maturata in un contesto internazionale complesso, come sottolineato dalla stessa azienda, «evidenzia ancora una volta quanto la mancanza di visione da parte del nostro territorio e le criticità locali ostacolino l’attrazione di investimenti strategici per lo sviluppo. Una perdita pesante in termini di innovazione, occupazione e crescita economica, che rischia di compromettere la credibilità internazionale della provincia di Lecce. È sfumata la possibilità di costruire un polo d’eccellenza mondiale per l’industria automobilistica e tecnologica, ad opera di un’azienda che si è sempre contraddistinta per l’attenzione al rispetto delle normative vigenti, per l’impegno verso la tutela ambientale e per l’adozione di elevati standard di benessere per i lavoratori».
Il presidente di Confindustria Lecce Valentino Nicolì ha sottolineato con forza l’importanza dell’investimento e «il danno che la sua mancata realizzazione comporta per l’intero tessuto economico locale: la perdita del piano di sviluppo dell’NTC rappresenta una battuta d’arresto per il nostro territorio, che avrebbe potuto trarre enormi benefici dalla presenza di un marchio di rilevanza mondiale, possibile volano di attrazione di ulteriori investimenti in un territorio che ha bisogno d’impresa, d’innovazione e competitività. Parliamo di un investimento da 450 milioni di euro che avrebbe consentito di modernizzare e potenziare un’infrastruttura chiave, rendendola un punto di riferimento a livello globale per la sperimentazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie della mobilità. Un’opportunità persa non solo per il settore automotive, ma per tutto l’indotto economico e occupazionale che ne sarebbe derivato».
Il progetto avrebbe rafforzato il ruolo di NTC come polo d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo, creando sinergie con il mondo universitario e con le imprese locali e posti di lavoro.
Già nel 2023 Porsche, dimostrando attenzione per il territorio, ha aperto a Lecce una unità specializzata, con professionalità di alto profilo, nella produzione di software per veicoli intelligenti e connessi.
«Non possiamo permetterci che altri investimenti di questa portata vadano persi», continua Nicolì, «per conflitti risolvibili o per incertezze amministrative. Il nostro territorio ha già difficoltà nell’attrarre investimenti a causa di infrastrutture carenti e di una logistica poco competitiva. Lo ribadisco a nome di tutti gli imprenditori della provincia di Lecce: da parte di alcuni deve cessare il clima ostile all’impresa che serpeggia ormai da tempo: le imprese hanno un inestimabile valore sociale, portano ricchezza sul territorio in cui insistono, attraverso il lavoro e il sostentamento alle famiglie. Senza impresa non ci può essere né sviluppo, né crescita o servizi. L’auspicio è che la decisione di Porsche non venga seguita da altri e che aziende potenzialmente interessate a investire qui permangano nelle loro decisioni, invece di spostarsi altrove. Non possiamo permetterci di perdere altre opportunità per inerzia o per mancanza di una strategia chiara. Il confronto tra istituzioni, imprese e comunità locali deve essere costruttivo, basato su una visione di sviluppo sostenibile che non metta in contrapposizione innovazione e tutela ambientale, ma che le integri in un modello di crescita equilibrato».
La Carta dei valori e dei principi di Confindustria colloca «la sostenibilità a fianco di innovazione e competitività quale valore fondamentale nell’agire dell’impresa; è fondamentale che si comprenda l’importanza di coniugare lo sviluppo industriale con la sostenibilità ambientale ed è necessario farlo con un approccio equilibrato che tuteli la competitività delle imprese e dei territori».
Confindustria Lecce ribadisce la necessità di un dialogo efficace tra tutti gli attori coinvolti, affinché il territorio possa attrarre e consolidare nuove iniziative strategiche: «Le imprese che credono nel nostro territorio devono poter contare su una visione condivisa di crescita e su un contesto amministrativo chiaro e favorevole agli investimenti. La nostra priorità deve essere quella di rendere Lecce e la Puglia destinazioni attrattive per progetti di qualità, capaci di generare valore, occupazione e competitività per l’intero sistema economico locale».
«Se vogliamo un Salento capace di competere con le aree più avanzate d’Europa», conclude Valentino Nicolì, «dobbiamo creare le condizioni affinché le imprese trovino qui un terreno fertile per crescere e innovare. Confindustria Lecce è pronta a fare la propria parte, impostando una politica industriale rispettosa delle normative e della sostenibilità ambientale, ma che garantisca un futuro prospero al territorio».
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Attualità
Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO
Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.
L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.
L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea Terme, Otranto, Minervino di Lecce, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino.
L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase
Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».
Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».
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