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Attualità

“Eliminare il cancro del collo dell’utero si può, con un vaccino efficace e sicuro”

Papilloma Virus, il prof. Pier Luigi Lopalco presenta proposta di legge, «un’azione importante soprattutto per la salute delle donne e in linea con la strategia internazionale dell’OMS di eliminazione del tumore del collo dell’utero»

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Garantire la vaccinazione attiva e gratuita contro il Papilloma Virus (HPV) a tutte le donne nate dal 1996, alle donne fino al compimento dei 26 anni che non si siano già vaccinate in precedenza, ai ragazzi a partire dalla coorte di nascita 2006 e a tutte le donne sottoposte a trattamenti per lesioni di alto grado nonché raggiungere gli obiettivi di copertura previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) mettendo in campo una strategia efficace di contrasto alla diffusione dell’HPV.


Sono questi gli obiettivi della proposta di legge depositata questa mattina che, proposta dal Consigliere regionale del Partito democratico Pier Luigi Lopalco (primo firmatario), che ha raccolto l’adesione «entusiastica» dei Consiglieri appartenenti ai gruppi di maggioranza.


Il Papilloma Virus, si legge nella relazione introduttiva, è la principale causa di diverse forme tumorali maligne, prime fra tutte per frequenza ed impatto sanitario il carcinoma del collo dell’utero, ma esistono forme che possono portare allo sviluppo del tumore al pene e all’ano nonché a carcinomi del distretto testa-collo


Gli studi hanno accertato negli anni che la vaccinazione contro l’HPV si è dimostrata estremamente sicura ed efficace.


Ciononostante, la copertura vaccinale media per HPV è ancora oggi al di sotto della soglia ottimale prevista dal PNPV (95% nel 12° anno di età) e anche a livello territoriale, nessuna regione italiana, Puglia compresa, raggiunge la percentuale richiesta in nessuna delle coorti interessate.

Tale proposta di legge, «dalla cui applicazione non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale», determinerebbe invece una serie di vantaggi a livello sanitario riducendo il potenziale rischio di contrazione del virus e, nel medio termine, importanti risparmi per la spesa sanitaria.


Pier Luigi Lo Palco


«Oggi», ha dichiarato Pier Luigi Lopalco, «si parla tanto di vaccini contro il cancro come di una nuova frontiera della medicina. Dimentichiamo che un vaccino estremamente efficace che previene molte forme di tumore, fra cui il cancro del collo dell’utero è disponibile da anni. L’Italia è stata pioniera nel 2007 ad avviare la vaccinazione di massa contro il papillomavirus, primo paese in Europa. Nonostante ciò, sono ancora tanti, ragazze e ragazzi, a non essere stati vaccinati pur avendone diritto. La nostra Regione ha un’ottima struttura a supporto dei programmi vaccinali, ma come le altre regioni, ha sofferto della disinformazione che aleggia intorno alle vaccinazioni e della stanchezza del sistema causata dagli ultimi anni di pandemia. Credo che questa proposta di legge rappresenti un’azione importante soprattutto per la salute delle donne e in linea con la strategia internazionale dell’OMS di eliminazione del tumore del collo dell’utero. Mi auguro pertanto che tale proposta venga accolta con favore da tutte le forze politiche perché di fronte alla tutela della salute non devono esserci divisioni tra partiti e che quanto prima possa partire l’iter di discussione in Commissione regionale».


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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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