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Attualità

La fotografia del Terzo Settore Salentino

Nel Bilancio Sociale del CSV BR LE. 116 Comuni e 1.903 ETS iscritti al RUNTS: è l’area di competenza dei servizi erogati dal CSV Br Le che nel bilancio fotografa un territorio in fermento, con il coinvolgimento di migliaia di cittadini e studenti (oltre 5.000). Ecco tutti i numeri

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Secondo i dati nazionali, la pandemia ha ridisegnato il mondo del volontariato; ad un calo dei volontari si registra un incremento delle reti. Il Centro Servizi Volontariato Brindisi Lecce, ha voluto soffermarsi invece sui dati dei territori Salentini in relazione ai servizi offerti gratuitamente su 116 comuni delle due province e agli oltre 1900 Enti di Terzo settore operanti sul nostro territorio. Una fotografia lunga un anno, il 2022, che rivela attraverso i numeri l’importanza del mondo associativo, la vivacità culturale e solidale di un popolo che non si è mai fermato, con il costante supporto del CSV.


Il presidente Luigi Conte


«Fare il punto, attraverso i dati statistici», spiega Luigi Conte Presidente CSV Br Le, «è un modo di soffermarsi sull’importanza del Centro Servizi, ma soprattutto sul numero dei volontari operativi sul territorio e porre l’attenzione su un settore spesso lasciato indietro nell’agenda politica».


Oggi il Centro Servizio rende noto il suo bilancio. Ne emergono numeri importanti.


A iniziare dai “Servizi di promozione, orientamento e animazione Territoriale” che a dati aggregati mostrano l’impegno del Centro e la partecipazione del territorio con il coinvolgimento alle attività di 5.133 studenti, 586 volontari, 133 Ets; dati a cui si aggiunge l’impegno contro lo spreco e le raccolte alimentari che hanno visto l’impegno di 116 volontari raggiungendo il target di 1.321 pezzi di materiale raccolto, 2.109 kg di alimenti 500 kg alimenti per animali; risorse raccolte sul territorio e qui reimmesse secondo principi di equità sociale.


Un capitolo importante è quello relativo ai “Servizi di consulenza, assistenza qualificata ed accompagnamento” che CSV Br Le Volontariato nel Salento – ets, gratuitamente ha erogato nei seguenti settori: 815 consulenze giuridico legali; 722 in ambito amministrativo, contabile e fiscale; 254 nella progettazione sociale, 805 nell’organizzazione gestionale e altre 261 in materie di varia natura.

I “Servizi di formazione” erogati direttamente hanno raggiunto le 70 ore con l’alternanza di docenti, formando 556 volontari. I corsi e i seminari sono stati 60, compresi quelli realizzati in coprogettazione Csv-Ets.


La “Comunicazione” ha dato rilievo e voce a moltissime iniziative, arrivando a promuovere nel 2022, attraverso i propri canali, 825 notizie, senza tralasciare la vasta area dei social con 390 post, e le 48 newsletter settimanali, oltre a 170 comunicati stampa. Numeri crescenti se si considera l’incremento delle pagine Facebook (10.874 followers) e Instagram (1.300 followers)


Tra i numeri snocciolati dal CSV BR Le a sostegno dei volontari sono stati resi noti anche i “Servizi di supporto tecnico-logistico” con l’erogazione di circa 150 servizi tra i quali la messa a disposizione di sedi e attrezzature per l’organizzazione di assemblee o eventi degli ETS.


Infine il servizio “Ricerca e documentazione”, che segna la direzione scandagliando le comunità locali attraverso studi e strumenti propri della sociologia, ha prodotto il documento “Costruire comunità solidali. Uno stile di vita da adottare”.


Quest’ultimo ha avuto l’obiettivo di analizzare la sinergia strategica intrapresa da diversi ETS presenti sul territorio in cui opera il CSV, tra cui, associazioni non profit, imprese sociali, cooperative di comunità e sociali, operatori locali, comunità di progetto, sui temi di sostenibilità ecologica, innovazione digitale, inclusione sociale, dimostrando l’impatto sociale, individuando e divulgando le buone prassi sul territorio.


Attualità

“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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