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Attualità

Diso, un commosso ricordo del professor Cerfeda

Si è spento l’uomo “di questa Terra” (forse); non si spengono (certo), non dobbiamo consentire che si spengano i ricordi, la memoria, la consapevolezza del valore, l’affetto che ci lega ai grandi uomini della cultura e della società così come Filippo è stato, faro e luce di visione.

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO   


Il 13 giugno, a Padova (dove veniva curato dai medici dell’Istituto Oncologico Veneto) ci ha lasciati, all’età di 58 anni, il prof. Filippo Giacomo Cerfeda da Diso. Una perdita dolorosissima per la famiglia, per la comunità di Diso, per la cultura del Salento.


Già docente di Religione nelle scuole medie di Diso e paesi limitrofi, responsabile laico dell’Archivio Storico Diocesano di Otranto, instancabile ricercatore, autore di molti saggi e libri di storia religiosa e sociale, Filippo lascia un vuoto incolmabile nella cultura del Salento.


Era membro della Società di Storia Patria per la Puglia, vice presidente della sezione di Maglie.


Per me la sua è stata una presenza importante fin dagli anni della sua adolescenza. Alunno nella Scuola Media di Diso-Marittima, è stato, negli anni seguenti, un preziosissimo collaboratore nell’organizzazione di convegni, compagno di ricerche nell’Archivio di Stato di Lecce, nell’Archivio Storico Diocesano di Otranto e nell’Archivio Vaticano, coautore di molte pubblicazioni.


L’ultima sua fatica uscirà postuma. Il primo volume della storia di Miggiano, che contiene, oltre al mio e a quello del prof. Vito Petracca, un corposo saggio scritto da Filippo negli ultimi mesi della sua grave malattia, verrà stampato a breve.


Non posso in questa sede – anche per ragioni di spazio – ricordare la sua vasta produzione storiografica.


Avremo tempo e modi per parlarne nel corso dei convegni di studio che la Società di Storia Patria per la Puglia organizzerà nei prossimi mesi. Mi limito, pertanto, a trascrivere il messaggio con cui la sezione del Basso Salento (Maglie) della Società di Storia Patria, presieduta dal dr. Dario Massimiliano Vincenti, gli ha porto l’ultimo saluto:

“Da oggi e per i prossimi giorni, i segni visibili e di riconoscibilità di questa Associazione (logo, miscellanea) vi invito a pensarli e vederli listati a lutto in ricordo e nel rispetto di un uomo, un Grande Uomo, il nostro immenso Filippo, che ha lasciato di sé negli altri tracce indelebili e profonde del suo essere – sempre al meglio – padre, marito, amico, docente, archivista, storico, studioso, tutto un essere ed un esserci declinato all’eccellenza di proposizioni e traguardi e risultati conseguiti con impegno, dedizione, generosità e altruismo, determinazione, professionalità, abnegazione e senso del dovere  nella famiglia, nella scuola, nella parrocchia e nella diocesi, nella ricerca e nelle pubblicazioni, nella vita associativa, e in tutto ciò che faceva e in tutti i campi in cui si trovava ad operare.


Esemplare nei rapporti con tutti; rigoroso e attento come pochi nel fare indagine storica e nel curare approfondimenti storiografici; magnificamente dotato di forte talento e straordinarie capacità di leggere i documenti, la missione degli uomini e gli avvenimenti del tempo e della Storia; instancabile nella volontà di di conoscere e di trasmettere conoscenza e verità dei fatti; è stato importantissimo, intenso e primario interprete del panorama culturale salentino e regionale.


A lui l’Associazione e tutti noi dobbiamo molto, per la sincera amicizia, per le parole buone sempre offerteci, per il coraggio che ha saputo trasmetterci e infonderci in tante occasioni e circostanze, per il senso di bene e di buono che ha saputo sempre più sollecitarci con sguardo sempre rivolto alla Vita, alle cose vere della vita e agli uomini, qualunque cosa facessero o di qualsiasi cosa si macchiassero; e qui veniva grande il suo essere perfetto cristiano e custode di carità.


Si è spento l’uomo “di questa Terra” (forse); non si spengono (certo), non dobbiamo consentire che si spengano i ricordi, la memoria, la consapevolezza del valore, l’affetto che ci lega ai grandi uomini della cultura e della società così come Filippo è stato, faro e luce di visione.


L’Associazione e noi tutti non lasceremo che la sua eredità spirituale, di impegno e di studio vada dispersa, e i suoi valori traditi. Sarà, come sempre, accanto a noi, quando lo cercheremo, come noi saremo, con il cuore, accanto a lui. Alla moglie, ai figli e alla famiglia tutta la vicinanza dell’Associazione.


Ti sia lieve la terra, Filippo caro. Ci inginocchiamo dinanzi a Te che sei stato vero campione di umanità e principe di grandezza e gentilezza d’animo” .


Salvatore Coppola


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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