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Attualità

Carenza di personale: Ortopedia e Chirurgia a rischio sospensione a Casarano

Tra due giorni riunione urgente in Regione per far fronte all’emergenza

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Sempre più insistenti, si diffondono negli ultimi giorni le voci di una imminente 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐎𝐫𝐭𝐨𝐩𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐞 𝐂𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 dell’ospedale Ferrari di Casarano.


Una notizia che, se veritiera, avrebbe un peso considerevole sul territorio, tanto per l’utenza quanto per il personale operativo nei reparti. Ne ha parlato, in queste ore, il sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo, che ha tempestivamente ha tempestivamente contattato l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, per delucidazioni in merito.



Come riporta il sindaco, l’assessore Palese lo ha confortato “sottolineando che il reparto non sarà oggetto di chiusura bensì di mera sospensione delle attività, dovuta alla carenza di personale che l’intero comparto sanitario soffre in questo particolare periodo storico. Si tratta pertanto di una emergenza che, come riferito dall’assessore Palese, non comporterà la perdita del servizio ma la sua temporanea indisponibilità. Confidiamo“, ha aggiunto Cavallo, “negli incontri che si terranno a breve in Regione. Per individuare una soluzione a temi di primaria importanza per la comunità, come questo, è fondamentale remare tutti nella stessa direzione“.


Si è attivato in merito poi anche il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, che dopo essersi confrontato con l’assessore Palese ha dichiarato: “La grave carenza di personale sanitario ha portato alla proclamazione dello stato di emergenza in tutto il territorio regionale.


Tale carenza strutturale ha spinto i vertici dell’Amministrazione Regionale a convocare una riunione urgente di tutti i Direttori generali delle ASL che si terrà il 28 giugno, durante la quale saranno vagliate le principali criticità dei Presidi Ospedalieri e saranno adottate delle scelte univoche per tutte le aziende sanitarie locali.

Questo significherebbe che, al momento, nessuna decisione è stata presa in merito ad una temporanea sospensione dei reparti, precisando però che in ogni caso L’Unità operativa di Ortopedia del Ferrari non sarà dismessa.



Ho chiesto in maniera esplicita che vengano individuati medici da trasferire presso il nostro nosocomio, che possano colmare il grande vuoto dovuto all’improvvisa dipartita del compianto Dott. Puce.

Ho rappresentato inoltre l’importanza cruciale del funzionamento dei reparti di Chirurgia e Ortopedia dell’Ospedale di Casarano che sono al servizio di un territorio vastissimo, che aumenta in maniera esponenziale nei mesi estivi”.

L’utenza attende con il fiato sospeso.




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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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