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Attualità

Parcheggi in località turistiche, c’è la deroga

La regione sposta termine per autorizzazioni al 31 dicembre. Senza la deroga all’obbligo di autorizzazione paesaggistica per le aree adibite a parcheggio con almeno 500 posti auto, sarebbe stato il caos. Come già accaduto domenica scorsa in zone come gli Alimini ad Otranto o nel circondario di Gallipoli. Pagliaro: «Decisione necessaria, nel solco della mia mozione»

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Un provvedimento necessario per salvare la stagione estiva e la vivibilità delle località turistiche.


Senza la deroga all’obbligo di autorizzazione paesaggistica per le aree adibite a parcheggio con almeno 500 posti auto, sarebbe stato il caos.


La Regione ha deciso di spostare il termine per le autorizzazioni al 31 dicembre, per dare più tempo ai Comuni di mettersi in regola.


Lo ha fatto con un emendamento bipartisan firmato dai consiglieri regionali Pagliaro Campo e De Blasi, approvato oggi in Consiglio regionale.


«Emendamento che va nel solco della mozione che ho presentato nei giorni scorsi, dopo essermi reso conto della gravità della situazione», spiega il consigliere de La puglia domani, Paolo Pagliaro, «ho sollecitato una deroga alla legge regionale 26 del 2022, in modo da scongiurare i problemi di ordine pubblico e sicurezza che sarebbero scaturiti per turisti e frequentatori dei luoghi di villeggiatura, delle spiagge, dal Salento al Gargano, senza aree di sosta per le auto».

Ci sono località come le pinete degli Alimini ad Otranto o di Gallipoli, o le marine del Salento che d’estate vengono letteralmente prese d’assalto e che avrebbero rischiato la paralisi fra parcheggi selvaggi, traffico in tilt e situazioni di pericolo, senza regole né sorveglianza.


«È già successo domenica scorsa», precisa Pagliaro, «con le auto lasciate ovunque lungo la litoranea, persino sulle dune, e una situazione ingestibile. Invece è necessario garantire aree di sosta sicure, sempre nel rispetto dei paradisi in cui sono immerse».


La Regione si è assunta la responsabilità di una deroga per risolvere il problema della mancata autorizzazione paesaggistica delle aree finora adibite a parcheggio.


«Aree che, in mancanza di permesso», conclude Paolo Pagliaro, «non si sarebbero potute utilizzare. Ora spetta ai sindaci affrettarsi a completare le pratiche per le autorizzazioni paesaggistiche, approfittando del supplemento di tempo che la Regione ha concesso per venire incontro alle loro oggettive difficoltà».


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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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