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Attualità

Nuova SS275: finalmente ecco il bando di gara per i lavori

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Giugno 2023 doveva essere il mese della cantierizzazione del primo lotto della nuova statale 275.





Non lo è stato ma, almeno, in queste ore giunge notizia di una importante novità.





È attesa a momenti la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando di gara per i lavori di ammodernamento ed ampliamento del lotto suddetto. Bando atteso da qualche mese e su cui il cronoprogramma, dopo qualche intoppo ormai sormontato, aveva subito una impasse.





È Anas il soggetto attuatore dell’opera che per circa 23 chilometri interesserà il tratto tra Melpignano e Tricase.





Come cambierà




Primo lotto: Anas ha approvato di recente i tre progetti definitivi degli stralci funzionali del tracciato tra Melpignano-Maglie e Tricase.





Risolto a inizio giugno anche il nodo degli 86 milioni di euro aggiuntivi necessari alla realizzazione di questo pezzo dell’opera: il ministero di Economia e Finanza avrebbe firmato il decreto che dà l’ok alla concessione dell’importo suddetto, che fa lievitare i costi complessivi a 351 milioni di euro. 179 milioni per il primo, 102 per il secondo e 70 per il terzo lotto.





LE NUOVE CARREGGIATE





Si partirà, come noto, da nord. È atteso il bando di gara per lo stralcio Melpignano-Tricase (dopo l’aggiudicazione dei lavori, spetterà all’azienda la redazione del progetto esecutivo) che cambierà così: la sede stradale da Melpignano a Scorrano sarà allargata di 6 metri: dai 16 di oggi ai 22 futuri. Stessa ampiezzaavrà il tratto da qui sino a Botrugno, oggi vero e proprio imbuto di appena 8 metri. Poi il tratto da Surano alla zona industriale Tricase-Miggiano-Specchia: anche qui la carreggiata passerà da 8 a 22 metri.





I sindaci dei Comuni interessati dal passaggio della strada intanto spingono per accelerare i tempi, affinché si recuperino i mesi perduti: un anno fa, questo giugno era stato indicato come mesedella cantierizzazione dell’opera…


Attualità

Guardia di Finanza, Tenenza di Tricase: ecco il nuovo Comandante

È il Tenente Liborio Lanfranco originario di Lecce, nel corso della sua lunga carriera svolta in altri Reparti del territorio nazionale e del Comando Provinciale di Lecce, da ultimo quale Comandante della Tenenza di Porto Cesareo, è stato impegnato nel contrasto degli illeciti sia di natura tributaria, sia di natura penale

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Il Tenente Liborio Lanfranco è il nuovo Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Tricase, in sostituzione del Tenente Orazio Luciano, il quale si accinge ad assumere il Comando del Nucleo Operativo del Gruppo di Varese.

L’Ufficiale cedente, nei tre anni trascorsi nella città di Tricase, ha conseguito importanti risultati di servizio coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, nel settore della spesa pubblica, nelle frodi fiscali e nelle indebite compensazioni dei crediti d’imposta.

Il neo Comandante, originario di Lecce, nel corso della sua lunga carriera svolta in altri Reparti del territorio nazionale e del Comando Provinciale di Lecce, da ultimo quale Comandante della Tenenza di Porto Cesareo, è stato impegnato nel contrasto degli illeciti sia di natura tributaria, sia di natura penale.

La Tenenza di Tricase svolge attività operativa di polizia economico-finanziaria nei confronti di aziende industriali, commerciali e turistiche nonché liberi professionisti, che insistono in Tricase e negli altri dodici Comuni della propria circoscrizione (Alessano, Andrano, Castro, Corsano, Diso, Miggiano, Montesano Salentino, Ortelle, PresicceAcquarica, Specchia, Spongano, Tiggiano).

Il Comandante Provinciale di Lecce, Col. t.ST Stefano Ciotti, ha formulato ai due Ufficiali l’auspicio di un efficace lavoro ai fini del rispetto della legalità, corrispondendo pienamente alle istanze avanzate dalle Istituzioni e dalla collettività nei confronti della Guardia di Finanza.

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Siccità: «Raccolti dimezzati, si riconosca Stato di Calamità»

Sicolo: «Nessun settore risparmiato, -50% per ortofrutta, uva, cereali, anche per l’olivicolo è emergenza». Per la prossima campagna olearia si prevede il 60% in meno di produzione, olivi bruciati dal caldo. Servono infrastrutture irrigue, azioni e opere per il risparmio e il riuso delle acque reflue, nuovi invasi

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«Sui campi dell’intera Puglia e di tutti i settori dell’agricoltura non piove da mesi. L’emergenza idrica, nel 2024, non ha precedenti. Saranno dimezzate le produzioni di ortofrutta, la raccolta dell’uva, sono già calate fino al 50% le rese per ettaro del grano duro e si prevede una drammatica diminuzione della produzione di olive e di olio nei prossimi mesi, un colpo durissimo che vanificherà in gran parte quanto di buono è stato espresso nella scorsa campagna olearia. Per la prossima campagna olearia, infatti, si prevede una produzione in calo del 60%, ma le cose peggiorano di giorno in giorno nelle aree in cui è impossibile irrigare. La campagna olivicolo-olearia è già compromessa, con danni enormi. CIA Agricoltori Italiani di Puglia chiede alla Regione di procedere celermente per attivare le procedure per lo Stato di Calamità».

Gennaro Sicolo

Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, va dritto al punto.

«Lo Stato di Calamità, purtroppo, è nei fatti. Nessun settore agricolo è risparmiato da questa prolungata siccità», aggiunge Sicolo, «nemmeno l’olivicoltura sarà risparmiata, perché le piante d’olivo già stanno risentendo della mancanza di acqua e dell’impossibilità, in moltissime zone della Puglia, di effettuare almeno le irrigazioni di soccorso. È una situazione, questa, aggravata dall’inerzia dei consorzi di bonifica commissariati, i quali in tutti questi anni non hanno approntato piani, programmazioni, progetti e azioni per affrontare strutturalmente il problema idrico-irriguo e l’insufficiente dotazione di strutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell’acqua».

CIA Agricoltori Italiani di Puglia chiede da tempo un piano di interventi per l’autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l’acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi che compromettono il già insufficiente apporto di acqua.

CIA Puglia ritiene che non sia più rinviabile la realizzazione di invasi e nuove infrastrutture che migliorino l’apporto idrico a disposizione dell’agricoltura regionale, oggi fortemente condizionato da un insufficiente e arcaico sistema di emungimento dai pozzi e, in gran parte della regione, da una forte dipendenza dalle regioni limitrofe.

CIA Puglia chiede che siano potenziati gli impianti di depurazione per l’uso irriguo delle acque reflue e il finanziamento di sistemi dotati di innovative tecnologie di irrigazione che ottimizzino la fornitura idrica. È necessario, inoltre, potenziare le infrastrutture già esistenti, per renderle in grado di ridurre gli sprechi e recuperare quanta più acqua possibile. Si deve, infine, investire sull’innovazione tecnologica, in modo da assicurare sempre più il risparmio idrico, rendere più efficienti gli impianti e garantire agli agricoltori il necessario apporto idrico a prezzi equi e sostenibili.

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Mok’a: l’opera d’arte che unisce Salento e Toscana

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Un po’ scultura e un po’ lampada,
metà toscana (dove l’artista lavora) e metà salentina, dove Mok’a viene realizzata.
Mok’a unisce idee e manualità, passato e futuro, la tradizione del tornio Cannoletta
con la contemporaneità più spregiudicata frutto della visione dell’artista Marco Biscardi, originario di Bari ma residente a Firenze.

Questa scultura di design e lampada, personalizzabile nei colori, è pensata per essere un elemento perfetto per aggiungere un tocco di classe e stile a qualsiasi spazio.

Mok’a è un omaggio alla iconica Moka Bialetti, nato dalla mente dell’artista Marco Biscardi e dalle abili mani dei fratelli Enzo e Angelo Cannoletta, che a Strudà (Vernole), dove ora si trova, hanno un laboratorio di tornitura.

La scultura è caratterizzata da linee fluide e forme eleganti che creano un effetto
visivo mozzafiato. La luce emessa dalla lampada led è naturale e avvolgente, e rende
l’atmosfera accogliente e rilassante.
Ogni dettaglio di questa scultura-lampada è stato realizzato con cura, dal materiale di
alta qualità utilizzato alla lavorazione artigianale. Ogni pezzo è unico e lavorato a mano,
per garantire un risultato esclusivo.

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