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Dai Comuni

Internet casa a Lecce: come scegliere la miglior tariffa fissa

Nelle zone della città e della provincia che ancora non hanno copertura si può fare ricorso a una connessione fissa ADSL, basata sul collegamento telefonico realizzato tramite cavi in rame, oppure di tipo FWA,

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Chi ha bisogno di una connessione internet casa, per l’abitazione di residenza o per la seconda casa, ha diverse opzioni da valutare. Tra offerte di rete fissa che sfruttano l’alta velocità della fibra ottica, connessioni ADSL e FWA ideali in quelle zone non raggiunte dalla fibra e connessioni basate sulla rete mobile, le possibilità di scelta sono molteplici. Per velocizzare e migliorare la ricerca, si può usare il comparatore gratuito di SOStariffe.it.


Cosa valutare per riuscire a trovare l’offerta internet casa migliore


Prima di passare a verificare quali sono le offerte proposte dai diversi operatori telefonici è necessario verificare la copertura garantita da ciascuno.


Nella città di Lecce la quasi totalità della popolazione è raggiunta da una connessione fibra misto rame (FTTC). La copertura della fibra ottica pura (FFTH) raggiunge poco più di metà del territorio della città salentina.


Nelle zone della città e della provincia che ancora non hanno copertura si può fare ricorso a una connessione fissa ADSL, basata sul collegamento telefonico realizzato tramite cavi in rame, oppure di tipo FWA, la fibra misto radio, in cui la connessione è garantita dalla presenza di un primo tratto in fibra ottica e da un secondo tratto in cui il segnale internet è amplificato per mezzo di antenne radio.


Dopo aver verificato quali sono gli operatori che offrono la migliore copertura si può passare a considerare quali sono le esigenze che le offerte internet casa dovrebbero soddisfare. Se si ha bisogno solo di un accesso a internet da rete fissa si possono prendere in considerazione le offerte solo internet. Chi vuole avere la possibilità di fare anche telefonate da rete fissa può valutare le offerte internet e voce, con chiamate addebitate a consumo o comprese nel canone mensile.


Quando si parla di connessione è molto importante stabilire di che velocità di navigazione si ha bisogno. Mentre le offerte ADSL sono accettabili se si fa un uso piuttosto limitato di internet, un’offerta che permette di navigare su rete FTTC o FTTH è più indicata per chi ha bisogno di condividere la rete tra più dispositivi o vuole poter vedere film, serie TV o giocare senza rallentamenti.

Quali sono le migliori offerte da prendere in considerazione


Nel mettere a confronto più tariffe internet casa sono diversi i parametri da analizzare per riuscire a fare la scelta giusta. A parità di canone mensile, ad esempio, sono da preferire le offerte con una velocità di navigazione più elevata o con più servizi extra.


Bisogna considerare, ad esempio, che con un’offerta FTTH si riesce a navigare fino a 2,5 Gbps, mentre con le tariffe che permettono di navigare appoggiandosi alla rete mobile è possibile superare eventuali problemi di copertura e avere un accesso stabile e veloce a internet.


Chi vuole ottimizzare i costi delle utenze può valutare anche le offerte internet casa delle società fornitrici di luce e gas. In questo caso è possibile usufruire di tariffe riservate o beneficiare di sconti in bolletta per chi ha un’utenza luce e gas attiva.


Un’altra occasione per riuscire a risparmiare sulle offerte internet casa è valutare le tariffe convergenti fisso e mobile degli operatori telefonici. Chi è già cliente di un operatore su rete mobile in alcuni casi può attivare un’offerta di rete fissa a prezzo scontato e beneficiare delle migliori condizioni di navigazione disponibili in zona.


I confronti e le valutazioni che si possono fare per trovare l’offerta internet casa migliore per le proprie esigenze sono dunque diversi. Usando il comparatore di SOStariffe.it si possono mettere a confronto in una volta sola le tariffe di più operatori telefonici e, per ciascuno, è possibile valutare la convenienza di ogni offerta, tenendo conto di copertura, tecnologia usata, costi e servizi inclusi.


Cronaca

Incredibile grandinata su Martano

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Incredibile grandinata a Martano nella serata di oggi.

Sul Comune griko si è ritrovato ricoperto di bianco all’ora del tramonto. Le foto che circolano sul web raccontano quanto accaduto in pochi sorprendenti minuti.

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Cronaca

Narcotraffico da e per il Salento, arrestato latitante

Si tratta del 53enne Antonio Alvaro Montinari, nel 2024 sfuggito alla cattura durante l’operazione che aveva portato all’arresto di  34 persone legate al clan Pepe – Briganti, Gruppo Penza della Sacra Corona Unita

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La Polizia di Stato, in esecuzione alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha tratto in arresto Antonio Alvaro Montinari, 53 anni di Lendinuso (marina di Torchiarolo, a Brindisi), gravemente indiziato a vario titolo di aver fatto parte di un’associazione finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

L’uomo, a novembre del 2024, era riuscito a sfuggire alla cattura durante l’operazione di Polizia Giudiziaria che ha portato all’arresto di altre 34 persone.

Grazie a metodologie investigative tradizionali, tipiche ed atipiche, fatte di pedinamenti, servizi di osservazione e analisi di sistemi di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a stringere il cerchio attorno ai luoghi in cui il 53enne aveva trovato appoggio e rifugio.

Nel corso del fine settimana, l’interessato si è recato a prendere un veicolo posto a sua disposizione e che avrebbe dovuto garantirgli spostamenti discreti, ma al suo arrivo ad attenderlo vi erano gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Lecce che l’hanno bloccato e tratto in arresto.

Montinari, condotto preso la Questura di Lecce, al termine delle formalità di rito è stato accompagnato in carcere, mentre sono in corso approfondimenti sulla rete di favoreggiatori che per ben tre mesi hanno consentito all’indagato di eludere l’arresto.

L’operazione di fine 2024 aveva interessato, tra i principali indagati di rango apicale, anche alcuni esponenti della criminalità organizzata, già condannati per aver fatto parte della Sacra Corona Unita (clan Pepe – Briganti, Gruppo Penza), storicamente radicata nel capoluogo salentino, ma con ramificazioni in diversi centri della provincia.

Le attività investigative hanno avuto origine da una intensa attività di cooperazione internazionale grazie alla quale sono stati acquisiti – per mezzo di Ordini Europei d’Indagine – una serie di chat scambiate dagli indagati attraverso l’utilizzo di piattaforme criptate di comunicazione quali “Encrochat” e “Sky Ecc”, che consentivano lo scambio di messaggi o conversazioni utilizzando criptofonini in grado di cifrare i dati trasmessi ed impedire qualsiasi intercettazione.

Gli investigatori hanno disvelato la presenza di una strutturazione capillare, in cui vi era una precisa ripartizione di compiti tra i sodali, una disponibilità di enormi quantità di denaro contante, telefonini criptati, veicoli dotati di appositi nascondigli oltre che depositi sicuri in cui occultare il materiale illecito.

La caratura degli indagati si è altresì espressa attraverso la capacità di curare rapporti con trafficanti di droga calabresi e altri sodalizi criminali operativi sul territorio nazionale ed all’estero (tra cui albanesi e spagnoli).

Numerosi e ingenti sono stati i sequestri di sostanze stupefacenti in costanza di indagine.

A tal riguardo si segnala l’arresto avvenuto il 7 agosto 2020 di due persone intente a trasportare su un natante, bloccato a ridosso dell’area di Castro, oltre 150 chili di marijuana e 25 kg di hashish provenienti dall’Albania; il 10 giugno 2021, a Napoli, veniva tratto in arresto un altro uomo trovato in possesso di circa 45 chili di cocaina occultata in un doppio fondo di un autocarro specializzato strutturalmente modificato; il 4 giugno 2021 a Lecce veniva arrestato un altro sodale trovato in possesso di 11 chili di eroina occultati in un doppio fondo dell’autovettura ed una pistola. Centinaia di migliaia di euro le somme movimentate in contanti.

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Cronaca

Furti in chiesa. Rubati gli ori della Madonna del Rosario

A darne notizia durante l’omelia, dell’opera scellerata ed empia commessa da sconosciuti, è stato anche don Pino Pedone, parroco della parrocchia.

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Con un comunicato ufficiale il Comitato Festa Madonna SS del Rosario di Vignacastrisi, frazione di Ortelle,esprime sgomento e profondo dispiacere per quanto accaduto presso la nostra parrocchia. Siamo vicini a tutta la cittadinanza per quanto accaduto”.

Lo sgomento è riferito al sacrilego furto occorso in chiesa. Giorni fa, infatti,  si legge in un altro post di un fedele su Facebook: “Un fatto di incredibile gravità è accaduto a Vignacastrisi. Sono stati rubati gli ori della nostra amatissima Madonna del Rosario, evidentemente custoditi in forma insicura. Se n’è avuta notizia ieri sera. Un momento veramente bruttissimo per la nostra comunità, come accadde nel 1962, quando la statua della Beata Vergine prese fuoco”.

A darne notizia durante l’omelia, dell’opera scellerata ed empia commessa da sconosciuti, è stato anche don Pino Pedone, parroco della parrocchia.

Il bottino della refurtiva, frutto negli anni della devozione alla Madonna, sembra si aggiri intorno ad un paio di kg di oro.

Indagano i carabinieri.

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