Cronaca
Auto incendiate ad Ugento: è stato l’ex
Incastrato dalle immagini delle videocamere di sorveglianza. L’uomo era legato alla donna da una relazione sentimentale cessata alcuni mesi fa e avrebbe dato alle fiamme due auto appartenenti alla donna ed al suo compagno
È stata rapida ed incisiva l’attività info-investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Ugento, che ha portato all’arresto del presunto autore dell’incendio delle due autovetture, avvenuto la notte del 17 novembre scorso ad Ugento, ai danni di una donna del luogo e del suo compagno, anch’egli originario della zona.
L’attività investigativa dei Carabinieri di Ugento, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, è stata immediatamente indirizzata all’ambito sentimentale.
Sono stati indispensabili i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, acquisiti dai militari e la conoscenza delle vicende sentimentali, ben note ai carabinieri che tempestivamente hanno avviato le indagini.
In seguito a tali accertamenti, il GIP presso il Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha condiviso la tesi investigativa dei militari dell’Arma, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita sabato pomeriggio.
L’uomo, presunto responsabile, era legato alla donna da una relazione sentimentale cessata alcuni mesi fa.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso inoltre di accertare che già da tempo la donna sarebbe stata vittima di vessazioni da parte dell’uomo. Gli atti incendiari della sera del 17 novembre scorso, che hanno destato tanto sarebbero stati, quindi, solo il culmine di una serie di comportamenti assunti dall’uomo ai danni della sua vittima.
Proprio in questo contesto ieri, 25 novembre, in concomitanza della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Lecce.
Cronaca
Ritrovata Anita la 40enne scomparsa da Barbarano del Capo
Secondo quanto riporta La Repubblica, la donna è stata rintracciata nel nord Italia, in un’abitazione di sua proprietà….
Da giorni non si avevano più notizie di Anita Monika Profico, 40enne, da Barbarano del Capo, frazione del comune di Morciano di Leuca.
Ora è arrivata la notizia del suo ritrovamento.
Secondo quanto riporta La Repubblica, la donna è stata rintracciata nel nord Italia, in un’abitazione di sua proprietà.
I parenti dopo la scomparsa si erano allarmanti e avevano pubblicato numerosi appelli su Facebook per ritrovarla, ricondivisi da altri utenti e pagine.
È stata rintracciata nel nord Italia dove è proprietaria di un’altra abitazione Anita M. P., la donna di 40 anni, di origini polacche, si legge sul sito di Repubblica.
Si fa strada, a questo punto, l’ipotesi dell’allontanamento volontario come già postato in vari messaggi nelle scorse ore da un profilo che ora è confermato: era proprio della donna.
Cronaca
Nasconde cocaina sulle gomme dell’auto. Arrestato 38enne
Nel corso della perquisizione domiciliare veniva inoltre rinvenuta una cassaforte murata e abilmente nascosta all’interno della quale vi erano custodite due pistole (calibro 6.35 e 7.65) con relativi caricatori e n. 35 cartucce, illegalmente detenute…
Nelle scorse ore la Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito un’operazione di servizio finalizzata alla prevenzione ed alla repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sorpreso un 38enne, di Novoli, intento a nascondere sulla parte superiore del pneumatico della propria autovettura, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, una dose di sostanza stupefacente del tipo ‘cocaina’, confezionata e fissata sul menzionato pneumatico con nastro adesivo.
La successiva attività di perquisizione dell’auto e della sua abitazione, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro 107 grammi di cocaina, di cui 69 già confezionati in dosi, 30 grammi di marijuana, 20 grammi di hashish, una pianta di marijuana dell’altezza di 140 cm con infiorescenze, 30 grammi di sostanza da taglio, 1 bilancino di precisione e la somma di € 1.830, ritenuto il provento dell’illecita attività ipotizzata.
Nel corso della perquisizione domiciliare veniva inoltre rinvenuta una cassaforte murata e abilmente nascosta all’interno della quale vi erano custodite due pistole (calibro 6.35 e 7.65) con relativi caricatori e n. 35 cartucce, illegalmente detenute.
Il Magistrato di turno, Massimiliano Carducci, ha disposto l’arresto in carcere in flagranza di reato, nonché il sequestro probatorio di quanto innanzi descritto, ivi compresa l’autovettura di proprietà dello stesso.
Attualità
Rifiuti lungo strade e piazzole, servono telecamere e pulizia
Serve più pulizia ma si mettano le telecamere. Da ottobre 2023 è diventato reato, con ammenda e arresto…
Rifiuti abbandonati lungo le strade e sulle piazzole di sosta anche nel Salento.
Serve più pulizia ma si mettano le telecamere. Da ottobre 2023 è diventato reato, con ammenda e arresto
Una montagna di rifiuti in particolare, copertoni, sacchetti e bottiglie di plastica accatastati, nelle piazzole di sosta e lungo i terrapieni che costeggiano la carreggiata.
Un fenomeno diffuso che non risparmia neanche la provincia di Lecce che della propria immagine si nutre e vive. Sacchetti e immondizia che non raramente diventano anche preda di uccelli e animali.
Una situazione di degrado che perdura da tempo a partire dalle tangenziali Est e Ovest di Lecce sino a molte, troppe piazzole di sosta delle strade di tutto il Salento.
Cartoni, plastica, immondizia varia: fermarsi a buttare un occhio tra questi cumuli di rifiuti significa essere avvolti dallo sgradevole odore tipico delle discariche di rifiuti solidi urbani. Non si contano infatti le piazzole di sosta colme da immondizia: punti di sosta riservati a situazioni di emergenza che alla fine diventano essi stessi emblema di un altro tipo di emergenza.
Ebbene, proprio queste aree di sosta, larghe come una ulteriore carreggiata ma lunghe solo qualche decina di metri, sono diventate il posto preferito per qualcuno per scaricare dei rifiuti.
E di piazzole se ne salvano poche una da questo impietoso paesaggio: nei punti dove i rifiuti sono di più i sacchi sono caduti anche nei terreni che affiancano la carreggiata.
Terreni in buona parte coltivati.
E un panorama che dà il “benvenuto” a cittadini e turisti provenienti o diretti verso le località turistiche del Salento: una responsabilità da addebitare a persone prive di rispetto per l’ambiente e la collettività, colpevoli di azioni che si manifestano quotidianamente davanti agli occhi di centinaia di automobilisti.
Lo testimoniano le foto che sono reperibili in rete e sul via vai dei social e che lo “Sportello dei Diritti” ritiene dover rilanciare per sensibilizzare cittadini ed enti competenti circa il costante stato di abbandono in cui specie alla fine della stagione estiva ci troviamo a costatare. Immagini di degrado che nel 2024 dovrebbero essere per tutti noi inconcepibili.
Quel che è certo è che dallo scorso ottobre l’abbandono di rifiuti è diventato un reato e non più un illecito amministrativo: le ammende sono ben più salate e salite da un minimo di mille a un massimo di diecimila euro, mentre in precedenza si andava dai 300 ai tremila euro.
Cifra che sale addirittura a ben 26mila euro, con l’arresto in flagranza, se ad abbandonare i rifiuti sono titolari di imprese o enti. Per tali ragioni, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, chiede agli Enti preposti un intervento immediato per il ripristino immediato del decoro delle arterie stradali, assicurando in primo luogo un piano generale che veda coinvolte le amministrazioni “custodi” delle arterie colpite principalmente dal fenomeno unitamente ad un servizio di raccolta regolare dei rifiuti e all’installazione di telecamere di fototrappole nei luoghi più “sensibili” onde evitare un deterioramento dell’immagine del Salento che per sua natura ha una straordinaria vocazione turistica essendo entrata da tempo nelle principali classifiche mondiali delle migliori località da visitare.
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