Attualità
Puglia Regione Universitaria
Diritto allo studio, città e territori in cambiamento. Il progetto di recupero come Residenza Universitaria Urbana del seicentesco convento dei Carmelitani Scalzi a Lecce. Dipartimento Istruzione, Formazione e Lavoro, e Adisu Puglia hanno sottoscritto l’accordo che prevede la copertura totale di tutte le borse di studio
Con l’approvazione dell’Agenda Regionale del Diritto allo Studio, esito del percorso di ricerca ed istituzionale “Puglia Regione Universitaria” nel quale Regione, Adisu, Atenei e Città Universitarie in dialogo con le organizzazioni studentesche, si è tracciato un quadro di riferimento programmatico rispetto al quale collocare le singole politiche e azioni per una piena cittadinanza studentesca, spingendosi a valutare l’efficacia della loro messa a terra attraverso alcuni progetti bandiera, tra cui il progetto di recupero come Residenza Universitaria Urbana del seicentesco convento dei Carmelitani Scalzi (Caserma Cimmarrusti) recentemente finanziato e che costituisce un caso esemplare anche grazie alla visione strategica del Comune di Lecce.
Alla luce dei risultati della prima fase del progetto e delle indicazioni della “Conferenza Regionale di programmazione per il diritto allo studio Universitario 2023/2025”, la giunta regionale ha deliberato la prosecuzione dello stesso prevedendo l’allargamento del partenariato all’intera platea delle istituzioni della formazione terziaria regionale (Accademie, Conservatori e ITS Accademy) secondo una metodologia che intende approfondire il tema del diritto allo studio, in città e territori in cambiamento, mettendo al centro delle riflessioni la sperimentazione di progetti bandiera.
Di ciò si parlerà il giovedì 22 febbraio, in occasione della firma del protocollo di intesa (Accademia di Belle Arti di Lecce dalle ore 16) per la seconda fase del progetto.
A conclusione della giornata, gli studenti si approprieranno simbolicamente dello spazio urbano prospicente la futura Residenza Universitaria attraverso un evento artistico e musicale che prevede esibizioni jazz, dj set e videomapping.
La festa degli studenti avverrà in un luogo simbolo: la piazza antistante la nuova residenza universitaria, che ritornerà a vivere ospitando la nuova casa degli studenti universitari.
Un ribaltamento fortemente voluto dai progettisti, che darà alla piazzetta antistante un’identità finora negata.
«Siamo dentro un progetto ambizioso di trasformazione delle nostre aree urbane», dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, «che si incarica di fare sintesi di alcuni elementi oggi acquisiti come sensibilità politica culturale: la rigenerazione, il recupero e il riuso dei beni in abbandono e l’aggiornamento delle valutazioni urbanistiche rispetto all’allocazione delle sedi universitarie. Prima era prassi l’allocazione in aree periferiche sul modello dei campus anglosassoni, oggi invece le città si nutrono di relazioni comunitarie, in cui proprio gli studenti universitari vogliono vivere le città dentro l’esperienza universitaria. Quando si è profilato questo progetto, quindi, abbiamo molto insistito perchè la scelta cadesse sull’ex Cimmarusti, nel centro storico, proprio perchè gli studenti vivessero dentro la città e non fuori, in comunicazione con le altre sedi universitari (Accademia, Rettorato, Codacci Pisanelli). Oggi dobbiamo agire per contrastare il rischio che le città storiche si svuotino di residenza per far posto alla ricettività. Possiamo preservarle garantendo funzioni di uso collettivo e posti per la residenza, come stiamo prevedendo anche all’interno del nuovo piano urbanistico generale. Con il rinnovo del protocollo, poi, coinvolgiamo tutte le istituzioni formative, che sono un gioiello della città di Lecce».
Silvia Pellegrini (direttrice Dipartimento Istruzione, formazione e lavoro della Regione Puglia): «È fondamentale il tema del recupero del patrimonio nelle politiche di realizzazione di nuovi studentati nelle città universitarie di Puglia, così come confermato nei concorsi che si sono tenuti nelle città».
Nicola Martinelli (Urb@nit): «La manifestazione del 22 febbraio costituisce il punto di arrivo di puglia regine universitarie e l’avvio del nuovo programma biennale di puglia regione universitaria. La scelta di quel luogo e del tipo di manifestazione è la conferma degli obiettivi dei cinque temi nei quali si articola l’agenda regionale del diritto allo studio: riqualificare i luoghi urbani, rispondere al principio di lotta al consumo di suolo, allargare la partecipazione agli studenti, che nel caso della festa in piazza del 22, saranno i protagonisti».
Al termine della conferenza stampa, la direttrice del Dipartimento Istruzione, Formazione e Lavoro, Silvia Pellegrini, ed il presidente Adisu Puglia Cataldo hanno sottoscritto l’accordo che prevede la copertura totale di tutte le borse di studio.
Un momento importante che formalizza la copertura totale degli idonei alla borsa studio per l’A.A. 2023/2024.
Attualità
Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.
L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.
Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.
Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.
Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.
Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.
Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.
L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.
Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.
La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.
Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.
Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.
Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.
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Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
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