Connect with us

Casarano

Casarano il giorno dopo l’omicidio

Il sit in di Libera Casarano “Angelica Pirtoli” all’indomani dell’omicidio Afendi. Le voci dei partecipanti. Libera Francioso: “Per Casarano, in questo momento, essere qui significa dire basta”. annunciata per i prossimi giorni una grande manifestazione con la presenza tra gli altri anche di Don Antonio Coluccia, il prete originario di Specchia. Il magistrato Francesco Mandoi: “Quello che accade è un disegno, occorre collegare i vari puntini”

Pubblicato

il

di Giovanna Nuzzo


Le bandiere di Libera colorano un cielo grigio, una presenza timida riempie Piazzetta Petracca, a Casarano, tra i giochi per bambini, lì dove ieri, alle 11:15, in pieno centro, tre colpi di pistola hanno ucciso Antonio Amin Afendi, ritenuto elemento di spicco della Sacra Corona Unita nel basso Salento.


È per questo che proprio qui, Libera Casarano “Angelica Pirtoli” ha organizzato per questa mattina un sit in per ribadire un no chiaro e deciso alle mafie, ma anche per coordinare e mobilitare i cittadini ad un confronto.


“Per Casarano, in questo momento, essere qui significa dire basta”.


Libera Francioso, referente di Libera Casarano, esordisce così mentre parla davanti alla platea.


Riannoda i fili della storia più recente, almeno dal 2016, anno dell’omicidio di Augustino Potenza, di cui proprio Afendi era considerato l’erede, anche perché nuovo compagno della moglie rimasta vedova.


“Da quel momento – continua Francioso questa città subisce attentati e omicidi di mafia in luoghi vissuti dalla società civile. Questa è solo la punta dell’iceberg, di un’economia sommersa e illegale presente sul territorio e che noi come cittadini non possiamo più ignorare”.


Presenti anche le istituzioni casaranesi e le forze di opposizione.


Il vice sindaco Daniele Gatto si dice preoccupato per le ripercussioni che tali atti criminosi possono avere sulla comunità.


Annuncia, inoltre, che il sindaco è già in contatto con il Prefetto e gli altri amministratori dei comuni limitrofi per l’organizzazione di una grande manifestazione nei prossimi giorni, con la presenza anche di don Antonio Coluccia.


Le forze politiche locali non vogliono lasciar spazio a divisioni.


“In queste occasioni, non importa il colore di ognuno. Noi ci siamo in questa battaglia, è il momento di volare alto”, afferma il consigliere di minoranza Marco Mastroleo.


È il momento della reazione e che sia stata immediata, a poche ore dall’omicidio, è un segnale di grande importanza per Casarano. Ricostruire il terreno dell’antimafia, rafforzare gli anticorpi della comunità, però, è operazione lunga e complessa.


Lo ricorda Marco Mazzeo, tra le anime del Comitato intercomunale per la legalità: “Casarano ha perso due giovani, uno perché è stato ucciso e l’altro perché ha confessato l’omicidio. 32 anni il primo, 27 il secondo. Significa che c’è bisogno di ripartire dalla giovanissima età. Abbiamo bisogno di centri di aggregazione culturali per i ragazzi, di luoghi in cui i bambini possano giocare all’aperto, senza pericoli. Ma anche che istituzioni, associazioni, società civile, scuola, partiti e parrocchie mettano insieme le loro forze e dialoghino”.

“La cultura della legalità non è compito solo di pochi, di magistrati e associazioni che da decenni presidiano il territorio volontariamente”.


È un concetto che ritorna più volte nelle parole dei promotori del sit in, che rimarcano il peso della solitudine a cui spesso il nostro Paese abitua e costringe quando si trattano temi come la lotta alla mafia. Ci tiene a ribadirlo anche Francesco Capezza di Libera Casarano. “È il noi che vince contro la criminalità organizzata. Bisogna essere uniti, società civile e istituzioni”.


Saranno le indagini a chiarire i contorni dell’omicidio di Afendi, ma che possa essere maturato in un contesto mafioso, all’indomani dei fatti, resta una pista accreditata.


Sullo sfondo c’è un territorio, quello di Casarano, ricco e che ritorna ad essere pullulante di aziende e industrie.


“Quello che accade è un disegno, occorre collegare i vari puntini”, sostiene Francesco Mandoi, magistrato che ha vissuto in prima persona gli anni più sanguinosi della Scu, nonché Sostituto Procuratore Nazionale presso la Direzione Nazionale Antimafia dal 1999 al 2018.


C’è un disegno – aggiunge – nel momento in cui vengono incendiati i chioschi dei balneari di Ugento, c’è un disegno persino nellindividuazione delle persone a cui bruciare le auto, spesso amministratori, imprenditori edili e commerciali, avvocati. Non sono atti che avvengono per fato avverso”.


Dello stesso avviso anche Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce, anche lui presente alla manifestazione: “Qualcosa si muove negli equilibri dei clan che taglieggiano il territorio. Non siamo, però, negli anni Novanta, questo mi sembra giusto dirlo, e il Salento non è lo stesso di quegli anni, ma non bisogna abbassare la guardia. Gli episodi gravi di questi giorni, per modalità e per il  luogo in cui sono avvenuti, dimostrano che la pericolosità esiste.


Diceva don Pino Puglisi: “Non mi fa paura lo strepito dei violenti, quanto il silenzio degli onesti. È giusto protestare, gli onesti devono far sentire la loro voce”.


Il sit in si conclude con l’impegno di maggiori organizzazione e coordinamento e di un muro unito contro quello dell’omertà e delle mafie subdole che attraversano, spesso nell’indifferenza, i territori.


I bambini ritornano a giocare in Piazzetta Petracca.


Un uomo porta con sé un cartello su cui c’è scritto: “Ci sono cose da non fare mai, per esempio la mafia”.



Casarano

Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

Pubblicato

il

Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.

I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.

Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.

A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.

Continua a Leggere

Casarano

C come Casarano

Che festa in città! I tifosi possono finalmente esultare per il tanto agognato ritorno tra i professionisti

Pubblicato

il

È arrivato anche il conforto della matematica: il Casarano vince il difficilissimo girone H della serie D e corona il sogno del salto di categoria Con il tanto agognato, ritorno tra i professionisti.

dal nostro inviato Giuseppe Lagna

CASARANO-FIDELIS ANDRIA 4-0

Reti: pt 41′ Cajazzo; st 12′ Morales, 40′ Perez, 45′ Cerutti

È fatta! Il Casarano Calcio a distanza di ventisette anni ritorna in serie C, oggi Lega Pro.

Battendo la Fidelis Andria per quattro a zero, ha ottenuto la certezza matematica della promozione con due giornate d’anticipo.

La principale rivale in campionato, la Nocerina, è seconda a sette punti di distacco, quando le Serpi dovranno ancora giocare a Gravina e in casa contro l’Ischia.

Al triplice fischio il Capozza si è trasformato
nel paradiso della felicità, con calciatori, tecnici e dirigenti sotto la curva Nord e gli altri settori (in testa il presidente Antonio Filograna Sergio) a ricevere l’abbraccio e il plauso dei cinquemila spettatori presenti sugli spalti.

Simbolicamente compare anche uno splendido sole, dopo i novanta minuti trascorsi sotto il cielo carico di sabbia e con i riflettori accesi.

Circa un’ora dopo, finalmente guadagnata la sala stampa, prendono la parola il presidente Antonio Filograna Sergio, il tecnico Vito Di Bari, il direttore generale Fulvio Navone e il direttore sportivo Antonio Obbiettivo.

Unanimemente concordi nel definire la vittoria del campionato frutto di un grande lavoro di gruppo, dove tutte le componenti hanno marciato compatte, compiendo ognuna il proprio dovere.

La svolta vincente è stata individuata nel cambio di panchina a dicembre, avendo affidato l’incarico ad in allenatore giovane, capace e ambizioso.

Ne ha tratto vantaggio l’intera rosa, ampia, ma bisognosa del giusto impeto tecnico-tattico e agonistico.

La città di Casarano è in festa, mentre già si preannuncia l’apoteosi nell’ultima gara interna il 4 maggio, con le dovute coreografie in segreta preparazione.

Video della festa in città sulla nostra pagina Instagram: clicca qui

 

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere

Casarano

Arrestato rapinatore seriale

Scoperto e fermato l’autore di dieci rapine a mano armata negli esercizi commerciali nella zona compresa tra Casarano, Melissano, Matino, Supersano, Taviano, Collepasso

Pubblicato

il

I Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno arrestato Donato Parrotto, 55enne del posto, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.

La misura cautelare è stata emessa in esito delle indagini che hanno consentito di identificare il fermato come l’autore di dieci rapine a mano armata commesse nel territorio dal mese di novembre 2024 a febbraio scorso.

Parrotto è accusato di aver effettuato rapine all’interno di esercizi commerciali della zona, ed in particolare farmacie, tabaccherie, negozi ed alimentari, tra cui supermercati, tra Casarano, Melissano, Matino, Supersano, Taviano, Collepasso.

In tutti i casi l’uomo aveva i presenti con una pistola; in alcuni casi ha anche esploso colpi di arma da fuoco in aria.

L’uomo, per compiere le rapine, utilizzava delle autovetture rubate poco prima.

Per una di queste è stato riconosciuto anche come l’autore materiale del furto. Cona delle auto, ha compiuto anche una estorsione con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, costringendo il legittimo proprietario a consegnargli 600 euro per la restituzione del mezzo dopo averlo utilizzato per le rapine.

Nel corso delle operazioni di perquisizione, nella sua disponibilità sono stati rinvenuti due pugnali, un coltello a serramanico, uno storditore elettrico e due ricetrasmittenti, tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato è ora in carcere a Lecce.

Dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata, furto, ricettazione, estorsione, porto abusivo di pistola, esplosioni pericolose.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti