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Attualità

Lavoro: Deghi cerca nuovi talenti

Ultimi giorni per candidarsi alle offerte di lavoro di Arpal Puglia che, per il colosso salentino dell’e-commerce, è alla ricerca di giovani talenti per numerosi profili professionali. Il prossimo 21 marzo, i candidati selezionati sosteranno un colloquio con l’azienda

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Entro giovedì 14 marzo, sarà possibile sottoporre la propria candidatura alle nove offerte di lavoro attivate da Arpal Puglia per conto di Deghi spa, azienda leader nella vendita di prodotti per l’arredo, con sede a San Cesario di Lecce.


Si cercano giovani preparati e talentuosi, per coprire le numerose posizioni aperte: coloro che risulteranno in linea con i requisiti richiesti, in seguito alla preselezione da parte dei centri per l’impiego, saranno contattati per sostenere il colloquio con il team risorse umane dell’azienda, durante un apposito recruiting day che si terrà giovedì 21 marzo presso gli uffici di Deghi, alla presenza del ceo Alberto Paglialunga e del dirigente dell’Ambito di Lecce Brindisi e Taranto di Arpal Puglia, Luigi Mazzei.


Si ricercano, in particolare, le seguenti figure professionali:


Disegnatore tecnico 2D, per cui sono richiesti il possesso del diploma per geometri o la laurea in Architettura; buona conoscenza della lingua inglese; competenze informatiche (Rhinoceros, Autocad, Archicad, Adobe illustrator); ottima abilità nel disegno tecnico e passione per arredamento e design. Consulta l’offerta qui


Renderista 3D, per cui si richiedono diploma in design, grafica o laurea in Architettura; buona conoscenza della lingua inglese; competenze informatiche (software di grafica e rendering – 3d studio max – cinema 4d – rhinoceros- lumion); competenza per la realizzazione di render di componenti d’arredo; presentazione, in sede di colloquio, di un portfolio di lavori eseguiti. Consulta l’offerta qui


Addetti vendita e consulenza. Requisiti: preferibilmente diploma per geometri o laurea in Architettura; buona conoscenza della lingua inglese; competenze informatiche (comprensione e lettura del disegno tecnico); esperienza nella vendita nel settore arredamento; passione per il cliente, per il settore, ottima dialettica. Consulta l’offerta qui


Product specialist, profilo per il quale si richiedono diploma, preferibilmente per geometri, o laurea, con priorità per i laureati in Architettura: competenze informatiche (Excel, Adobe Photoshop); conoscenza della lingua inglese; conoscenza del mondo bagno ed idraulici; ottime capacità di scrittura e capacità di analisi. Consulta l’offerta qui


Manutentore informatico. Requisiti: diploma o laurea in discipline informatiche; competenze informatiche (hardware informatici e periferiche informatiche). È, inoltre, gradito il possesso di auto propria per spostamento tra sedi. Consulta l’offerta qui


Impiegato amministrativo contabile, figura per cui si richiedono la laurea in discipline economiche, competenze contabili e fiscali, competenze informatiche (Ms office) e conoscenza della lingua inglese. È, inoltre, richiesta esperienza presso società di revisione e ottima conoscenza della partita doppia. Consulta l’offerta qui


Addetti customer service per e-commerce. Requisiti richiesti: diploma o laurea in ambito tecnico, interior design o geometri; conoscenza della lingua inglese; competenze informatiche (comprensione e lettura disegno tecnico); minima esperienza in assistenza clienti e vendita, preferibilmente nel settore arredamento. È importante avere passione nel servire il cliente ed avere ottima dialettica. Consulta l’offerta qui


Operatori di magazzino, che abbiano il diploma, buona dimestichezza nell’uso di transpallet ed esperienza minima nella mansione. Consulta l’offerta qui


Magazziniere iscritto alle liste ex art.18 L. 68/99.


Requisiti: diploma, preferibile esperienza pregressa. Si rammenta che l’iscrizione alle liste ex art.18 è riservata a:


  • orfani e coniugi superstiti dei deceduti per causa di lavoro, di guerra, di servizio oppure in conseguenza dell’aggravarsi dell’invalidità riportata per tali cause;

  • coniugi e figli di persone riconosciute grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro al posto dell’avente diritto;

  • profughi italiani rimpatriati;

  • vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere;

  • familiari delle vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere al posto dell’avente diritto;

  • testimoni di giustizia;

  • orfani per crimini domestici (categoria introdotta dall’art. 6 L. 4/2018);

  • orfani disastro Hotel Rigopiano (categoria introdotta dalla L. 12/2019);

  • “care leavers” (neomaggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine per essere stati allontanati, in minore età, sulla base di un provvedimento di tutela da parte dell’autorità giudiziaria (art. 67 bis D.L. 34/2020 convertito in L. 77/2020). Consulta l’offerta qui


Le candidature potranno essere presentate entro il 14 marzo con una delle seguenti modalità: sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, tramite Spid, cliccando sul pulsante “Candidati” all’interno delle offerte (visualizzabili qui); inviando all’indirizzo di posta elettronica ido.coordinamento.lecce@arpal.regione.puglia.it il modulo (scaricabile qui), su cui va inserito obbligatoriamente il codice offerta.



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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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