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Cronaca

Occhio al pesce leone

Arriva dal Pacifico indiano ha un aspetto magnifico ma anche le spine molto velenose. Ed in più rappresenta un pericolo per il nostro ecosistema marino

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Nel mare Adriatico si sta diffondendo un’altra specie di pesci velenosi.


Il Mar Mediterraneo sata assistendo alla presenza crescente del pesce leone, originario del Mar Rosso e dell’oceano Indiano, apprezzato dai subacquei per il suo magnifico aspetto.


Tuttavia, questa bellezza rappresenta un pericolo sottovalutato: il pesce leone non solo rappresenta un rischio elevato per la salute umana a causa delle sue spine velenose, ma mette anche in pericolo l’equilibrio ecologico lungo la costa adriatica, comprese le acque del Salento.


Il pesce leone, un predatore visivamente sbalorditivo, ha spine che contengono una potenziale neurotossina.


Sebbene i casi mortali siano rari, i sintomi causati da una puntura possono variare da forte dolore, gonfiore, nausea e vomito fino a mancanza di respiro e arresto cardiaco.


Ciò che è particolarmente preoccupante è che questo pesce ha pochi predatori naturali nel Mediterraneo, il che ne favorisce una distribuzione incontrollata e rappresenta un serio problema per gli stock ittici locali.


Quando il pesce leone fu accidentalmente introdotto nell’Atlantico occidentale e nei Caraibi, divenne rapidamente la specie più invasiva della regione.


Le acque calde e la salinità più elevata del Mar Rosso forniscono un ambiente favorevole per una vasta gamma di specie marine.


Di conseguenza, la migrazione più diffusa della vita marina avviene dal Mar Rosso al Mediterraneo, un fenomeno noto come Migrazione Lessepsiana.


Oltre 300 sono migrate nel Mediterraneo, provocando cambiamenti sostanziali all’ecosistema.

Il più noto di questi migranti è proprio il famigerato pesce leone.


Le femmine di pesce leone producono 2 milioni di uova all’anno e depongono ogni quattro giorni.


Questa incredibile velocità di riproduzione in aree prive di predatori naturali ha portato a una robusta popolazione di pesci problematici.


I pesce leone minacciano l’intero ecosistema corallino e l’oceano nutrendosi di pesci di reef più piccoli e giovani.


Se l’invasione di pesci leone è stata così dannosa nei Caraibi da ispirare corsi di caccia al pesce leone, che speranza ha il Mediterraneo?


È interessante notare che, sebbene la migrazione lessepsiana sia iniziata con il completamento del Canale di Suez, il pesce leone è diventato un problema nel Mediterraneo solo negli ultimi anni a causa dell’aumento della temperatura dell’acqua.


Va detto che. nonostante la sua pericolosa armatura, il pesce leone non mostra aggressività nei confronti degli esseri umani e di solito cerca il cibo al crepuscolo.


Gli incontri diretti tra uomo e pesce rappresentano quindi piuttosto un’eccezione.


«Tuttavia», raccomanda Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, «è meglio usare particolare cautela quando si fa snorkeling e si nuota nel nostro mare».


 


Casarano

Reddito di cittadinanza, senza averne diritto: raggiro da 115mila euro

Dopo i controlli della Tenenza di Tricase della Guardia di Finanza denunciate sei persone

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I finanzieri della Tenenza di Casarano hanno eseguito accertamenti per verificare la regolare percezione del Reddito di cittadinanza.

Le indagini hanno interessato target selezionati tramite specifiche analisi di rischio e l’esame delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ovvero che sono emersi da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’INPS.

Al termine delle indagini le fiamme gialle hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria 6 persone, accusate di aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 115 mila euro, avendo gli stessi attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore. Contestualmente i beneficiari sono stati segnalati dalle Fiamme Gialle alla Direzione Provinciale INPS per il recupero delle somme già erogate ed indebitamente percepite.

*in alto: foto di repertorio
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Cronaca

Tango della gelosia: innamorate dello stesso uomo si accapigliano e finiscono in Tribunale

E’ successo a Gagliano del Capo, la donna attrice di questi atti ignobili dettati dalla gelosia, una 53enne che se l’è presa con una..

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Dal 2019 al 2022 ha perseguitato una collega di lavoro con telefonate anonime, continue condotte moleste e minacciose, lettere e messaggi pesanti e carichi di minacce e, inoltre, le ha  più volte danneggiato l’auto.

E’ successo a Gagliano del Capo, la donna attrice di questi atti ignobili dettati dalla gelosia, una 53enne che se l’è presa con una 45enne collega di lavoro, entrambe innamorate dello stesso uomo: il titolare della fabbrica dove lavoravano tutte e due.

Per questo è stata condannata ad 1 anno e 3 mesi di reclusione.

La fine della vicenda si è avuta oggi, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, con la condanna dell’imputata per atti persecutori e danneggiamento aggravato, oltre al risarcimento dei danni alla vittima.

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Cronaca

Ricercato in tutta Europa per violenza sessuale su minore. Arrestato in Salento

Si tratta di un 47enne originario della Romania fermato in un’abitazione di Matino. I fatti risalgono 2020 quando l’uomo, legato alla vittima da vincolo di parentela, avrebbe approfittato di lei ancora minorenne

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Era ricercato per reati sessuali con mandato di arresto europeo l’uomo arrestato dai carabinieri della Compagnia di Casarano coadiuvati dai colleghi della Stazione di Matino.

Si tratta di un 47enne originario della Romania che, dopo mirate e meticolose ricerche espletate dagli uomini dell’Arma, è stato individuato dai militari presso un’abitazione situata a Matino.

I fatti risalgono al 2020 quando l’uomo, legato alla vittima da vincolo di parentela, avrebbe avanzato proposte sessuali seguite da palpeggiamenti della giovane donna, all’epoca dei fatti ancora minorenne.

Dopo un primo rapporto sessuale sarebbe nata una vera e propria relazione perdurata diversi mesi.

Solo nel 2021, la madre della vittima scopriva la relazione tra i due e formalizzava la denuncia presso le locali autorità di polizia.

L’uomo è stato così sottoposto a processo e condannato dall’Autorità Giudiziaria rumena che, vista l’irreperibilità dell’uomo ha emesso un mandato di arresto europeo.

Infine l’arresto effettuato a Matino.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino, dove rimarrà a disposizione delle competenti autorità giudiziarie.

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