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Antiche dimore, vino ed eventi a Ruffano
Due giorni per “Il Borgo di Bacco” e “Cortili Aperti”. Sabato 25 e domenica 26 viaggio tra gusto, storia, tradizione ed arte, con gli immancabili stand del local-food
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Il gusto del buon vino e la bellezza delle antiche dimore nella piacevole atmosfera delle lunghe giornate di primavera.
Torna a Ruffano l’atteso momento de “Il Borgo di Bacco Wine Festival”, anche quest’anno nell’intreccio di successo con l’evento nazionale “Cortili Aperti”, che ci condurrà alla scoperta delle dimore storiche ruffanesi.
Un evento organizzato dal Comune di Ruffano sotto la guida dell’assessora a Cultura e Turismo Pamela Daniele.
L’appuntamento con il festival dedicato al vino, giunto alla sua 5° edizione, per la prima volta raddoppia: saranno ben due le serate in calendario, sabato 25 e domenica 26 maggio.
Un weekend anche all’insegna dell’arte e del gusto, con musicisti, artisti di strada, stand di local-food ed esposizioni artistiche-artigianali che andranno a colorare ulteriormente il percorso. Per un viaggio enogastronomico che condurrà i visitatori alla scoperta di oltre 20 cantine provenienti da tutta Italia. Un’esperienza di degustazione garantita dalla professionalità dei sommelier dell’AIS Lecce.
Il tutto impreziosito dalla presenza di oltre 60 espositori ed artigiani, il cuore pulsante delle attività tradizionali.
Tra i meravigliosi vicoli del borgo antico, in ogni angolo sarà possibile imbattersi in mostre di pittura, mercatini di ceramica e terracotta, prodotti artigianali locali di ogni tipo, musica dal vivo e tanto altro.
La giornata di domenica 26, invece, prima di tornare ad immergersi, all’imbrunire, nella magica atmosfera del mondo di Bacco, sarà dedicata al tour nella Grande Bellezza che non teme lo scorrere del tempo: la visita ai cortili di palazzi e dimore storiche di Ruffano.
LE CANTINE
Le protagoniste principali dell’evento 25 cantine vitivinicole da tutta la penisola: Barsento; Castel di Salve; Castello Monaci Winery; Coppola; Cupertinum; Donna Oleria; Farina; Langa Style (Mustela, La Ganghija, Negretti, Olivero, Vigin); La Scacchiera; L’Astore Masseria; Leone de Castris; Le Vigne di Sammarco; Melissa Wines Puglia; Miali; Monsellato; Palamà; Rosa del Golfo; Sanchirico; San Donaci; Cantine San Pancrazio; Schola Sarmenti Vini; Tenuta Corallo; Terre di Marte; Torre Ospina; Villani Miglietta.
LE DIMORE
Domenica 26 maggio Cortili Aperti aprirà le porte della storia dalle 10,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 19.
Palazzi, dimore storiche, casine a corte, ma anche chiese, cripte e frantoi ipogei.
Tutta la meraviglia storico-culturale del centro storico di Ruffano a portata di mano.
Sarà possibile usufruire gratuitamente dell’ausilio della guida turistica ai seguenti orari: ore 11, ore 16, ore 18. Con partenza da Palazzo D’Urso (oggi Frisullo) – Piazza San Francesco, 3. Per prenotazioni (su whatsapp): 380 3082462.
Nei luoghi indicati saranno presenti ragazze e ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano (Scuola Secondaria), in qualità di Ciceroni.
Infine, in ogni postazione ci saranno gli artisti dell’estemporanea di pittura a cura di Antonio Margiotta.
Ecco l’elenco delle dimore e dei palazzi che apriranno i loro cortili all’evento:
- Castello Brancaccio (oggi Pizzolante Leuzzi) – Piazza del Popolo, 15
- Palazzo D’Urso (oggi Frisullo) – Piazza San Francesco, 3
- Palazzo Riccardo (oggi Licci) – Piazza San Francesco, 2
- Palazzo Pio (oggi De Bernart) – via Cesare Battisti, 15
- Palazzo Riccardo (oggi De Vitis) – via Mons. D’Urso, 17
- Palazzo Licci-Ferrari (oggi De Vitis) – Corso Umberto I, 13
- Palazzo Ottocentesco (oggi Preite) – Corso Umberto I, 7
- Casa Giangreco – Piazzetta Giangreco, 18
- Casa Bortone – Via Antonio Bortone, 8
- Frantoio ipogeo (proprietà Pamela Maglie) – Piazzetta Giangreco
- Frantoio ipogeo (proprietà De Vitis) – Via Mons. D’Urso
- Chiesa San Francesco da Paola – Piazza San Francesco
- Chiesa Natività Beata Maria Vergine – Piazza del Popolo
- Chiesa dell’Annunziata – Piazzetta Giangreco
GLI ARTISTI
Ricchissima quest’anno la lista di perfomer che animeranno le serate della festa nelle due date.
Sabato 25, in piazza del Popolo: alle 19 Giovanni Bisanti e Giuseppe Ressa (voce, chitarra, cajon e percussioni); alle 21, Kalinka (Folk/Ska/Revival); alle 22,45 Antonio Francone – dj set.
In piazzetta Giangreco: alle 20,30, Luigi Bruno quintet – world’n’roll.
Alle 22,30 Alex De Rio & Bovino – dj set.
In piazza San Francesco: dalle 20 in poi, SomeOne in “Contact Soul” – spettacolo di fuoco.
In piazza N. Sauro: alle 21, Sapunaru Project: musica tradizionale del basso Salento.
Alle 22,30 Maria Rimini e i suoi Fomentati.
In vico Piccinni II: alle 20,45 Angela Cosi – Arpa in solo.
In via Ruffo, per tutta la sera: IlAria Fonte in “Ametista” – installazione artistica di acrobatica aerea; Assunta Resta, la pittrice del vino
Spettacolo itinerante: Compagnia “Eternauti” in “Landed” – parata performativa ed immersiva di performers e trampolieri.
In via Piccinni: dalle 20 in poi Vuci de la Strittula a cura di Kairòs – performance teatrale a più voci e a più corpi, tra volti presenti ed echi di un passato che persiste negli scorci delle strittule.
Domenica 26, in piazza del Popolo: alle 19, Angela Cosi – Arpa in solo; alle 20,30 Gennaro Spinelli e The Romaní Project – viaggio artistico culturale dall’India all’Italia, passando per il Jazz Manouche, il Flamenco, la musica balcanica e la musica classica; alle 22,30 Frank Bramato e Giona – Beat and Blues.
In piazzetta Giangreco: alle 19,30 Alberto Cavallo – sax live; alle 22 Paolo Mele & Andrea Maggino – dj set.
In piazza N. Sauro: alle 20,30 Le Cumbinate in “Ritmi intorno all’ Equatore” – Samba, Cumbia, Reggae ed Afro-Beat.
In piazza San Francesco; dalle 20in poi Il Grande Lebuski in “Pole Street Dance” – spettacolo comico di circo, teatro di strada e Pole Dance.
In vico Piccinni II: alle 20,45 Classic duo con Ersilia Ferraro al flauto traverso e Salvatore Minutello al violoncello.
In via Ruffo, per tutta la sera: IlAria Fonte in “Ametista” – installazione artistica di acrobatica aerea; Assunta Resta, la pittrice del vino.
Itinerante: Compagnia “Pachamama” in “Incanto” – performance itinerante con trampolieri, bolle di sapone, musica, danza e poesia
GLI INTERVENTI
La realizzazione dell’evento passa per l’impegno in prima persona dell’assessora a Cultura e Turismo Pamela Daniele: «Di anno in anno visibilità ed attesa per Il Borgo di Bacco, assieme a Cortili Aperti, aumentano. Per questo abbiamo deciso di arricchire l’appuntamento raddoppiandone le date: in questo modo, potremo anche dare spazio alla crescente risposta di partecipazione che ci giunge da espositori ed artigiani. Un altro segnale, questo, di affezione sempre più forte da parte del territorio a questo evento».
Il sindaco Antonio Cavallo ha aggiunto: «Tra i compiti più preziosi di un’amministrazione c’è quello di valorizzare storia e tradizione del proprio paese. Farlo in una cornice coinvolgente e stuzzicante si è dimostrata, negli anni, un’idea di successo proposta dalla nostra assessora a Cultura e Turismo. Un connubio tra due appuntamenti che dà vita ad un evento in grado di portare a Ruffano un grande pubblico. L’invito è quello a non mancare perché, anche quest’anno, non ve ne pentirete».
Tutti gli aggiornamenti sull’evento nelle pagine Instagram e Facebook dedicate: Cortili Aperti Ruffano ed Il Borgo di Bacco Wine Festival.
Appuntamenti
Assaggi di gusto a Melpignano
Tra forni medievali e frantoi ipogei. Passeggiata con archeologa, degustazione narrata e laboratorio con la sommelier dell’olio. Sabato 23 dalle 15,30 alle 18,30
Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.
In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre, dalle 15,30 alle 18,30, si potrà passeggare lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e, tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina, si incontrerà Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 e che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui Uccio conserva la cenere.
Pochi passi e si raggiungerà uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel nuovo portale discovermelpignano.it.
La passeggiata proseguirà nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici. Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òliolocale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.
Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetta Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento.
Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, sarà visitabile fino al 6 gennaio all’interno del palazzo Marchesale.
Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo.
Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale. Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.
Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024.
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Migrazioni libere e immigrazioni legali
Sabato 23 novembre a Maglie il convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero. Presentazione domani a palazzo Adorno
Convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero, con il patrocinio della Provincia di Lecce e con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale.
L’evento dal titolo “Migrazioni libere e immigrazioni legali” sarà presentato domani, giovedì 21 novembre, alle ore 12, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno: Alessandro Distante, presidente della Fondazione Don Giuseppe Colavero; Maria Rosaria De Lumè, addetto stampa della Fondazione e Gigi Nestola, dirigente presso la Presidenza del Consiglio regionale pugliese.
Il convegno è in programma sabato 23 novembre, alle ore 16, nel salone dell’Oasi della convivialità (SS16, Maglie).
I temi, di grande attualità al centro dell’incontro, saranno affrontati da Attilio Pisanò e Eliana Augusti, docenti dell’Università del Salento e Valeria Guterrez, responsabile nazionale Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del vescovo di Otranto, padre Francesco Neri.
La figura e l’azione di don Giuseppe Colavero sono strettamente collegate all’accoglienza degli albanesi negli anni Novanta già dalla prima migrazione.
Ha fondato il centro giovanile internazionale Agimi (L’alba), attivo in Italia e in Albania, in quella che ora si chiama Oasi della convivialità (prima Eurogiovani) ha offerto ospitalità a tanti che erano in difficoltà.
Il suo progetto viene ripreso ora dalla Fondazione intitolata a lui e ai suoi genitori Anna e Tobia.
Don Giuseppe si è spento a 76 anni il 28 marzo del 2016 e, con disposizione testamentaria ha lasciato tutti i suoi beni ai poveri.
Il suo progetto, il suo sogno trovano continuità nell’attività della Fondazione.
Qualche mese fa, con la mediazione dei Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, è stata accolta una famiglia siriana, che attualmente ha trovato ospitalità e lavoro in Olanda.
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“Tutto sta nei venti e nelle nuvole” a Calimera
Presso Casa dei Kalimeriti la presentazione del nuovo libro di Roberta Pappadà, edito Kurumuny
Venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma.
Un viaggio letterario che si intreccia con un’analisi lucida e profonda delle dinamiche che caratterizzano l’attuale crisi climatica. È così che Roberta Pappadà nelle pagine de Tutto sta nei venti e nelle nuvole (edito da Kurumuny) evidenzia, con uno stile ricco di immagini evocative e dettagliate, il ritardo cronico con cui governi e istituzioni affrontano la questione climatica, un problema che coinvolge tutti i Paesi del mondo.
In particolare, il lavoro di Pappadà pone l’accento sull’estrema lentezza nel prendere decisioni, una lentezza che si manifesta soprattutto nei contesti delle grandi conferenze internazionali come la Cop29 in corso a Baku, in Azerbaijan. Qui, malgrado le buone intenzioni, le risoluzioni spesso faticano a tradursi in interventi concreti ed efficaci, lasciando il rischio che le politiche climatiche non incidano mai realmente.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole nasce da un senso di urgenza profondo, un “I care” che spinge l’autrice e molte persone del nostro tempo a riflettere sul futuro del pianeta e sulla necessità di agire. Con una scrittura che intreccia poesia, analisi critica e denuncia, Pappadà offre al lettore uno strumento unico: non una semplice antologia, ma un progetto articolato che incita a guardare al domani con maggiore consapevolezza e responsabilità.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole non è soltanto un libro da leggere, ma un atto d’amore verso la Terra e le generazioni future e che invita lettrici e lettori a immergersi nella sua visione con mente aperta e spirito attento, trasformando ogni pagina in uno stimolo per un impegno condiviso e per un cambiamento necessario.
L’appuntamento è per venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) per la presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma
L’autrice
Roberta Pappadà è nata a Calimera (Le). Vive e insegna materie letterarie a Roma. Laureata in Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, i suoi studi e interessi incrociano il teatro, l’arte terapia, la storia e la letteratura. Si occupa di progetti di prevenzione del disagio giovanile e d’integrazione sociale, in contesti didattici professionali e ricreativi; collabora all’organizzazione di mostre fotografiche e installazioni artistiche.
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