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Attualità

Calzaturiero: rinnovato Contratto Nazionale

Sergio Calò, Segretario Generale Femca Cisl Lecce: «Un rinnovo importante che mira a valorizzare il lavoro e le professionalità nel settore calzaturiero, contrastando l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione e offrendo maggiore tutela e sostegno ai lavoratori. Per il primo livello l’incremento complessivo è pari a 289,90 euro, con la paga oraria minima che supera i 9 euro»

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Dopo sette mesi di trattative, finalmente è stato siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del settore calzaturiero. L’intesa, raggiunta tra le federazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e l’associazione confindustriale Assocalzaturifici, interessa circa 75mila addetti in 4.mila aziende italiane e avrà vigenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.


Per la sola provincia di Lecce coinvolti quasi 5mila lavoratori.


L’aumento medio sui minimi salariali è pari a 191 euro, erogato in tre tranche: 90 euro dal prossimo 1° agosto; 51 euro dal 1° agosto 2025;  50 euro dal 1° agosto 2026


Per il primo livello l’incremento complessivo è pari a 289,90 euro, con la paga oraria minima che supera i 9 euro.

Miglioramenti anche sul fronte del welfare. Segnaliamo, infatti: l’aumento di 3 euro del contributo aziendale al fondo sanitario integrativo Sanimoda, per un totale di 15 euro mensili per dipendente a partire dal 1° gennaio 2026; il versamento di 2 euro mensili da parte delle aziende per la copertura LTC (non autosufficienza) a partire dal 1° gennaio 2025; l’aumento dello 0,04% del contributo aziendale per la premorienza e l’invalidità permanente nell’assicurazione Previmoda a partire dal 1° aprile 2025.


Un rinnovo importante che mira a valorizzare il lavoro e le professionalità nel settore calzaturiero, contrastando l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione e offrendo maggiore tutela e sostegno ai lavoratori.


«Il contratto appena rinnovato», afferma Sergio Calò, Segretario Generale Femca Cisl Lecce, «risponde alle esigenze economiche e normative dei lavoratori salentini che da mesi soffrono la profonda crisi del settore con lunghi periodi di cassa integrazione e molteplici sacrifici. Valorizzeremo nelle assemblee tra i lavoratori l’impegno delle segreterie nazionali e della Femca Cisl in particolare anche per l’importante traguardo di aver portato il 1° livello contrattuale sopra i 9 euro, dimostrando tutela vera e concreta dei lavoratori attraverso la contrattazione e lasciando parole e movimentismo sul salario minimo alla politica e ad altri». 


 


Attualità

Terme Santa Cesarea: bando di gara internazionale

Per il rilancio della Società Terme S.p.a. Soddisfazione per l’accordo tra Regione e Comune, andamento economico in risalita per l’asset termale e rassicurazioni per i lavoratori. Il patrimonio sarà interamente rilevato dal Comune, che manterrà così la proprietà pubblica

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Era una notizia molto attesa, e l’esito dell’incontro svoltosi presso la sede delle Terme di Santa Cesarea non ha deluso le aspettative.

Sembra tracciata la strada intrapresa assieme da Comune di Santa Cesarea Terme e Regione Puglia, che porterà a breve alla pubblicazione del bando internazionale per l’assegnazione della gestione pluriennale della società.

In base all’accordo, il patrimonio sarà interamente rilevato dal Comune, che manterrà così la proprietà pubblica.

La gestione sarà assegnata a realtà imprenditoriali di spicco del settore turistico-termale per sessanta anni.

Sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve

«C’è soddisfazione», dichiara il sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve, «per un risultato che non esito a definire storico per il futuro della nostra città. È il frutto di anni di lavoro, incontri, valutazioni, che ci porta finalmente verso la tanto auspicata pubblicazione del bando di gara, attraverso il quale saranno individuate realtà imprenditoriali capaci di rilanciare come merita il settore termale e turistico sul nostro territorio».

Durante l’incontro, sono inoltre stati comunicati i dati relativi al bilancio dello scorso anno della società Terme, chiuso con una perdita di circa 100mila euro (la più contenuta degli ultimi cinque anni), con una tendenza economica del settore in risalita dal punto di vista economico che fa ben sperare per il futuro.

Buone notizie anche per i dipendenti in attesa di ricevere gli emolumenti per alcune mensilità arretrate: gli stessi saranno saldati al più presto, come comunicato dal presidente delle Terme di Santa Cesarea, Adriano Bono.

«Non possiamo che essere grati ai lavoratori per quanto fatto nonostante la situazione di disagio, che ha permesso di garantire il regolare svolgimento dei lavori e l’erogazione delle prestazioni ai turisti e avventori della zona. Siamo felici di poterli rassicurare oggi, e con cauto ottimismo possiamo guardare al futuro con più tranquillità, grazie ai dati e ai pareri di esperti e operatori del settore che indicano un chiaro segno di risalita della nostra realtà», ha dichiarato al riguardo il sindaco di Santa Cesarea Terme.

Proprio nelle scorse settimane, la località pugliese è balzata agli onori della cronaca nazionale per essere stata indicata dal Ministero del Turismo come tra le città termali più in voga in tutta Italia, al terzo posto per numero di prenotazioni alle porte dell’estate.

Il settore termale risulta in sorprendente e costante crescita nel nostro Paese, con un forte incremento di domanda di soggiorni, benessere e relax da parte di turisti stranieri.

Il sindaco Bleve ha commentato: «Santa Cesarea Terme merita di essere riconosciuta e considerata come una realtà turistica di prima classe. Siamo convinti e fiduciosi che il rilancio del settore termale porterà enormi benefici all’intero territorio ed a tutte le realtà che vi operano, potendo allo stesso tempo attrarre nuovi investitori. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle future generazioni, a cui ci auguriamo di lasciare in eredità una terra prospera e ricca di opportunità».

Oltre agli auspici dell’amministrazione comunale locale, a far ben sperare per il futuro di Santa Cesarea sono i dati dei flussi turistici in costante crescita, merito anche dei lavori di riqualificazione urbanistica del centro e messa in sicurezza degli accessi al mare effettuati negli ultimi anni, che hanno donato nuova linfa alla località.

«C’è ancora tanto da fare per valorizzare sempre più la nostra Santa Cesarea Terme», conclude Bleve, «ma oggi voglio esprimere enorme soddisfazione per questo risultato e ringraziare personalmente tutti coloro che si sono impegnati per raggiungerlo».

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Attualità

Tricase, lavori in piazza: pacco, paccotto e contropaccotto

Continuano a far discutere i lavori in corso a Caprarica. Dopo la richiesta di bloccare i lavori dell’ingegner Morciano, la replica del sindaco: («Fa il gioco delle tre carte, vuol prendersi meriti che non sono i suoi») e la controreplica odierna del professionista tricasino

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di Giuseppe Cerfeda

Sgomberiamo subito il campo per non diventare il capro espiatorio di una contesa che si è improvvisamente (e pubblicamente) accesa dopo i soliti pissi pissi.

Nonostante il riferimento al film degli anni ’80 che riporta la nota truffa in tre atti del furbetto napoletano di una volta, qui non si parla assolutamente di raggiri ma pacco, paccotto e contropaccotto ben illustrano azione, reazione e controreazione che hanno acceso i riflettori su piazza Sant’Andrea a Caprarica.

Tutto è iniziato con la lettera protocollata da Andrea Morciano, ingegnere proprio residente nel rione di Caprarica, con la quale si chiedeva lo stop immediato ai lavori che stavano proseguendo in maniera differente da quanto concordato e annunciato.

Dopo qualche giorno è arrivata la replica del sindaco che ha accusato l’ingegnere di fare il “gioco delle tre carte” per prendersi i meriti di una soluzione già trovata.

A stretto giro di posta Morciano ha voluto mettere alcuni puntini sulle “i” e ci ha scritto per ribadire la “sua” verità (in fondo la lettera dell’ingegnere).

Ovviamente nell’ambito della dialettica e del contraddittorio può accadere che i toni si alzino, da una parte e dall’altra, ma poi si arriva ad un punto in cui è meglio fermarsi e ricomporre, per il bene di tutti, soprattutto quello della comunità.

La querelle, però, un merito, ce l’ha avuto. Ed è quello di informare tutti, attraverso i diversi punti di vista, su quanto accade in paese e su decisioni che, anche se non per dolo, spesso vengono prese nel chiuso delle stanze del palazzo.

Poi, a cose fatte, ritorna il pissi pissi per criticare a destra e manca.

LA CONTROREPLICA DI MORCIANO

Riceviamo & Pubblichiamo

«Caro Direttore (Non sono il direttore ma non adirò le vie legali per questo, NdA), mi tocca scriverle per rispondere alle diverse falsità con cui il sindaco, in una difesa disperata del suo operato e di quello della sua amministrazione, ormai allo sbando e che non sa più a quale Santo votarsi, prova a ridicolizzare la mia lettera, con la quale venivano evidenziati degli errori progettuali puntuali senza alcun chiacchiericcio di fondo.

Per farlo chiama in ballo il “gioco delle tre carte”, di cui egli stesso sembra essere molto esperto.

Di seguito quindi replicherò una ad una le dichiarazioni false e prive di fondatezza che sono state pubblicate.

  1. Rocco Martella, che si presta a questi giochini per i quali dovrebbe farsi un esame di coscienza, non è il Presidente del Comitato Festa mentre scrivo, l’articolo de “il Gallo” è stato modificato, in quanto ho minacciato di querelare tutti i protagonisti (La correzione è stata apposta da chi scrive non certo per timore della minacciata querela ma solo per non generare confusione in chi ci legge con un errore commesso in buona fede, almeno per quel che ci riguarda, e fattoci notare dallo stesso ing. Morciano, NdA) –, bensì un semplice componente come tutti gli altri amici che ne fanno parte. Il presidente è don Salvatore Chiarello, che sarebbe opportuno lasciare fuori da queste beghe, e con il quale mi scuso personalmente a nome di chi, senza avvertimento né motivo alcuno, lo ha chiamato in causa in questa vicenda incresciosa a lui estranea. Il vice presidente (sindaco so di darle un dispiacere) è invece il sottoscritto, proprio l’ing. Morciano, (a meno che nel frattempo Martella, colto da una smania di onnipotenza, non mi abbia esautorato), che non è mai stato consultato sull’argomento per ovvie ragioni. Perché, come già scritto, la partecipazione, per il sindaco, è cosa di poco conto. Il sottoscritto, ribadisco se non fosse sufficientemente chiaro, non ha mai chiesto di essere consultato, ma ha chiesto un confronto pubblico, insostenibile da chi, dall’altra parte, è privo di argomentazioni.
  2. L’ufficio tecnico avrebbe fornito documentazione o informazioni sul progetto. (affermazione gravissima, passibile di denuncia, eventualità su cui farò opportune valutazioni). Premesso che il progetto sia di dominio pubblico, per eccesso di zelo la documentazione è stata richiesta per le vie ufficiali dal consigliere di opposizione, nonché capogruppo del Partito Democratico, Francesco Minonne, con istanza di accesso agli atti protocollata in data 18/06/2024, e documentazione trasmessa ufficialmente a Minonne il 25/06/2024 (atti richiedibili e verificabili tranquillamente presso gli uffici competenti). Come vede caro sindaco, non si ha necessariamente bisogno di veline se si è capaci di far bene il proprio lavoro, cosa che a lei riesce difficile.
  3. Io salvatore della patria. Mai pensato. Non ho queste pretese di onnipotenza. Semmai ho sicuramente la pretesa di liberare prima possibile il paese da questa amministrazione, che sta portando Tricase verso la deriva. Questo sì, e lo confermo.
  4. Avevano pensato già di modificare la pavimentazione; la cui soluzione era già stata pianificata e decisa dall’amministrazione. Quando mai?! Il sindaco, pur sapendo di mentire, non racconta la verità. Riassumo come sono andati i fatti, a onor del vero. Dopo aver visonato la documentazione, il caso ha voluto che incontrassi, in una conferenza dei servizi tenutasi circa due settimane fa, un rappresentante della Soprintendenza di cui non farò nome (ma se necessario mi rendo disponibile ad un confronto), alla presenza di altri soggetti coinvolti tra cui il sindaco di Tiggiano, responsabili tecnici e politici dei comuni di Corsano e Alessano, l’ing. Ferramosca per l’ufficio tecnico di Tricase, e anche l’assessore Piceci (onnipresente), dal momento che gli sono state assegnate infinite deleghe, o meglio dire non definite. In quell’occasione ho preannunciato all’assessore che avrei contestato il progetto, ed egli, come è solito fare insieme a tutto il resto della maggioranza, ha provato a scaricare ogni responsabilità sull’ufficio tecnico (non sui progettisti guarda caso. Chissà perché! Non sono forse loro ad aver redatto il progetto?) e sull’ex vice sindaco. In quell’occasione ho esposto il mio disappunto, anche in maniera brusca, perché la sua replica conteneva solo dichiarazioni infondate (l’assessore non ha perso tempo, ha ritenuto di dover riferire immediatamente l’accaduto, ma ahimè, anche i muri parlano). Ho avuto poi un confronto libero e franco con il funzionario della Soprintendenza, il quale, interrogato da me sull’adeguatezza o meno delle scelte effettuate, ha candidamente confidato che era l’unica soluzione possibile per il budget a disposizione. A proposito di economie, vorrei ricordare al sindaco e al consigliere Martella, e far presente ai cittadini di Caprarica, che la prima proposta progettuale, che prevedeva per la pavimentazione della Piazza e non solo un pacchetto costituito da strato di geogriglia e pavimentazione di Trani dello spessore di cm. 10, si basava su un impegno di spesa per la Piazza Sant’Andrea pari a circa un milione di euro. Lo so che nel delirio di onnipotenza alcuni dei nostri amministratori sono in grado di moltiplicare i pani ed i pesci, ma voglio vedere quale sarà la soluzione adottata per recuperare 700mila euro circa, visto che l’attuale intervento è di poco superiore a 300mila euro. Si spera solo che la toppa non sia peggio del buco! Toccherà vigilare sulla soluzione ed esser pronti a renderne conto, nel bene e nel male. Una raccomandazione però voglio farla, da esperto conoscitore delle tecniche costruttive: non provate a mettere cemento sotto qualunque forma! La soluzione dovrà essere identica a quella utilizzata per la Piazza Castello dei Trane a Tutino e per quella di San Nicola a Sant’Eufemia.  Ogni altra soluzione sarebbe solo un palliativo per acquisire una finta ragione.  Si accettano scommesse.
  5. Stavamo solo aspettando di vedere i campioni definitivi dei basoli e di confrontarci con i progettisti e con la Sovrintendenza. Purtroppo, il Sindaco è sfortunato. Il destino ha voluto che i campioni siano stati visonati già molti giorni prima, guarda caso proprio in concomitanza con la conferenza dei servizi di cui sopra, giorno in cui i campioni presentati non avevano soddisfatto e si aspettava che l’impresa ne fornisse di ulteriori e similari. Improvvisamente ed in maniera miracolosa, i campioni di cemento si sono trasformati in campioni di basolo. Circostanze sfortunate, ma anche di questo ho discusso con il rappresentante della soprintendenza.
  6. Il sindaco, quando non sa cosa rispondere, la butta in caciara. Mi piacerebbe sapere perché, invece di scrivere falsità, non abbia risposto puntualmente ai quesiti posti sul traffico e la viabilità, indicando quali strategie, insieme al suo team, intende intraprendere per risolvere i problemi legati a questi aspetti. Di sicuro le risposte sono pronte, solo che si sta aspettando forse che passi l’estate.
  7. Sul divenire dei progetti esecutivi? Il sindaco, che si avventura su argomenti che non conosce, (è un vezzo di molti componenti di questa amministrazione) dovrebbe spiegarci come un progetto definitivo posto a base di gara, divenuto esecutivo salvo piccole modifiche perché anche l’impresa appaltatrice non ha potuto apportare chissà quali variazioni, stante la coperta cortissima, oggi possa essere modificato senza colpo ferire. Potrei intravedere dei margini che possono inficiare la gara tanto da chiamare in causa le procedure dell’ANAC. Ma non mi avventuro oltre, per non sbagliare.
  8. «Ecco il divieto su via Maroncelli, comparso improvvisamente la mattina del 17 luglio»

    Quindi è tutto già stato deciso dall’amministrazione e oggi qualcuno cerca di prendersene il merito. Mi dispiace per lei sindaco, ma dopo la mia lettera ha dovuto ingranare la retromarcia e fare inversione a U. Capisco che possa darle fastidio, ma tant’è. Risponderà ai cittadini a tempo debito. Infine, per completezza, e per dimostrare ulteriormente, se ancora non fosse chiaro che il sindaco naviga a vista e non conosce il progetto, faccio presente ai lettori che si sta pensando ad una nuova soluzione per la pavimentazione, ma nel computo del progetto non è previsto neanche un nuovo palo e corpo illuminante, quindi la piazza rimarrà con l’illuminazione esistente, ovvero al buio. Sicuramente replicherà che ci hanno pensato la notte appena trascorsa. Inoltre, chiedo al sindaco, all’amministrazione e alla Comandante della Polizia Municipale, con quale criterio compaiono cartelli di divieto sulle strade limitrofe al cantiere, senza alcuna comunicazione ai residenti. Non sarà forse perché i residenti di Caprarica sono meno importanti di quelli che abitano nel centro storico del paese, per i quali il nuovo piano traffico è stato fatto passare quasi come messaggio pubblicitario sulle principali reti televisive? Non mi dite che avete pubblicato sui canali social, perché se così fosse quello è uno strumento, ma non il primo e nemmeno l’unico. Tornate con i piedi per terra».

Ing. Andrea Morciano

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Espressività ed emozioni in acqua: Lympha continua con una sorpresa

Dalla piscina alla biblioteca: a Racale via ai nuovi laboratori del progetto dedicato ai ragazzi autistici. Non prima di una giornata indimenticabile resa possibile da una donazione

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Non si fermano le attività di Lympha, il progetto del Comune di Racale promosso dall’assessora alle Politiche Sociali Elisa Francioso e sostenuto dall’Ambito Territoriale di Gallipoli, in collaborazione con la coop. soc. Indisciplinati e la piscina comunale di Racale.

Lympha, percorso che mira a creare le condizioni per un miglioramento generale del benessere dei ragazzi e delle ragazze colpiti da autismo, giunge in questi giorni ad una nuova fase.

Si sono appena concluse presso la piscina comunale di Racale le attività psicomotorie che, dallo scorso febbraio, hanno coinvolto con grande entusiasmo l’utenza sotto sotto la guida di una equipe di esperti e professionisti del Team Puglia SCSD A.RL.. Un primo tratto del percorso di scoperta del sé, legato a sua volta alla scoperta del mondo acquatico.

Si passa ora alla biblioteca di comunità del Comune di Racale, con la fase, partita proprio in questi giorni, dedicata ai laboratori sulle parole ed ai laboratori di manipolazione creativa.

I partecipanti hanno iniziato a lavorare al potenziamento dellapropria creatività con un’esperienza sensoriale che li porterà a realizzare un oggetto che rispecchi le proprie caratteristiche personali. Tutti i manufatti saranno poi protagonisti di una mostra rientrante nell’evento finale restitutivo delle attività di Lympha, previsto per il prossimo inverno.

Una giornata speciale

Nel frattempo, però, il contatto diretto con l’acqua, vero filo conduttore di questo progetto, non è del tutto archiviato.

A chiusura degli incontri in piscina, la scorsa domenica si è tenuto un vero e proprio momento di festa. Un regalo speciale per tutti i ragazzi e le ragazze del progetto Lympha che hanno vissuto la gioia di una giornata presso il parco divertimenti acquatico di Cellino San Marco. 

Una trasferta resa possibile dalla volontaria donazione dell’OdvAmici di Anastasia che, con la sua presidente Antonella Alfarano, ha deciso di sostenere le spese per trasferta ed ingresso al parco per ben 60 persone: non solo tutti i ragazzi e le ragazze del progetto Lympha, ma anche altri partecipanti con disabilità o disturbi dello spettro autistico, unitamente ai loro familiari.

A Cellino, l’acqua è stata nuovamente un luogo dove esprimere la propria personalità, per una giornata unica e indimenticabile. 

La confidenza maturata in questi mesi col mondo acquatico si è trasformata nella gioia di condividere emozioni e divertimentoin gruppo in piscina.

Le testimonianze

All’evento si è unita l’assessora alle Politiche Sociali Elisa Francioso, che oltre a promuovere Lympha ne segue da vicino gli sviluppi sin dal primo giorno: “Siamo immensamente grati all’Odv Amici di Anastasia per l’opportunità offerta a questi ragazzi ed a queste ragazze. Hanno donato loro un giorno unico, un ricordo felice che dura una vita, un altro momento di crescita e convivialità. Sinergie come quella nata com Amici di Anastasiasono valori inestimabili per la nostra città. Lympha ci sta dimostrando che le idee progettuali valide, oltre a creare benessere, possono costruire una comunità più solida, unita e solidale”.

Antonella Alfarano, presidente di Amici di Anastasia, ha spiegato: “La nostra associazione, nata dall’idea e dalla volontà di mia figlia di donare sorrisi ai bambini che soffrono, viveproprio di momenti come questo. Abbiamo alle spalle tanti beiricordi simili, come quello del 2019, quando portammo a Mirabilandia sei bambini malati oncologici di Taranto, assieme alle loro famiglie. Dopo allora, la pandemia ci ha costretto a rallentare attività conviviali. In questi ultimi anni abbiamo mantenuto vivo il nostro impegno, con altre forme di donazione. Questa giornata bellissima a Cellino, che ci ha regalato enormi emozioni, rappresenta la prima uscita collettiva post Covid. Ripartiamo da qui per riprendere a donare sorrisi con attività gioiose e partecipate come questa. Puntiamo già il Natale, con l’orizzonte di una trasferta presso il villaggio di Babbo Natale”.

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