Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: «Basta, mi dimetto»
Katya Pizzolante rimette nelle mani del sindaco deleghe e carica assessorile: «Troppe promesse rimaste tali. mai avrei mai immaginato di dovermi scontrare con l’ipocrisia e l’indifferenza all’interno della nostra stessa maggioranza. Attenzione alta solo per questioni “più interessanti”… Resterò in consiglio comunale da indipendente, dissociandomi dalla maggioranzae libera di accogliere e approvare solo proposte che riterrò giuste, opponendomi fortemente a quelle contrarie al bene comune»

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Come un fulmine a ciel sereno ma solo per chi non è avvezzo alle questioni amministrative del paese sono arrivate le dimissioni di Katya Pizzolante che ha rimesso nelle mani del sindaco Francesco Petracca le deleghe assessorili al Commercio, alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità.
È stata la stessa Pizzolante a comunicare la sua decisione precisando che per «profondo senso di responsabilità verso i miei lettori, resterò in consiglio comunale da indipendente, dissociandomi dalla maggioranza con un ruolo apparentemente di minor prestigio ma libera di accogliere e approvare solo proposte che riterrò giuste, opponendomi fortemente a quelle contrarie al bene comune».
«Dopo un lungo periodo di riflessione», scrive in una lettera indirizzata al sindaco e ai consiglieri comunali, «decido di rimettere con atto immediato e irreversibile le mie deleghe assessorili. Nell’ottobre 2021, con 318 voti, i cittadini di Castrignano del Capo riponevano in me la loro fiducia, che mai e poi mai vorrei tradire».
«Quando decisi di accettare la mia candidatura prima e il ruolo di assessore poi», ricorda, «l’ho fatto con la determinazione e la volontà di dare tutto il mio impegno per questo Paese e per il bene dei miei concittadini così come promesso in campagna elettorale. Certamente sapevo che l’impresa sarebbe stata ardua e con non poche difficoltà, ma queste ultime pensavo di trovarle nell’ottenere i risultati sperati davanti alla burocrazia, agli uffici, ai tempi tecnici… mai avrei mai immaginato di dovermi scontrare con l’ipocrisia e l’indifferenza all’interno della nostra stessa maggioranza»,
La ormai ex assessora si rivolge direttamente al primo cittadino lamentando «poca attenzione ad alcune questioni da parte tua sindaco. Non ho mai pensato tu abbia agito in malafede ma, diversamente, quali sono le alternative?».
Sempre rivolgendosi al sindaco ricostruisce: «Nel 2021 abbiamo condiviso un programma elettorale che per me non era e non è carta straccia, ma uno dei motivi per il quale 1.622 cittadini hanno riposto in noi la loro fiducia. Capisco che può sembrare utopia riuscire a portare a compimento l’intero programma, ma i dubbi nascono e crescono quando davanti alla concreta possibilità di attuare alcuni punti, una parte della maggioranza è contro queste iniziative, ne parla male pubblicamente, riversando ogni responsabilità su singoli individui, nonostante il programma elettorale prima e le successive decisioni poi siano sempre state condivise con l’intero gruppo».
«Evidentemente», rincara la dose rivolgendosi sempre al sindaco Petracca, «in alcuni momenti l’attenzione era alta solo per questioni “più interessanti”… Più volte durante questi due anni e passa di amministrazione, insieme a un consigliere e un assessore, raccogliendo i malumori di tanti cittadini, di imprenditori e di professionisti, abbiamo cercato di porre la tua attenzione sulle tante criticità, anche con azioni forti. Nonostante le rassicurazioni ricevute in quel momento e la tua dichiarata volontà di voler dare una sterzata, nulla è realmente cambiato. Dopo l’entusiasmo iniziale è mancato in questo gruppo la coesione, la condivisione, il dialogo, il confronto sincero e scevro da interessi».
«In questi mesi», aggiunge, «diversi sono stati gli obiettivi raggiunti e i risultati ottenuti, ma sono troppe quelle che restano solo promesse senza che si veda un inizio e una fine».
«Il rammarico è grande», conclude Katya Pizzolante, «considerando quanto avremmo potuto realizzare se questo gruppo avesse davvero lavorato in un’unica direzione».
Attualità
Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO
Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.
L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.
L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea Terme, Otranto, Minervino di Lecce, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino.
L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase
Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».
Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».
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Castrignano del Capo
Singolare invasione di libellule a Leuca
Il video inviato alla Redazione da un lettore da località “Francesi”

Non è una piaga d’Egitto, come nelle Sacre Scritture, ma quantomeno un fenomeno altrettanto singolare.
Siamo a Santa Maria di Leuca, località Francesi, a poche dozzine di metri dal mare. Tra le campagne spuntano centinaia di libellule. Ecco il video inviato ieri alla nostra Redazione da un lettore, ritrovatosi circondato da queste splendide creature volanti.
Il fenomeno ha interessato anche aree di centri limitrofi, come Salve e Patù.
Il video
Attualità
Il sindaco sul porto di Leuca: “Minoranza vuole intorpidire le acque”

Il primo cittadino di Castrignano del Capo Franco Petracca interviene sulla questione porto di Leuca, sollevata dai consiglieri di minoranza con un esposto a Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Prefettura (leggi qui).
Le parole del sindaco: “I Consiglieri firmatari pensano di intorpidire delle acque che, mai come in questo periodo, sono state così limpide e trasparenti nel Porto di Leuca.
Non c’è stato nessun cambiamento né contraddizione nell’azione amministrativa di questo Sindaco sempre volta a consentire al Comune di Castrignano del Capo di divenire unico azionista della Porto Turistico Marina di Leuca S.p.A.
La modalità tecnico-giuridica ed economica con cui ciò possa avvenire – e che i consiglieri firmatari evidentemente ignorano dal momento che non ne fanno cenno se non in termini di mero “desiderata”- è al vaglio dei professionisti incaricati dall’Ente, che si stanno occupando anche della valutazione della partecipazione azionaria della Igeco Costruzioni S.p.A. in fallimento.
E’ questo il lavoro che ci sta impegnando e a cui tutti, all’unisono, dovremmo tendere, non certamente insinuando dubbi o interrogativi che hanno in questo momento il sapore della mera strumentalizzazione politica volta a distrarre o, peggio ancora, allontanare il perseguimento di un risultato storico per lo sviluppo della nostra comunità e del nostro territorio: il completamento del porto ed una nuova gestione chiamata a rispondere esclusivamente ad esigenze ed obiettivi di pubblico interesse.
A valle di esposti, manifesti e note congiunte alla ricerca di like mi sia consentito osservare che, a meno che non si abbia qualcosa di interessante da dire, in momenti come questi il silenzio è d’oro”.
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