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Appuntamenti

A Specchia “La versione di Cochi”

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Riceviamo e pubblichiamo





Lunedì 26 Agosto alle 20.30 nell’Atrio di Palazzo Risolo a Specchia alle 20.30, il grande cabarettista italiano Cochi Ponzoni, presenterà il libro “La versione di Cochi” a cura di Paolo Crespi, che dialogherà con il grande artista.





L’incontro, unica data in Puglia, è organizzato dal Comune di Specchia. 





Diventato famoso negli Anni ‘60 come comico e musicista in coppia con Renato Pozzetto, vanta una lunghissima carriera da solista come attore di cinema e teatro. 





Al centro della scena teatrale cabarettistica milanese negli anni 60 e 70, il duo comico Cochi e Renato crea uno stile surreale e scanzonato grazie anche alla collaborazione artistica con Enzo Jannacci.




Sessant’anni di spettacolo, sessant’anni di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. 





La carriera di Aurelio «Cochi» Ponzoni, decollata nel duo comico Cochi e Renato, ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro. Qui, in particolare, la personalità di Cochi ha avuto modo di esprimersi, già a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, in tutta la gamma dei registri e delle situazioni, in ruoli tradizionali, mai scontati, e in altri più sperimentali, intrapresi grazie a un’insaziabile curiosità intellettuale. 





Il libro, scritto con la collaborazione di Paolo Crespi, è un memoir che trascina il lettore nella vita di Cochi a partire dai ricordi d’infanzia e della guerra fino alle avventure artistiche più recenti, aprendo squarci inediti sulla vita di una delle personalità più note e riservate della scena italiana. «Tutta la storia» per i lettori di più generazioni di fan, dagli orfani del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle ultime avventure, non solo teatrali, del protagonista.





La serata sarà un percorso nella storia del cabaret italiano, intervallato da canzoni e pezzi comici, una straordinaria occasione per apprezzare un grande artista del panorama teatrale italiano e ascoltare la storia del teatro italiano da chi l’ha fatta.





Si ringrazia per la realizzazione della serata il Dott. Salvatore Carbone che tanto si è prodigato a titolo personale  per l’organizzazione di questo prestigioso incontro.


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Mosaico Salentino a Salve

Un viaggio pensato per perdersi alla fine del viaggio stesso, attraverso sette voci narranti accompagnate dal sottofondo musicale di una chitarra classica. Lunedì 26 agosto, alle ore 21,30, presso l’anfiteatro “Le Trappite“

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Lunedì 26 agosto, alle ore 21,30, presso l’anfiteatro “Le Trappite” di Salve, andrà in scena Mosaico Salentino, con la regia di Marco Antonio Romano (foto a fine articolo) e la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis (foto in alto).

Salentitudine è un modo di raccontare il Salento attraverso le mitologie e le biografie, a metà tra leggenda e realtà.

Un Salento raccontato attraverso i quattro punti cardinali, Leuca, Lecce, e Otranto, passando dal cuore della Taranta, a Galatina, per terminare a Salve, dove lo spettacolo prende vita.

Un viaggio pensato per perdersi alla fine del viaggio stesso, attraverso sette voci narranti accompagnate dal sottofondo musicale di una chitarra classica.

L’evento, inoltre, è inserito all’interno della rassegna musico-teatrale “Borgo in scena”, giunta alla sua quinta edizione e curata da Accademia Thymòs, sotto la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis, in collaborazione con Accademia della Minerva, Témenos Recinti Teatrali, Finibus Terrae Teatro, con il contributo finanziario del Consiglio regionale della Puglia.

VOCI NARRANTI

Valentina Piccolo

Daniele Indino

Davide Licchelli

Fabio Rubino

Vincenza De Rinaldis

Francesca Danese

Enzo Esposito

CHITARRA CLASSICA:

Lucio Margiotta

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Esplorando sul Litorale di Ugento, doppio appuntamento finale

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Il Salento rivela la sua anima più autentica con “Esplorando”, un progetto di ecoturismo che da undici anni incanta i visitatori con la bellezza del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, che si estende per 1600 ettari e 12 chilometri lungo la costa jonica tra Gallipoli e Leuca e comprende zone umide con 7 bacini artificiali, canali, colline ricoperte di macchia mediterranea, pini secolari e dune costiere.

Questa iniziativa, nata dalla passione per il territorio della famiglia Dell’Accantera, che gestisce il Lido Pineta(lidopineta.it) e dalla competenza delle guide ambientali Emanuela Rossi e Totò Inguscio di Avanguardie (avanguardie.net), offre un’esperienza immersiva nella natura, gratuita e aperta a tutti, ogni giovedì fino al 29 agosto (prenotazione indispensabile al 347.9527701-349.3788738).

Le escursioni, che partono alle 17 dallo stabilimento Lido Pineta in località Fontanelle, conducono attraverso paesaggi diversi: dalle zone umide, popolate da una grande varietà di uccelli, alle colline delle Serre Salentine ricoperte di macchia mediterranea. Ogni itinerario, scelto con cura, rivela una storia fatta di antiche paludi, ora trasformate in bacini artificiali e di sentieri che si snodano tra dune costiere e pinete secolari.

Giovedì 22 agosto, l’appuntamento è con l’escursione ai bacini della bonifica, un percorso affascinante, che porta alla scoperta di una delle più grandi zone umide del Salento, che iniziò a essere bonificata negli anni ’30 del secolo scorso. Le acque vennero incanalate in sette bacini artificiali, nominati come le antiche paludi ugentine: Suddenna, Bianca, Ulmo, Rottacapozza Nord e Sud, Spunderati Nord e Sud. Qui, circondati dal verde delle canne di palude e dal fruscio degli uccelli acquatici, sarà possibile immergersi in un paesaggio che racconta la storia del territorio e delle sue trasformazioni. In acqua, si scorgono rospi, rane e raganelle saltellanti, mentre gallinelle d’acqua, tuffetti, folaghe sorvolano gli specchi d’acqua, creando uno spettacolo naturale affascinante.

Il prossimo 29 agosto, invece, si va in esplorazione lungo il costone delle Serre Salentine, con le colline ricoperte di macchia mediterranea, interrotte dai “canaloni” scavati nella roccia dall’acqua nel percorso dall’entroterra al mare, che sull’ultimo gradone roccioso prima della costa regala la suggestiva Specchia del Corno (escursione di 5 chilometri e mezzo su un dislivello di circa 65 metri).

Ma l’esperienza non si ferma qui. Dopo ogni escursione, gli amanti della buona cucina potranno proseguire la serata presso il ristorante Farnari Unconventional Locanda a Gemini, un gioiello del gusto dove lo chef Eugenio Pindinello propone piatti che fondono tradizione e innovazione, come il gazpacho con gamberi viola e olio al basilico, da gustare in un ambiente ricco di storia e fascino(farnari.it).

Lido Pineta non è solo il punto di partenza per queste escursioni, ma anche un luogo dove rilassarsi tra ombrelloni di canne d’Africa e gustare le specialità salentine in un contesto di rara bellezza. La pineta secolare che abbraccia lo stabilimento balneare offre ombra e il canto delle cicale, accoglie panchine e tavoli da picnic, un parco giochi per bambini, ristorante à la carte e bar-caffetteria self-service.

Esplorando” è più di un semplice trekking: è un viaggio emozionante nel cuore del Salento, dove natura, storia e sapori si fondono in un’unica, straordinaria avventura.

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Il Salento che fu, a Morciano, attraverso “scatti d’epoca”

Michele Rizzo entra nei vicoli e nelle piazze del Salento e, usando solo la sua macchina fotografica, scrive con la luce un mondo meraviglioso ormai sconosciuta e più, ma che dona chi guarda le sue opere un senso di nostalgia per una vita fatta di cose semplici e un tumulto di speranza per il futuro…

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Una mostra per raccontare il Salento che fu, un “piccolo mondo antico” che racconta, attraverso l’obiettivo fotografico, un Salento in bianco e nero.

Così descrivono la mostra gli organizzatori: “Alfabetiere salentinoè più di una mostra fotografica, è un percorso attraverso le pieghe di un tempo che sembra ormai scomparso, fagocitato da un mondo in continuo evoluzione, ma che continua a sopravvivere nella semplicità dei piccoli gesti quotidiani che si ripetono nel silenzio, perpetuando tradizioni secolari che neppure il tumulto della modernità ha voluto soppiantare.

Michele Rizzo entra nei vicoli e nelle piazze del Salento e, usando solo la sua macchina fotografica, scrive con la luce un mondo meraviglioso ormai sconosciuta e più, ma che dona chi guarda le sue opere un senso di nostalgia per una vita fatta di cose semplici e un tumulto di speranza per il futuro”.

La mostra sarà visitabile, fino al 28 agosto, presso il Palazzo Stradella a Morciano di Leuca.

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